31 luglio 2008

Sirius Satellite, il nuovo operatore unico crea subito confusione

Sul suo blog per il Los Angeles Times il commentatore del mercato radiofonico americano Jim Puzzanghera si occupa della fusione tra Sirius e XM Radio e sulle possibili offerte del nuovo operatore unico. Per il momento il risultato sembra essere negativo: i futuri abbonati dovranno districarsi tra offerte variegate e complesse legate alla nuova tipologia di sottoscrizioni "à la carte". Prima almeno si potevano scegliere due pacchetti da 12.95 dollari ciascuno a seconda dei propri gusti in materia di palinsesti. E' già un primo segnale, piuttosto eloquente, di uno scenario che si poteva prevedere. Se approvi la creazione di un monopolio, le regole di controllo e tutela del consumatore che imponi artificialmente, si ripercuotono a sfavore di tutti. Pegio el tacon del buso...

[...]Sirius and XM customers, who have gotten used to simplicity (both companies offered only one package at the identical $12.95 price) now will have a somewhat confusing array of other choices.
With three months, Sirius XM must ....
... allow customers to choose whatever channels they want -- the a la carte offering mentioned above -- and introduce a radio capable of allowing them to do that.
There will be two a la carte offerings.
One for $6.99 a month will allow you to choose 50 Sirius channels from a subset of 100 Sirius channels (Sirius has more than 130); or 50 XM channels from a subset of 100 XM channels (XM has more than 170).
The other, for $14.99 a month, will allow you to pick 100 channels, with Sirius customers able to select from a company-determined "best of" XM's channels, and XM customers allowed to select from the "best of" Sirius channels.
Those programming selections haven't been released, but it's a good bet they'll include some exclusive content, such as XM's Major League Baseball broadcasts and channels featuring Oprah Winfrey and Bob Dylan. They likely will also include Sirius' National Football League broadcasts, NASCAR coverage and Howard Stern channels (he's so popular, he has two).
But for those options you'll need to buy a new radio that is capable of receiving individualized channel packages.
For customers who don't want to buy a new radio, there will be several other packages available within three months.
For $9.99 a month, customers will be able to choose either a "mostly music" package or a "news sports and talk" package. For $16.99, Sirius customers will get all their existing channels, plus the best of XM, and vice versa for XM customers. And finally, in a concession to FCC Chairman Kevin J. Martin, the companies agreed to offer a family-friendly version of Sirius or XM channels (presumably without Stern or Opie & Anthony) for $11.95 a month. There will also be a family-friendly "best of" offering that will cost $14.99.
[...]

Se il tropo "lift" punta verso Malta

Ogni giorno riserva qualcosa di nuovo nella banda FM ricevuta a Favignana. La novità del giorno è il ritorno delle emittenti maltesi, che due estati fa mi aveva sorpreso molto positivamente. Il maltese è una lingua strana, divertente da ascoltare e le stazioni fanno invariabilmente una buffa pubblicità locale popolata di ristoranti, bar e locali notturni, cuore dell'economia di un'isola a vocazione turistica non propriamente d'elite. Geograficamente parlando Malta è distante da qui all'incirca come la Sardegna e può arrivare in condizioni di tropo diurno e notturno (i due meccanismi sono leggermente diversi). Per ascoltarne i segnali bisogna cercarsi i punti giusti sul lato meridionale di Favignana. Questo pomeriggio ne ho scoperto uno vicinissimo al faro di Punta Sottile, a due passi da casa. Per arrivare fin qui il segnale deve passare radente alla costa siciliana in corrispondenza di Marsala. Se Favignana fosse leggermente spostata a nord probabilmente l'ascolto di Malta risulterebbe assai difficoltoso. E invece mi sono arrivate cinque stazioni, anche se ogni volta trovare la posizione giusta dell'antenna del portatile Sangean è una bella impresa: basta uno spostamento di pochi millimetri e lo stilo riceve tutt'altro.
Nel primo pomeriggio ho confuso con una possibile apertura E sporadica un momento in cui si è aperta la propagazione tropo verso la Corsica. Poi sono arrivate anche le immancabili spagnole dalla Costa Blanca e qualche segnale dalle Baleari. Curiosamente, il tropo favoriva anche la nostra costa tirrenica e mi sono segnate due emittenti napoletane e una di Latina.
Ed ecco anche il log dell'ultimo giorno di luglio, con inizio alle 12.40 UTC dell'apertura corsa:

89.2 // 91.00 France Culture
93.9 // 94.8 France Musique
96.8 France Inter (impianto Monte Capanne Elba)
105.5 France Info
101.7 // 101.8 Bleu Frequenza Mora
98.2 France Inter

103.7 15.58 Classic Radio ripetuta da Campus FM Malta
104.7 Smash Radio Malta
92.7 Super One
101.8 Calypso Ten, pubblicità ristorante Malta
101.9 unid in francese, programma di satira, Tunisia?
89.7 17.05 Bay Radio, Malta, pubblicità Valletta
96.4 Radio Studio Napoli
108.00 Radio Studio Emme www.radiostudioemme.it
88.00 Radio 6 Latina

Il guerriero della "hate radio" scivola sull'autismo

L'ascoltatore della radio sa che le parole hanno un peso. Chi ascolta i segnali lontani, conosce un particolare in più, piccolo ma non irrilevante: nell'oscurità - come del resto scriveva Elias Canetti, forse ascoltando la radio - le parole pesano il doppio. Forse ricorderete la buffa scena del film di Moretti, Palombella Rossa, con l'intervistatrice presa a schiaffi per un uso troppo disinvolto del vacuo gergo di una sinistra volenterosa ma già allora avviata verso la sconfitta subita contro un nemico che in modo altrettanto spregiudicato si serve abilmente delle parole come frecce avvelenate.
Le parole pesano molto nell'eterna tenzone elettorale italiana. E pesano il doppio nella campagna presidenziale americana, non poco condizionata - e sul tema non mi sono risparmiato qui su RP - dal fuoco di fila della "hate radio", la talk radio dell'odio pilotata ad arte dai commentatori ultraconvervatori. Showman radiofonici che hanno costruito una carriera e spesso una fortuna finanziaria sulla denigrazione del politically correct. Intendiamoci, personalmente trovo il politically correct una invenzione a volte discutibile. Ma l'antipolitically correct, la pratica sistematica del dileggio delle "anime belle" democratiche, la maschia franchezza della politica nell'interpretazione dei vari campioni su strada dell'insulto programmatico, per me resta uno dei sintomi peggiori del nostro decadimento sociale e culturale. Certe trasmissioni radiotelevisive, i toni che da noi e non solo da noi riescono a trovare spazio persino nelle aule parlamentari, sono la moderna incarnazione del manganello come arma politica. Una vera porcata tra gente che oltretutto pretende di rappresentare - e, ahinoi, guidare - una collettività.
Recentemente Newsline ha segnalato una notizia-commento, apparso sui blog de La Stampa, sulle stazioni radio dei neri americane, impegnate come non mai nello scontro verbale con Rush Limbaugh, uno dei microfoni di destra più virulenti (e ascoltati: il suo show, ritrasmesso da centinaia di stazioni negli USA, cattura circa dieci milioni di paia di orecchie). L'occasione è di quelle importanti, la possibile elezione di un signore con la pelle non completamente chiara come Presidente della nazione più potente del mondo. La Stampa fa benissimo a parlarne qui, nella periferia dell'impero. E lo fa con competenza, sottolineando che Limbaugh inizialmente era completamente sfavorevole alla candidatura di McCain e oggi lo sostiene solo in nome del più classico (e italiano) dei "meno peggio". Ma negli Stati Uniti, le polemiche tra le poche stazioni talk democratiche e l'esercito dei radio hater, sono all'ordine del giorno, nessuno ci fa più caso o quasi.
Tranne quando persino i fustigatori riescono a oltrepassare ogni limite (peraltro non se lo impongono mai). Poche settimane fa, una di queste rare soglie di decenza è stata sfondata con la rincorsa da Michael Savage, seguitissimo host di The Savage Nation, un talk show che farebbe somigliare Sgarbi a un vecchio diplomatico svizzero. Il caso è stato sollevato da Media Matters, una organizzazione "di garanzia", un watchdog, come si direbbe oltreoceno, che si occupa di monitorare gli aspetti più deleteri del dibattito politico negli Stati Uniti (media matters, "questioni mediatiche", ma anche "i media, le parole, contano").
Poche settimane fa, a Savage è partito l'embolo contro il numero a suo dire eccessivo di diagnosi di autismo negli USA. L'uscita del "sincero" Michael è quella dell'elefante ubriaco in cristalleria. "Sapete che cosa penso dell'autismo?" Tuona dai microfoni di WOR New York, la stazione capomaglia del suo show. Già, che cosa pensa Savage di quella che lui stesso definisce "illness du jour", la malattia del giorno, quelle che i gruppi minoritari (leggasi "negri e disoccupati") brandirebbero come arma di ricatto per ricevere sovvenzioni federali? «E' tutto un imborglio. In 99 casi su 100 i bambini autisti sono solo dei mocciosi viziati. Che non hanno un padre capace di urlargli in faccia: piantala di fare la femminuccia, comportati da uomo!» Sono questi i genitori pervertiti che hanno fatto della grande America una nazione di "loosers", di perdenti «E poi ci stupiamo della nostra classe politica,» ironizza il magister elegantiarum. Se Media Matters sul suo sito non avesse pubblicato un estratto audio



da quella infelice trasmissione, ci sarebbe da non crederci. Eppure è così, per Michael Savage l'autismo è solo una scusa buona per farsi dare soldi e aiuti scolastici. Prima dell'autismo - mitraglia il nostro abbaiando al microfono un falso attacco di tosse - c'era l'asma. «Di colpo tutti i bambini delle minoranze razziali sono diventati asmatici, oggi è la volta dell'autismo» conclude il dottor Savage (specialista in erbe medicinali).
Mi sono occupato di autismo durante i mesi del mio servizio civile, diversi annetti fa. Ero stato distaccato in una struttura di una grande Azienda Sanitaria (allora si chiamavano USL) della brianza milanese, un centro che ospitava un CSE e diverse classi - con tanto di maestre di sostegno - per minori, diciamo così, meno fortunati di altri. I miei erano casi di autismo su base organica, segni di scenari cerebrali completamente devastati e irreversibili. Immagino che neanche uno come Savage avrebbe potuto mettere in dubbio la tragica concretezza di quelle patologie, l'eroismo che quotidianamente quelle famiglie dovevano mettere in gioco per tirare avanti con l'aiuto tutto sommato modesto del servizio sociosanitario pubblico. Per giunta dando costantemente prova di un amore sconfinato per le loro creature, così isolate ma sempre presenti, importanti nel contesto familiare. Nei giorni scorsi, davanti alla sede di WOR a Manhattan, diverse decine di famiglie simili a quelle che ho conosciuto io 25 anni fa hanno educatamente manifestato contro il bombardamento verbale di Savage. Genitori di bambini autistici in carne e ossa che hanno voluto esprimere il loro sgomento - il senso di oppressione che si prova quando certe parole ti pesano addosso - al conduttore di The Savage Nation. Il quale naturalmente non ha fatto alcuna marcia indietro, limitandosi a diffondere un comunicato stampa dai contenuti vagamente attenuati. Ho trovato su un blog, Culture of Truth, il testo del messaggio di e-mail che il direttore di WOR invia agli ascoltatori che scrivono per protestare la loro indignazione. Sembra di leggere gli editoriali di certi giornali italiani dopo le quotidiane azioni di killeraggio. «Non ce l'abbiamo con chi vive il dramma dell'autismo autentico,» farfugliano gli specialisti del distinguo peloso.
Questo post è già diventato molto lungo, ma prendetela come una di quelle oziose letture estive, lasciatemi riportare la cronaca che Newsday ha dedicato, insieme a un ritratto di Michael Savage, a questo triste avvenimento. Comunque la pensiate politicamente, provate a mettervi nei panni di quei genitori. Proviamoci tutti, mentre guardiamo orgogliosi i nostri figli che scherzano felici sguazzando nelle tranquille acque di un'isola alla moda.
Nell'indifferenza le parole pesano il triplo.

Savage defends autism statements on his radio show

BY CAROL POLSKY

July 22, 2008

Conservative radio talk show jock Michael Savage used his nationally syndicated show yesterday to defend his controversial remarks on autism as "taken out of context" as outraged parents protested earlier outside the Manhattan offices of his local broadcaster, WOR/710 AM.
He was attacking, he said, the overdiagnosis of autism in children to benefit a "greedy, corrupt medical/pharmaceutical establishment.
"There is no autism epidemic," he said. "Autism in its true form is a tragedy for the child and his parents."
The remarks that stirred the protests and backlash aired on Wednesday's broadcast of "The Savage Nation," which is heard by more than 8 million listeners each weekday on more than 350 stations. On it, he more typically attacks targets like Democrats, lawyers representing prisoners at Guantánamo, the American Civil Liberties Union, gays, undocumented immigrants, feminists and Islamic groups he accuses of supporting terrorism.
In remarks he later characterized as directed at the large number of diagnosed children who he feels are not truly autistic, he called autism "a fraud, a racket. ... I'll tell you what autism is. In 99 percent of the cases, it's a brat who hasn't been told to cut the act out. ... What do you mean they scream and they're silent? They don't have a father around to tell them, 'Don't act like a moron. ... Act like a man. Don't sit there crying and screaming, idiot.'"
Several dozen parents and protesters stood before WOR's office on lower Broadway in Manhattan, holding signs like "Fire Savage." John Gilmore, executive director of Hicksville-based Autism United, a coalition of advocacy and service groups, said, "If someone wanted to pick the most vulnerable group in the country, you'd be hard pressed to find one easier than autistic children."
Gilmore, of Long Beach, is the father of an 8-year-old nonverbal son diagnosed with autism. He said representatives of Home Depot and Aflac insurance have said their advertising will not appear during broadcasts of "The Savage Nation."
His group says that the number of autism diagnoses has increased by about 15 percent a year for the past 20 years; the U.S. Centers for Disease Control says about one in 150 children are now on the autism spectrum. More than half, Autism United says, have an IQ that places them in the mentally disabled range.
Savage attacked the group that disseminated his remarks, Media Matters for America, a nonprofit media watchdog with a mission to correct "conservative misinformation," as a "Stalinist communist" organization that took his remarks out of context.
"What Michael Savage said was foolish, mean-spirited, and hurtful," said J. Jioni Palmer, spokesman for Media Matters. "It's unfortunate he would use his radio program to make fun of and belittle these kids."
In the July 16 broadcast, Savage also dismissed the high rate of asthma diagnoses among minority children as a "money racket" by families to get higher welfare payments.
"My comments about autism were meant to boldly awaken parents and children to the medical community's attempt to label too many children or adults as 'autistic,'" he wrote on his Web site and read on his broadcast yesterday. "Many children are being victimized by being diagnosed with an 'illness,' which may not exist in all cases. ... Let the truly autistic be treated. Let the falsely diagnosed be free.
"There is no definitive medical diagnosis for autism, none. It's all subjective," Savage, who has written a book against giving drugs to children, said yesterday. He recounted his own behaviors as a child, like ritualistically lining up shoes and repeatedly counting bathroom tiles, which are now on a list of behaviors used in making diagnoses.
While Savage's tone was more restrained Monday, last week's remarks left many parents wounded and angry.
"Tell him to come to my house and he can spend a whole day to see how we go," said Rick Dombroski of Holbrook, father of a minimally verbal autistic son. "I personally want him, his boss, his sponsors to come spend a day with an actual child and his mom and dad, and come see what it's really like. Then he can tell everybody the truth. They're not brats."

Daniel Edward Rosen contributed to this story.

ABOUT MICHAEL SAVAGE

WHO: Conservative talk-show host whose books include "The Political Zoo," "Liberalism is a Mental Disorder," "The Savage Nation" and "The Enemy Within. "

BORN: Michael Alan Weiner in 1942 in the Bronx.

EDUCATION: His Web site, michaelsavage.com, says, "Trained as a scientist, he holds master's degrees in medical botany and medical anthropology and earned his PhD from the University of California at Berkeley in epidemiology and nutritional science. " The university said yesterday that Savage's doctorate, earned in 1978, was in the field of nutritional ethno medicine.

CAREER: Began in radio in 1994. The following year, he was given a full-time slot in California, where he still lives. Several of his books reached The New York Times' Best Seller list. - MARC BEJA

STIRRING THE POT

Other Savage episodes:

During a July 5, 2003, episode of his short-lived MSNBC television show, "The Savage Nation," Michael Savage said the following to a caller who said he was gay, and who Savage said he presumed was a crank caller:

"Oh, you're one of the sodomites. You should only get AIDS and die, you pig," Savage said. "You have got nothing to do today, go eat a sausage and choke on it. Get trichinosis."

The show was canceled two days later.

In a March 27, 2006, radio broadcast, in response to marches in California for immigrants' rights, Savage urged listeners to "burn the Mexican flag on your street corner, show what you care about, show that you won't take it anymore, show that you're sick of everybody pushing us around. ... Put one in the window upside down and tell them to go back where they came from."

The next day, he criticized the Catholic Church for assisting protests of illegal immigrants.

"The Roman Catholic Church flooded the streets because they cannot get parishioners anymore amongst educated white people who have caught onto the racket and instead they need to import dummies to sit in the church pews," Savage said. "This has nothing to do with compassion for Mexican workers. This has nothing to do with fairness for Mexican workers - it has to do with the greed. ... That's all there is to it. And that includes the Catholic Church pigs."

During an Oct. 29, 2007, radio show, Savage attacked Islam and the Quran, which he referred to as a "book of hate."

"I don't want to hear one more word about Islam! Take your religion and shove it up your behind! I'm sick of you!" Savage shouted. He later added, "All they do is breed more bombers."

- MARC BEJA

Radio antiche, a Vimercate la collezione più bella

Poco prima di partire per questa vacanza ho avuto la fortuna di visitare - grazie al cortese interessamento dell'amico I2VGO - la più bella e intelligente raccolta privata radio antiche che mi sia mai capitato di vedere in vita mia. Probabilmente una delle più pregevoli in Europa, se non nel mondo. Allestita come un vero e proprio museo storico della radiofonia all'interno di una villetta di Vimercate, la "creatura" (non saprei che altro termine utilizzare per l'amorevole dedizione con cui ogni singolo pezzo è stato cercato, restaurato, esposto in un chiaro ordine cronologico-tematico) del collezionista Romualdo Gianni ti trasporta in un emozionante viaggio a ritroso fino alle radici dell'invenzione di Marconi, con i primi rivelatori a coherer e a filo.
Da quei primi apparecchi, passando per la galena, le valvole termoioniche e i transistor, si arriva agli anni settanta e ottanta, con gli ultimi modelli Grundig Satellit, i grossi portatili HF Sony (non manca il sudafricano Barlow Wadley, il mio primo ricevitore serio). Tutto intorno microfoni, antenne a telaio, batterie, accessori assortiti, libri, manifesti, manuali, riviste... Descrivere tutto sarebbe impossibile, se fossi un esperto di gestione museale forse riuscirei a farmi un'idea approssimativa del numero di singoli pezzi, che saranno centinaia e centinaia.
Romualdo Gianni mi ha spiegato che in Italia, riuniti nell'associazione AIRE, si contano circa cinquecento collezionisti di radio antiche. Ho avuto la possibilità di visitarne alcune, tra quelle visitabili come veri e propri musei. Ma non ho mai vissuto un'esperienza simile e ringrazio, oltre al proprietario e collezionista, l'onnisciente Gianfranco per aver organizzato in così poco tempo la visita. Parecchi anni fa, a Vimercate, la collezione Gianni è stata protagonista di una iniziativa aperta al pubblico. Ma al di là di queste occasioni speciali l'accesso deve essere concordato con il proprietario, molto disponibile nel guidare il visitatore tra banconi e scaffali zeppi di apparecchiature originali d'epoca ma tutte perfettamente funzionanti. Figuratevi che il collezionista ha attivato un microimpianto su onde medie che diffonde un segnale su cui sintonizzare - negli orari in cui le onde medie non si propagano a distanza - le sue radio.
Solo ora riesco a pubblicare questo breve rendiconto, sperando che la connettività UMTS mi consenta di pubblicare almeno due o tre fotografie (le altre finiranno su Flickr al mio ritorno).

30 luglio 2008

A 900 km dalla Costa Blanca

Sembrava un'altra giornata fantastica per la propagazione in FM qui a Favignana. Almeno da come era partita. In realtà le condizioni non erano neppure lontanamente somiglianti a quelle di ieri, con un tropo stabile per diverse ore. Ma qualcosa è arrivato comunque e per uno che certe condizioni a Milano se le può solo sognare, bastano e avanzano. Vi dico subito com'è finita, verso le 19.15 italiane, con un segnale tropo disturbato ma sufficientemente robusto da una municipale, Vera Comunicacion (secondo le liste ritrasmette di solito i programmi di Onda Cero, ma quando l'ho sentita io la programmazione era locale), dalla cittadina di Vera, che si trova già in Andalusia. E trasmette con 40 watt. Oltre alla pubblicità locale c'è stata una lunga intervista con una assessora a proposito del nuovo progetto di guarderia, l'asilo comunale (120 posti). Inevitabile pensare a quanto siano civile queste emisoras municipales, così numerose in Spagna. Uno sfogo pubblicitario per la microeconomia locale, tanto spazio alle attività svolte dai sindaci e dai consiglieri comunali. E sì che dovremmo avere un governo federalista, localista, per il quali certi modelli di comunicazione sembrerebbero tanto affini.
Questa mattina verso le 8.40 UTC mi sono accorto che in banda spuntavano alcuni segnali in portoghese. Qui a Favignana è il sintomo inconfondibile di una apertura E sporadica a medio-lungo raggio. Con il Portogallo sono arrivate emittenti spagnole galiziane e anche qualcosa dalle Asturie e da Euskadi, i paesi baschi. Qualcosa è arrivato, credo, dalla Castilla La Mancha. Dopo un'oretta i segnali E sporadici si sono attenuati, ho fatto in tempo a cogliere una frequenza, 89.2, dalla parte opposta, dalla Turchia, e poi il tropo ha preso il sopravvento, verso il target ideale della Costa Blanca (a ovest perfetto rispetto a Favignana, con "soli" 900 chilometri da coprire). O almeno io non sono riuscito ad ascoltare altro in E sporadico. Ecco in ogni caso il log:

87.9 Portogallo alle 08.40 probabilmente RDP Antena 1
88.9 PI CODE 8203, Comercial Vila Real
89.6 RFM o Antena 2
91.10 Antena 2
95.10 probabile Renascença
94.90 E2EE, Onda Cero Lugo
91.60 RNE Clasica Monte Xalo
89.7 unid spagnola
89.2 unid spagnola menzionata la Comarca e il Palancar, da Motilla del Palancar trasmette una SER 90 ma il mio PI CODE E010 non corrisponde alle liste
92.2 RNE Clasica Gamoniteiro
94.20 unid pubblicità ristorante cucina mallorquina (ma non ci sono emittenti delle Baleari qui)
95.1 Intereconomia Madrid
87.9 RNE Clasica Alfabia
89.2 unid Turchia
92.1 unid news locali, parla di Baleari ma pure in questo caso, niente stazioni su questa frequenza
89.2 (tropo) Kiss FM Alicante
89.1 news locali in valenciano ayuntament San Miguel, Solo Radio Torre Pacheco?
106.7 Vera Comunicacion, pubblicità e politica locali

29 luglio 2008

Un tropo da favola

95 frequenze dalla Costa Blanca in un paio d'ore. Le condizioni tropo verso l'una del pomeriggio oggi a Favignana erano incredibili. Molte stazioni sono state identificate. Un dubbio rimane su una municipale da 50 watt che suonava come "Radio Gedes", ma l'unica traslitterazione vagamente compatibile in valenziano sarebbe Xedes, che non esiste. E FMList.org non aiuta. Vedremo di chiedere in giro: che cosa trasmette su 107.5 dall'area di Alicante-Murcia?
Questo è il log ancora preliminare, direttamente trascritto dai miei appunti. I codici a quattro caratteri alfanumerici che vedete sono i PI CODE identificati (alcuni possono essere errati: i segnali tropo sono stabili ma non intensi e non sempre il mio Sangean riusciva ad agganciare il flusso RDS).

87.5 Estas escuchando Onda Vertical en el 87.5 de tu dial

88.2 in inglese 1040 molto probabile REM FM Benidorm

88.3 e446 notizie tramvia murcia R. Sureste?

88.6 classica RNE R Clasica Aitana

87.7 inglese costa blanca Hot FM?

87.8 telefonata da San Juan de Alicante, 40 principales

88.9 pubblicità marsans.com, famisa.es
FFFF radio marca

89.1 pilar de la horadada pubblicità forse Solo Radio Torrepacheco

89.4 cartagena alcaldesa
Cope Cartagena e2ca

89.6 clinica laser alicante elche phone in alicante florida
E00e COPE Alicante

89.7 e2ce 90.1 //

90.0 966 radio? Jingle news nazionali exitos 70 80 90 forse M80 Alicante

90.1 unid

90.2 catena SER?

90.5. E0fe alicante SER Orihuela

90.7 e1e2 il PI CODE è di Punto Radio ma non è listata qui.

90.9 unid

91.0 zona 40, 40 principales san juan alacant

91.3 murcia alicante 968 torrevieja 40 principales Murcia

91.7 castillo santa barbara, 40 principales Alacant?

92.1 RNE radio 5 Murcia

92.2 R Zitouna rds

92.7 inglese REM FM Cartagena

92.8 locale Europa FM

92.9 e5ee prob . Onda Cero (e2ee)

93.2 e074 Cadena Dial Alicante

93.4 12.15 Sunshine fm costa blanca

93.6 e7ee Onda Cero Orihuela

93.1 inglese unid

93.8 inglese Tunisi International

94.1 40 principales forse in Mallorca

94.5 classica // 94.0 Cartagena, RNE Clasica (94 Andalusia?)

94.8 e101 40 Principales Elche

95.1 religiosa canzoni, "se llama jesus cristo" Ondas Amigas Elche?

95.2 Onda Cero Bullas, Murcia

95.4 e274 habla musica Cadena Dial Litoral Murcia

95.6 Cadena Cien Alicante

96.0 e8ee Ondacero rds forse Ibiza

96.5 berners lee, intervista, force R Nou Valencia

96.7 unid

97.2 news sportive unid

97.5 unid

97.8 966 annuncio 97 punto 8 R Mana Mana Elche??

98.1 e2cf Rock and Gol Alcoy

98.4 valenciano alacan forse Radio Nou
E39f

98.7 pubblicità embutidos alicante torrevieja, forse M80 o Valencia FM

98.8 ??? radio?? Servicio informativo, forse Compania

98.9 unid lo mejor de nuestra musica forse Cadena Dial

99.1 restaurante carabi torrellano e856 Radio Elche SER

99.3 e2ec Kiss FM Murcia

99.8 e1cc Radio Maria

99.9 Radio Costa Cartagena

100.0 unid

100.1 musica americana RNE Clasica?

100.3 e239 ser rds Radio Murcia FM

100.6 e2ca COPE Murcia

100.7 cc09 unid, strano PI CODE

100.9 arabo Zitouna

101.0 e2ed Europa FM

101.4 sport unid forse COPE Radio Elche Express

101.6 notizie economiche Intereconomia Valencia

101.8 almeria! La voz de almeria giornale 40 principales Almeria

102.0 e722 Onda Cero Elche

102.3 unid

102.9 arabo Zitouna

102.6 e2ec Kiss FM Orihuela

102.8 Sunshine FM Rojales

102.9 notizie internazionali RNE 1?

103.0 notizie da palma gc Radio Nou?

103.1 unid

103.3 torrevieja Estilo FM?

103.4 notizie locali ruta cultural ayuntamiento
Cope Ibiza?

103.6 notizie nazionali RNE 5 Alicante?

103.9 e237 Cadena Dial Murcia

104.1 unid

104.2 unid

104.5 unid mxsalsa

104.6 Macrofiesta de la spuma discoteca 40 grados San Isidro FunFM Elche?

105.0 religiosa sermone Radio Vida Murcia?

105.1 REM FM

105.2 valencia RNE Alicante

105.3. Noticias politica Murcia, unid

105.5 e504 Si Radio

105.6 musica rancheras a000 unid

105.7 inglese costa blanca carpets Coast FM costa blanca e204

106.0 inglese british Global FM Benidorm?

106.5 e7ee e2ee Onda Cero Alicante

106.7 e3c8 unid Vega Sicura?

106.9 e1e2 Punto Radio Murcia

107.1 unid

107.2 Radio calpe 107.2 pubb locale
Radiotelevision Calp

107.3 e305 Onda Esencia

107.5 sintonizan a radio Xedes/Gedes atraves de internet, unid

107.8 Radio Pego "Cien sept punto vuit fm"

Canada, CBC e Quattro per i contenuti mobili

Mediacaster parla della nuova joint venture tra CBC/Radio-Canada e il provider di servizi mobili Quattro Wireless per l'ulteriore sviluppo di una offerta accessibile dai telefonini cellulari. Al momento CBC ha già una trentina di canali tra radio, televisione, Internet e WAP/SMS.

New Profit Opportunity Through Mobile Platform

CBC/Radio-Canada has struck up a business partnership with mobile content provider Quattro Wireless, to provide Canadians with real-time access to news, sports, and entertainment content through mobile phones.
Quattro's network and ad sales service will also allow CBC/Radio-Canada to create a new source of revenue, combining content analytics with ad supported content delivery on the go, the companies describe.
"Consumers today increasingly look to the mobile Web to find the latest news and information. Quattro is working with CBC/Radio-Canada to ensure that their readers have a positive mobile browsing experience where they can find all the relevant content they want on a well designed, ad-supported site," said Lars Albright, vice president of Business Development for Quattro Wireless. "Partnering with CBC/Radio-Canada provides for a natural synergy as Quattro's platform and Ad Network supports their business model, as well as delivers analytics about the interactive and browsing behaviors of its audience."
"Working with Quattro has enabled CBC/Radio-Canada to seamlessly offer our audiences the ability to use their existing phones to get the information they desire, while allowing us to stay-connected to our audiences even when they don't have access to us on radio, television, or online," said Bob Kerr, director, Business Development for CBC/Radio-Canada. "We look forward to the continued relationship with Quattro and how we can monetize our presence with their powerful platform."
The new CBC/Radio-Canada mobile sites represent a way for advertisers to reach a local and targeted audience on a mobile device. In addition to CBC/Radio-Canada, Quattro powers and sells mobile advertising for other top news sites such as CBS News, Cox Newspapers, The Street.com and Boston.com.
CBC/Radio-Canada is Canada's national public broadcaster, with 29 services offered on Radio, Television, the Internet, satellite radio, digital audio, as well as record and music distribution service and wireless WAP and SMS messaging services.
Through this array of activities, CBC/Radio-Canada brings diverse regional and cultural perspectives into the daily lives of Canadians in English, French and eight Aboriginal languages, in nine languages on its international Radio service, Radio Canada International, and in eight languages on its Web-based Radio service RCI viva, a service for recent and aspiring immigrants to Canada.
Quattro Wireless provides category leading Publishers and premium branded advertisers with a turnkey solution to extend their internet offering to the mobile web. Publishers leverage Quattro's proprietary mobilization technology and interactive feature set to launch dynamic, ad supported mobile web versions of their wired web sites. Advertisers partner with Quattro to design, develop and serve targeted and interactive campaigns to the highly engaged Quattro Network audience. Quattro Wireless was founded in 2006 by proven mobile pioneers and is headquartered in Waltham, Mass.

Polskie Radio, diplomazia sulle onde

Le relazioni tra Polonia e Germania sono a dir poco complesse. Quindi fa molto piacere vedere che i miei quasi connazionali credono molto nella diplomazia fatta con le trasmissioni radio. SatelliLine, un sito specializzato tedesco, rivela le novità che riguardano i contenuti in lingua tedesca della radio polacca. Non solo quelli espressamente rivolti all'estero, in onde corte, ma anche le frequenze in onde lunghe del primo canale radiofonico e il nuovo canale giovanile Polskie Radio Euro sono coinvolte nella operazione.
Polen: Polskie Radio baut deutschsprachige Anteile aus

Das staatliche Polskie Radio hat den deutschsprachigen Anteil seiner Programme ausgebaut. Neben den Sendungen des Auslandsrundfunks, die um 8 Uhr und 13.30 Uhr jetzt auch auf Langwelle 198 kHz ausgestrahlt werden (SatelliFax berichtete), gibt es jetzt auch im Programm Polskie Radio 1 deutschsprsprachige Nachrichten um 11 Uhr (überregional unter anderem auf Langwelle 225 kHz empfangbar). Ferner gibt es täglich um 13.30 Uhr ein deutschsprachiges Fenster im neuen Jugendsender Polskie Radio Euro.

NPR analizza le interferenze della radio digitale IBOC

Anche la NPR National Public Radio americana si mette a fare ricerca software e sforna alcune interessanti applicazioni per iPhone e un sito musicale orientato alla music discovery. Trovate tutti i link nel seguente post del blog Inside NPR
Inside NPR.org

A sneak peek at new products and services being developed by the NPR Digital Media team

July 24, 2008
More Cowbell: Brainstorming an NPR Music iPhone App

Have you seen the new iPhone application "More Cowbell?" Simply download the free app to add glorious clanking cowbell sounds to any song playing on your iPhone. Simple, clean, and oh-so entertaining.
My cowbell affections aside, the creativity and usefulness of iPhone music applications is astonishing. The Pandora application, for example, offers instant music exploration and purchasing with just a few taps on your screen.
NPR Music offers an abundance of content to encourage music discovery--exclusive live concerts, intimate studio sessions and interviews with artists and popular programs such as All Songs Considered and Song of the Day. Working within the rights and permissions that artists and labels have generously allowed us to feature their music, we are planning to create iPhone applications that not only highlight our content, but also help users wade through the material to discover music that matters to them. It is also our goal to create something that capitalizes on the unique features of the iPhone.
Is it a program that reminds you to tune in to our live concerts as the artist takes the stage? Or a recommendation system to guide you through our thousands of artist pages? Do you want the Song of the Day delivered automatically, or the ability to find local public radio music programming wherever you are?
One of our resident music experts, All Songs Considered producer Robin Hilton, posted his Top 5 iPhone Music Applications on the All Songs Considered Blog. See if you agree with him and tell us how an NPR Music iPhone app could be added to the list.
Ma il pezzo forte di queste attività di ricerca è lo studio molto approfondito dei tracciati di interferenza della stazioni HD Radio, che per la prima volta prende in considerazione le reciproche interferenze tra stazioni nell'ipotesi di passaggio globale alla trasmissione ibrida analogico-digitale. Nello stesso studio NPR analizza gli effetti della proposta di incrementare dell'1% la potenza del segnale digitale nella forma d'onda di IBOC. Fino a oggi la potenza non consente di erogare in modo efficace un segnale digitale perfettamente utilizzabile alla periferia dei contorni di copertura.
Non ho letto le conclusioni perché qui in trasferta col portatile non sono collegato a Internet in permanenza e ho scaricato solo ora l'Executive Summary. Vi saprò dire, ma bisogna sottolineare che NPR è molto convinta del potenziale di HD Radio.
In July, 2008, NPR Labs completed a monumental 18-month study projecting the consequences of interference between HD Radio and station analog broadcast signals, as well as HD Radio’s overall success in meeting coverage expectations and needs.
The CPB-funded study, “Digital Radio Coverage and Interference Analysis” (or “DR. CIA” for James Bond fans), produced the first field-validated HD Radio FM coverage prediction model, which allowed us to create – for the first time – maps showing what each station’s interference-limited coverage area would be if it were broadcasting in both analog and digital. The study also reached important conclusions about the effects of raising HD Radio’s current 1% power level to the 10% power level, a proposal that several commercial broadcast groups, the NAB and others have recommended to the FCC.
Download the executive summary
Download the full report

Bletchley Park in rovina, se ne accorgono anche qui

Il grido di dolore per il triste destino di decadimento di Bletchley Park, la storica location dei "code breakers" durante la seconda guerra mondiale è giunto sabato sulle pagine di Repubblica R2, dove Cristina Nadotti pubblica una intervista a Robert Harris, firmatario di un appello di informatici e storici sul Times a favore di un intervento che salvi gli edifici dove Harris ha ambientato il suo romanzo Enigma. Harris è uno storico diventato famoso per il fantathriller Vaterland, imbastito sulla trama, da incubo, di un Terzo Reich vittorioso nella seconda guerra mondiale. Enigma contribuì a popolizzare gli eventi, segretissimi, che ebbero luogo nella villa di Milton Keynes, anche se per avere un resoconto più solido dal punto di vista matematico è meglio affidarsi a opere come Code Breakers, di Stephen Budiansky.
Senza il lavoro svolto dai crittografi di Bletchley Park gli alleati avrebbero vinto la guerra comunque, ma c'è chi ipotizza che la vittoria avrebbe richiesto ancora più tempo e fatica. Oltretutto i codici di Enigma decifrati a Bletchley riguardavano le attività dei temibili sottomarini U-Boat, che seminavano scompiglio in tutto l'Atlantico. Il fatto di poter anticipare i loro movimenti fu certamente molto importante per gli uomini di Churchill e Roosevelt.

28 luglio 2008

FM a Favignana

Proseguono le condizioni propagative favorevoli, così propedeutiche agli ascolti FM a distanza e, di conseguenza, alla gioia interiore dell'amareggiato DXer in vacanza sull'isola di Favignana. Nella giornata di ieri ho avuto lo strascico della lunga apertura tropo di sabato, con una manciata di ghiottissime stazioni municipali spagnole a bassa potenza. San Miguel de Salinas l'ho identificata facilmente, mentre per Radio Calpe c'è voluta una ricerca su Internet degli indizi trasmessi con i soluti annunci pubblicitari. Parliamo sempre di stazioni da 50 watt che si ascoltano in condizioni normali solo in un raggio di pochi chilometri dall'antenna. Sui sassi di Cala Rotonda i segnali erano più che decenti.
Stamane, non del tutto a sorpresa perché nei giorni scorsi avevo visto altre segnalazioni in Europa, è arrivata l'apertura in E sporadico.
Se la propagazione tropo ha piuttosto a che fare con la meteorologia terrestre ed è connessa a meccanismi troposferici (altezza delle nuvole, tanto per intendersi) e a fattori come la pressione e l'umidità, l'E sporadico estivo è un fenomeno propagativo ionosferico la cui formazione non è ancora stata spiegata completamente. Morfologicamente l'E sporadico equivale in pratica alla formazione di nuvole di plasma ionosferico a quote intorno ai 90 chilometri, capaci di influire sul percorso di radiazione RF a frequenza molto elevata. Un segnale che si propaga a lunga distanza in Es percorre anche duemila chilometri su singolo balzo (anche qui, ci sono aperture Es a distanza doppia e anche tripla, ma i modelli non ci hanno ancora fatto capire se si tratta di salti multipli o di propagazione mista ionosferica di tipo "cordale", col segnale che non ritorna mai a terra). Le nuvole di Es si possono formare repentinamente, favorendo solo determinate geometrie di tracciato. Il segnale appare come per magia dal silenzio della radio, raggiunge picchi molto forti e sparisce, in genere dopo pochissimi minuti. La nuvola si sposta nel frattempo ed ecco apparire nuove stazioni.
Il tropo offre un ascolto rilassato, l'E sporadico fa salire l'adrenalina, le stazioni si ascoltano a sprazzi, se non si è fortunati non si riescono a identificare, è un tipo di DX inebriante, sempre molto variato. Stamane è cominciato tutto alle 10 locali con una frequenza relativamente alta (le aperture Es sopra i 100 MHz sono piuttosto rare), i 95.2 di una stazione turca. A seguire sono arrivate altre stazioni turca e una greca. Dopo poche decine di minuti di pausa - altra caratteristica di una modalità propagativa che alterna fasi intense a lunghe parentesi di silenzio - sono arrivate stazioni tedesche, olandesi, francesi, inglesi e forse irandesi. L'Italia, con il suo spettro FM così caotico, non offre molte opportunità di ascolto in E sporadico. Bisogna provare in luoghi come Favignana, o con antenne molto direttive. Potrei contare le mie aperture Es in FM sulla punta delle dita e quasi sempre in trasferta (ho ascoltato una stazione spagnola e una portoghese a Milano), sono in perenne stato di astinenza. Per questo per me è sempre un grandissimo divertimento quando succede e spero che nelle prossime ore o giorni le condizioni ritornino.

Ascolti tropo del 27/07

107.5 "ascolta ??? Radio" suona come "cartagena" ma ovviamente non lo e', potrebbe essere La Mega Radio della regione valenciana (compatibile con "ascolta")

107.4 14.31 Radio San Miguel, 24 horas al dia, Radio San Miguel, tu emisora municipal siempre contigo, San Miguel de Salinas

107.2 16.01, Radio Calpe, strong tentative, identificata grazie all'annuncio pubblicitario della zapateria Ivars, in Calle Portalet a Calpe, telefono parziale 965-83 (corrisponde), pubblicità del Miami Bar, 965 875850

105.1 16.10 REM Radio (ex Spectrum Radio, per i residenti inglesi, intervista a giocatore nigeriano del Manchester United

107.3 Onda Esencia Radio, ancora molta pubblicità locale, tipo Bar Pub Carpe Diem La Orihuela, annuncio

103.4 unid COPE

102.8 unid E000 (forse un errore nel pi code)

oggi 28/07 già alle 08.00 Radio Exit Ibiza su 90.7

Apertura E sporadico 28/07

95.2 Turchia 08.10
88.00 // 92.40 TRT3 musiche di Brahms!
91.20 unid
89.20 ID 3219, pubblicità Total
90.20 unid
94.70 unid

88.00 Grecia PI CODE 1201 09.05 Net 105.8 Thessaloniki?

88.00 Olandese e tedesca 10.15

89.10 Germania, intervista su Lufthansa

89.60 Germania

89.70 Musica classica Germania

90.20 brevemente in inglese

90.40 Olandese molto forte ma unid

91.70 Germania

88.00 Germania, annuncio SR1 10.20

87.9 Olanda 10.42

88.30 Francia F202 10.45 France Culture

91.50 BBC R3 C203 // 90.3

89.7 EE UK?

89.1 EE notiziario, no BBC, forse RTE Irlanda

87.9 EE più francese, 10.57

89.60 EE notiziario, // 89.1?

93.00 Francia

88.1 // 89.7 11.10 BBC Radio 2


27 luglio 2008

Una giornata di tropo

Favignana la splendida, con la sua parte più selvatica (il "Bosco") protetta dalle onde che piovono dagli impianti sul Monte Erice dallo scudo naturale della breve cresta che taglia quasi a metà un'isola dalla vaga forma di farfalla, si conferma un inimitabile paradiso per l'ascolto delle stazioni FM dal Mediterraneo occidentale, in condizioni propagative troposferiche, una quota di gran lunga più bassa della ionosfera.
Il "tropo", nella sua variante "ducting", con molteplici strati di inversione termica che determinano bruschi cambiamenti degli indici di rifrazione del mezzo attraversato dalla radiofrequenza, è un fenomeno tipicamente estivo e tipicamente marino. I segnali delle stazioni dislocate nelle aree costiere vengono trasportate a distanze nettamente superiori all'orizzonte ottico e diventano ricevibili in zone altrettanto costiere. Una versione meno spettacolare del tropo, con singoli rimbalzi che permettono di superare distanze notevoli ma certamente inferiori, può essere osservato dopo il tramonto anche in zone non costiere, ma per il tropo estivo marino, che invece si verifica in piena luce, un'isola come Favignana diventa una ideale piattaforma galleggiante sul mare al centro di percorsi che partono dalla costa catalana, passano per quella valenciana e murciana (coinvolgendo Corsica, Baleari e Sardegna) e finiscono, verso sud, con Algeria, Tunisia e Libia. Meno probabile, almeno da questo lato della Sicilia mi sembra l'ascolto dell'Egitto, ma quel che c'è basta e avanza.
Esaurito il background tecnico, resta tutta la magia di un ascolto a lunga distanza che uno può effettuare (almeno io amo fare così quando sono in vacanza) spaparanzato sulla spiaggia o sulle basse scogliere protese sul mare, tra un bagno e l'altro e con in mano un buon giallo. Nella fattispecia il giallo più che leggerlo 'ho cosparso di appunti di stazioni ascoltate, perché dopo aver gettato un asciugamano e il Sangean nel cestello della bici a nolo, mi sono precipitato su Cala Rotonda dimenticandomi l'indispensabile foglio di carta. Ha davvero qualcosa di magico l'ascolto in tropo, perché è come avere a disposizione una specie di Web radio naturale. Tra arabo, berbero, spagnolo, catalano nelle varie accezioni, francese, corso e accento o lingua sarda, è facile smarrirsi nell'ascolto di cronache sportive (accese quelle dalla Tunisia), sure del Corano, musiche e musichette etniche, programmi culturali. Diversamente dalla propagazione e-sporadica, la ricezione tropo è relativamente stabile. I segnali mantengono la stessa intensità per parecchi minuti e cambiano di direzione senza la tipica repentinità dell'Es, capace in venti secondi di trasportarti da una nazione all'altra. Hai tutto l'agio di goderti i programmi, ascoltare le battute dei conduttori, apprezzare un intero contrappunto di Bach. Il che non significa che le identificazioni siano sempre facilissime, io per esempio continuo a non capire quale fosse la stazione spagnola su 100.7 che tra le 18.30 e le 19.15 ora legale rievocava, attraverso una competente conduttrice, le prime elezioni democratiche del dopo-Franco (1977), le canzoni di Umberto Tozzi (cantate in spagnolo) e i mitici programmi di Radio España Independiente, Estaciòn Pirenaica, che dal 1941 al 1977 fornì agli spagnoli l'opportunità di avere notizie diverse, non controllate dai censori di stato. L'ignota cronista del passato mi ha rivelato un particolare che ignoravo - mentre di España Independiente ricordo gli ultimi programmi: la sua prima direttrice fu la famosa Pasionaria, Dolores Ibarruri.
Oggi è cominciato tutto piuttosto presto, con alcuni segnali dalla Corsica che arrivavano qui nella casetta che abbiamo affittato nella rinsecchita campagna del Bosco, con spettacolare vista su, in ordine di apparizione, faro di Punta Sottile, Isola di Marettimo (a poche miglia da qui), nuvole e foschie all'orizzonte occidentale di un pomeriggio estivo (la classica aria ferma del tropo) e sole. Verso le 15 italiane sono cominciate ad arrivare le prime spagnole, come Fiesta FM da Valencia su 104.7. Per le quattro e mezzo ero a Cala Rotonda.
Ecco un log preliminare degli ascolti, messi in ordine di tempo dalle 14.30 UTC, tutti col Sangean modificato con filtri stretti e identificazione del PI CODE e antenna stilo sulla spiaggia.

104.5 RNE Radio 5
104.7 Fiesta FM Valencia
103.9 Cadena Dial Murcia
103.2 SER 2 Mallorca // 100.3 Murcia
101.0 unid sport
99.3 Kiss FM Murcia
99.1 unid sport
98.8 Ultima Hora Punto
96.5 Radio Nou Alicante, tentativa
94.8 40 Principales Elche, tentativa //94.1 Mallorca
93.1 93.1 Valencia tentativa
92.3 RNE R3 Alfabia
91.2 Europa FM Alfabia
90.9 COPE Mallorca
90.4 unid musicale SMS 5523 Global Ibiza?
90.1 RNE R1 Alfabia
89.6 COPE Denia? Menorca? pubb. Valencia
88.8 Catalunya Musica Alfabia
87.9 RNE R1 ??
87.5 unid catalana diverse low power
107.3 Santanyi Radio Puig de Consolaciò 50 watt, municipale
107.8 Radio Robines, Binissalem, tentativa (pubb. ristorante con cucina mallorquina)
106.1 Cadena Dial Mallorca id locale
105.6 Sensacion FM Murcia, tentativa, pubb. Torrevieja
91.4 Onda Cero Menorca
91.3 40 Principales Murcia
88.2 unid notizie
93.3 Radio Vaticana, annunci vari
95.2 Catalunya Radio, tentativa (programma su un barri di Barcellona)
95.8 Insel Radio, in tedesco dalle Baleari
100.6 COPE Mar Menor
100.7 unid programma rievocativo anni 70
106.5 Onda Cero Alicante
106.8 IB3 Alfabia
107.3 Onda Esencia Radio, La Murada de Orihuela e305 pi code

26 luglio 2008

Matrimonio al verde per Sirius e XM Radio oggi sposi.

Ormai l'approvazione era nell'aria ma adesso è arrivato l'ok ufficiale: Sirius Satellite può rilevare XM Radio e dar vita all'operatore singolo di radio digitale satellitare negli USA. Qualche condizione da rispettare ci sarà, ma tutto sommato pochissimo per quello che è a tutti gli effetti un monopolio. Una faccenda con cui gli americani non hanno particolare dimestichezza. Il nuovo provider dovrà bloccare i prezzi per tre anni e dovrà riservare una parte di frequenze a contenuti "minoritari" (chissà chi si farà avanti visti i costi di produzione...).
In tutta la questione la cosa che ha stupito più di tutte è il tempo che la FCC ha impiegato per macinare la sua sentenza. Per le casse dei novelli sposi, già duramente provate, la festa di matrimonio rischia di trasformarsi in un colpo di grazia.

FCC approves XM-Sirius satellite radio merger
By JOHN DUNBAR

WASHINGTON (AP) — Sirius Satellite Radio Inc.'s $3.3 billion buyout of rival XM Satellite Radio Holdings Inc. will mean millions of subscribers will be able to receive programming from both services, while executives say it will create huge cost savings for the industry.
Federal regulators formally approved the merger of the nation's only two satellite radio operators Friday.
"I think it's going to be, in the end, a good thing for consumers and be in the public interest," Federal Communications Commission Chairman Kevin Martin told The Associated Press. "Consumers will enjoy a variety of programming at reduced prices and more diversified programming choices."
Subscribers will not have to buy new radios to receive a mix of programming from both services, according to the companies. But if they want to pursue a special pay-per-channel a la carte option, they will need new sets.
The FCC voted 3-2 to approve the buyout, with the tiebreaker coming Friday night from Republican commissioner Deborah Taylor Tate.
Tate had insisted that the companies settle charges that they violated FCC rules before she would approve the deal. The companies agreed this week to pay $19.7 million to the U.S. Treasury for violations related to radio receivers and ground-based signal repeaters.
The long-running regulatory review was watched closely by exasperated investors anxious for a resolution as well as 18 million-plus satellite radio customers with questions about what impact the merger would have on their service.
The approval was a major blow for the land-based radio industry, which lobbied hard against the buyout. It was also opposed by consumer groups, various members of Congress and state attorneys general, all of whom argued a satellite radio merger would hurt consumers and was not in the public interest.
"They kept each other on their toes," Democratic commissioner Jonathan Adelstein said of the two companies. "I hope they keep their edge and don't become a fat and happy monopoly."
Adelstein voted against the buyout as did fellow Democrat Michael Copps. Joining Martin and Tate in approving the deal was Republican commissioner Robert McDowell.
The companies said the combination would create hundreds of millions of dollars in cost savings and lead to greater choice in programming for subscribers and flexible pricing options.
Tate released a statement Friday night praising the commission's decision to punish the companies for rules violations before acting on the merger and supporting pro-consumer conditions imposed on the deal.
Under the terms of the consent decree, XM will pay $17.5 million and Sirius will pay $2.2 million to resolve interference complaints and violations related to land-based signal repeaters the companies operate to deliver programming.
The final merger agreement did not require the combined company to include a chip in its radios that will allow customers to receive digital signals from land-based radio stations, which would have helped the land-based radio industry.
Tate, who was lobbied intensely by the industry in the final weeks, said she "could not in good conscience support a government-mandated requirement on the backs of American consumers at this time."
Martin said the agreement is nearly identical to what he circulated among other commissioners when he first recommended approval for the deal more than a month ago.
The companies first applied for permission to combine in March 2007. The Justice Department approved the deal in March of this year without conditions, saying the companies don't really compete because customers must buy equipment that is exclusive to either XM or Sirius, and subscribers rarely switch providers.
DOJ also agreed with the companies' argument that they compete with other forms of audio entertainment, including digital radio, Internet-based radio stations and even devices like Apple Inc.'s iPod.
FCC approval faced a steeper climb because the companies were prohibited from combining under terms of their licenses. The agency struggled to come up with a way to show that allowing a satellite radio monopoly was in the public interest.
The companies voluntarily agreed to a set of conditions, including a three-year price cap and an 8 percent set-aside of "full-time audio channels" for public interest and minority programming. They will also adopt an "open radio" standard that may lead to a greater variety of features in radios and greater competition among manufacturers.
Sirius and XM also have promised to include a limited "a la carte" offering that would be available within three months of the close of the deal and allow listeners to pay only for the channels they want to receive.

Il lacerante urlo di quei libri bruciati

Ieri Repubblica R2 ci ha fatto leggere una straordinaria recensione di Paola Sorge di Das Buch der verbrannten Buecher, Il libro dei libri bruciati, un recente testo di Volker Weidermann, presentato all'ultima Fiera di Francoforte (qui un contributo della Hessicher Rundfunk). Come è facile intuire si tratta di una rievocazione dello choccante episodio del rogo dei libri di Norimberga, nel 1933.
Un bellissimo libro, quello dedicato da Weidermann ai libri bruciati e ai loro autori perseguitati, che cerca di riallacciare i fili di tante vite letterarie condannate all'oblio da una ideologia talmente perversa da essere ancora pericolosa (e, ahimé, mai del tutto debellata).
Mi ha fatto venire in mente un autore tedesco che ho conosciuto grazie a mio padre. Il quale me ne aveva parlato un paio d'anni fa perché diceva di ricordarselo dai suoi anni varsaviani. «In un suo romanzo c'è un personaggio che si chiama Lawendel,» mi diceva. Devo ammettere che sulle prime ero un po' scettico perché già allora mio padre era piuttosto anziano e la sua memoria leggermente ondivaga. Mi sono subito dovuto ricredere perché in pochi minuti Internet mi ha rivelato che autore e romanzo esistevano eccome, così come quel personaggio, chiamato Heinrich Lavendel (o Lawendel non posso controllare l'ortografia). Il romanzo si intitola Die Geschwister Oppermann, I fratelli Oppermann, e descrive la prima fase delle persecuzioni antiebraiche, quel mondo fatto di devoti ebrei e solidi tedeschissimi borghesi, che inizia a sgretolarsi come nel peggiore degli incubi espressionisti. Fino alla soluzione finale che tutti sappiamo.
L'autore Lion Feuchtwanger, si trovava fuori dalla Germania all'epoca del rogo e in patria non tornò più. Divenne esiliato in Francia, poi in California, a Los Angeles, dove mortì nel dicembre del 1958, dopo aver continuato a scrivere in tedesco. Fu grande studioso della figura di Josephus, lo storico ebreo che scriveva in latino. Presso la University of Southern California è conservato un ampio archivio di materiali di e su Feuchtwanger, tra cui numerose interviste e lavori radiofonici. La radio ebbe subito un ruolo importante dopo il triste episodio di Norimberga. L'edizione tedesca di Wikipedia racconta che a Radio Hilversum, dopo quella notte, furono mandati in onda i brani dei libri proibiti, come in una fin troppo realistica anticipazione di quei "custodi" mnemonici dei libri immaginati da Ray Bradbury e François Truffaut in Fahrenheit 451.
Purtroppo sono un lentissimo lettore in tedesco e non ho ancora avuto modo di affrontare il duro scoglio dei fratelli Oppermann. Ma vedo adesso dopo che mi ero procurato il libro su Amazon.de un blogger tedesco che ha studiato in Italia ha pubblicato un ampio estratto nella nostra lingua (il blog di "Gioacchino il tedesco" non viene più aggiornato da gennaio, un vero peccato Gioacchino, spero non sia un silenzio troppo definitivo).

Poeti alla radio

Il Guardian si occupa della poesia alla radio (in particolare la BBC) in due recenti articoli, uno dei quali dedicato a un volume appena commissionato alla poetessa Wendy Cope, alla quale la BBC ha richiesto un peculiare acrostico di brevi epigrammi dedicati alla radio, The ABC of the BBC. L'opera ricalca un analogo volume che la BBC fece scrivere nel 1928 a un'altra poetessa, Eleanor Farjaon. La scrittrice, riferisce il Guardian, propone un misto di apprezzamenti e critiche all'ente radiofonico pubblico. Sotto la lettera U (sarebbe la nostra I di "Insopportabile"), l'epigramma intitolato Unbearable commenta aspramente certi toni, certi istrionismi e la sgrammaticatura di alcuni annunciatori:

Talk of scary medical conditions,
Clichés from the mouths of politicians,
Interviewers whose self-righteous tone
Suggests they have the right to cast a stone,
Too much aggression early in the day
(Just press a switch and it will go away),
Reporters whose command of English grammar
Deserves a beta minus or a gamma,
Comedians making unkind jokes about
A person's looks. No thank you. Count me out.
Actors being actorish, and worse,
The voice of Dylan Thomas reading verse.

Molto bello, tra i blog del Guardian, il post di Shirely Dent a proposito di The ethereal world of radio poetry. La Dent segnala per esempio il programma di BBC Radio 3 dedicato al processo per tradimento subito dal poeta Ezra Pound (ne abbiamo parlato recentemente). Il procedimento non fu mai celebrato fino in fondo per infermità mentale dello scrittore, accusato inizialmente di tradimento anche per i suoi infuocati discorsi anti-semiti e anti-capitalisti da Radio Roma. Mi sono procurato il libro che raccoglie i testi di questi discorsi, così come sono stati trascritti dalla postazione di ascolto della FCC e con le correzioni basate sugli script originali, molto interessante. Pound ebbe una lunga relazione artistica con la radio, mezzo per cui compose anche delle opere musicali. Solo fino a domani potrete ancora ascoltare The Trial of Ezra Pound grazie al BBC iPlayer (qui c'è la griglia dei programmi di domenica 20 luglio, online fino a domenica 27, andate alla voce prevista per le 9.30pm)
Sunday Feature – Ideas: The Trial Of Ezra Pound
Sunday 20 July
9.30-10.15pm BBC RADIO 3

During the Second World War, Ezra Pound, one of the greatest poets of the 20th century and a founder of modernism, made a series of vituperative and anti-Semitic radio broadcasts in Italy, criticising American imperialism and involvement in the conflict. At the end of the war, Pound, who was 60, was incarcerated in a small cage in Pisa before being flown home to stand trial. His broadcasts, the prosecution in Washington alleged, gave "aid and comfort to the enemy", thus committing treason. Pound was judged unfit to stand trial and consigned to St Elizabeth's Hospital for almost 13 years. While in prison he wrote the Pisan Cantos on scraps of paper, winning the Bollingen-Library of Congress Prize in 1949 for the best poetry by an American citizen, an award that caused outrage. Following the intervention of writers including TS Eliot, Ernest Hemingway and, more reluctantly, Robert Frost, Pound was released and returned to Italy where he remained until his death in 1972.
Poet and historian Sean Street presents this investigation into Pound which questions whether he committed treason or if he inconveniently used his right to free speech.
Sean listens to Pound's broadcasts, explanations of his thinking and poems recorded on his release and considers whether there are contemporary parallels – the incarceration by the state without due legal process of those it wishes out of the way.
Contributors include Pound's daughter, Mary de Rachewlitz; his biographer David Moody; Helen Dennis, who has edited essays on his work; and Jewish playwright Bernard Kops who wrote a play about Pound in his cage.

25 luglio 2008

Una pallottola al plasma per far ballare l'aurora

Testing, testing. Sono finalmente arrivato a Favignana, dove la connettività 3G sembra funzionare molto bene rispetto a due anni fa. La vista è immutata e continua a mozzare il fiato. Specie quando uno ce l'ha corto come me in questo periodo.

In viaggio questa notte sul treno per Palermo leggevo delle grandi scoperte della missione satellitare Themis, che ha svelato il meccanismo magnetico (veri e propri proiettili di plasma sparati, grazie al fenomeno della ricombinazione delle linee di campo, da una distanza pari a circa un terzo della distanza terra-luna) che genera l'energia necessaria per far "danzare" l'aurora boreale. Con quel risultato onirico e fatato che incanta gli spettatori a terra alle alte latitudini (vi assicuro, è davvero uno spettacolo che vale un viaggio).
Bellissmo l'articolo che trovate a questo indirizzo.

NASA SATELLITES DISCOVER WHAT POWERS NORTHERN LIGHTS

GREENBELT, Md. -- Researchers using a fleet of five NASA satellites have discovered that explosions of magnetic energy a third of the way to the moon power substorms that cause sudden brightenings and rapid movements of the aurora borealis, called the Northern Lights.
The culprit turns out to be magnetic reconnection, a common process that occurs throughout the universe when stressed magnetic field lines suddenly snap to a new shape, like a rubber band that's been stretched too far.
"We discovered what makes the Northern Lights dance," said Dr.Vassilis Angelopoulos of the University of California, Los Angeles.
Angelopoulos is the principal investigator for the Time History of Events and Macroscale Interactions during Substorms mission, or THEMIS.
Substorms produce dynamic changes in the auroral displays seen near Earth's northern and southern magnetic poles, causing a burst of light and movement in the Northern and Southern Lights.
Substorms often accompany intense space storms that can disrupt radio communications and global positioning system signals and cause power outages. Solving the mystery of where, when, and how substorms occur will allow scientists to construct more realistic substorm models and better predict a magnetic storm's intensity and effects.
"As they capture and store energy from the solar wind, the Earth's magnetic field lines stretch far out into space. Magnetic reconnection releases the energy stored within these stretched magnetic field lines, flinging charged particles back toward the Earth's atmosphere," said David Sibeck, THEMIS project scientist at NASA's Goddard Space Flight Center in Greenbelt, Md. "They create halos of shimmering aurora circling the northern and southern poles." Scientists directly observe the beginning of substorms using five THEMIS satellites and a network of 20 ground observatories located throughout Canada and Alaska. Launched in February 2007, the five identical satellites line up once every four days along the equator and take observations synchronized with the ground observatories.
Each ground station uses a magnetometer and a camera pointed upward to determine where and when an auroral substorm will begin.
Instruments measure the auroral light from particles flowing along Earth's magnetic field and the electrical currents these particles generate.
During each alignment, the satellites capture data that allow scientists to precisely pinpoint where, when, and how substorms measured on the ground develop in space. On Feb. 26, 2008, during one such THEMIS lineup, the satellites observed an isolated substorm begin in space, while the ground-based observatories recorded the intense auroral brightening and space currents over North America.
These observations confirm for the first time that magnetic reconnection triggers the onset of substorms. The discovery supports the reconnection model of substorms, which asserts a substorm starting to occur follows a particular pattern. This pattern consists of a period of reconnection, followed by rapid auroral brightening and rapid expansion of the aurora toward the poles. This culminates in a redistribution of the electrical currents flowing in space around Earth.
THEMIS is the fifth medium-class mission under NASA's Explorer Program. The program, managed by the Explorers Program Office at Goddard provides frequent flight opportunities for world-class space investigations in heliophysics and astrophysics. The University of California, Berkeley's Space Sciences Laboratory in Berkeley, Calif., managed the project development and is currently operating the THEMIS mission. ATK Space (formerly Swales Aerospace) of Beltsville, Md., built the THEMIS satellites.
The THEMIS team's findings will appear online July 24 in Science Express and Aug. 14 in the journal science. For more information about the THEMIS mission, visit: http://www.nasa.gov./themis

23 luglio 2008

P2P-Next, il peer-to-peer dei broadcaster europei

Dal BBC Internet Blog leggo la notizia del primo trial per la tecnologia P2P-Next, un progetto europeo cui partecipano 21 aziende partner per la distribuzione di contenuti multimediali in modalità rigorosamente peer-to-peer. Già disponibili i client per Win e Linux, la versione Mac dovrebbe essere disponibile la prossima settimana.
Trovo molto bello anche il post dedicato a Barlesque, il nuovo sistema di impaginazione online dispiegato in questo giorni per l'ennesimo restyling dei siti Web della Beeb. Qui sui BBC RadioLabs trovate alcune anticipazioni sui risultati. Che costerà anche qualche soldino ai contribuenti della regina, ma sta producendo cose egregie su Internet.
P2P-Next Trial

* George Wright
* 21 Jul 08, 5:59 PM


The BBC's ongoing work on the P2P-Next project is beginning to produce interesting results (and code!)

P2P-Next is running an early trial with around 500 participants to assess client (software application) suitability, examine whether our plans and work for a full P2P system will deliver useful outputs, and to stick with the 'Release Early, Release Often' approach that we're aiming for with this project.

You can take part in the trial as there are still some spaces left. Head over to trial.p2p-next.org to download the software.

P2P-Next will run across the European Union (the Commission is paying for a hefty chunk of the work, after all), with 21 partner companies, and the BBC is exploring how a UK-facing, licence fee funded corporation like us can work outside its normally geographic boundaries.

22 luglio 2008

Roberto Bolaño, nell'anniversario della morte di un poeta

Ieri sul Domenicale del Sole ho letto la recensione dell'ultima opera incompiuta dello scrittore cileno Roberto Bolaño, di cui ricorre in questi giorni l'anniversario della morte. Per la precisione Bolaño è scomparso il 15 luglio di cinque anni fa, vittima appena cinquantenne di una malattia degenerativa epatica che il suo stile di vita bohemien certo non contribuiva a rintuzzare. Nonostante che i suoi romanzi fossero presenti nel catalogo di Sellerio da una decina d'anni, non lo conoscevo affatto ma ciò che ho letto ieri a proposito di 2666, monumentale opera-testamento che Adelphi sta pubblicando di questi tempi, mi ha affascinato. Poeta, romanziere e autore di racconti popolati da personaggi improbabili e proprio per questo terribilmente autentici, epigono di Borges e amante della letteratura gialla, Bolaño è stato un anarchico dalle molte mai definitive radici, nel suo Cile nativo, in Messico e, nell'ultima parte della sua vita, nella zona di Barcellona, dove gli era capitato di lavorare anche come guardiano di campeggio. I biografi giurano che amava definirsi soprattutto poeta.
Spulciando oggi le recensioni delle sue opere in rete (Bolaño è stato scoperto negli Stati Uniti grazie a recenti traduzioni inglesi) mi sono imbattuto in personaggi come l'insegnante di uno dei racconti di Putas Asesinas, che soddisfa le proprie necessità artistiche ascoltando la musica ranchera delle radio messicane e in mille altre finzioni poetiche. 2666 è una storia di scrittori borgesianamente immaginari (o forse no), che si intreccia con le nere vicende dei delitti di Ciudad Juarez.
In una delle sue ultime interviste, Bolaño rispondeva così alla giornalista che gli chiedeva come si immaginava il paradiso.

Como Venecia, espero, un lugar lleno de italianas e italianos. Un sitio que se usa y se desgasta y que sabe que nada perdura, ni el paraíso, y que eso al fin y al cabo no importa.

E sul sito di una radio cilena, PlayFM, ho trovato una breve ma intensissima rievocazione dello scrittore cileno di estrazione italiana Pablo Simonetti, che potete leggere qui o ascoltare direttamente da PlayFM:

Se cumplieron cinco años de la muerte de Roberto Bolaño. A estas alturas, su influencia en la literatura latinoamericana es incuestionable. La mayoría de los escritores de esta generación se han visto influenciados por él de una u otra manera. ¿Y cuál es la razón? Por supuesto que la calidad de su pluma y la originalidad de sus personajes y de sus historias. Pero hay algo más: A través de sus magníficos cuentos y novelas, Bolaño nos libera de un destino único y definitivo, nos hace sentir leves, nos acompaña y nos compadece. Nos enseña que nuestra vida está hecha de circunstancias, no de culpas. De sucesivas posibilidades, no de sucesivos encarcelamientos. Creo que él mismo se consideró fruto de una carambola del destino, el resultado azaroso de la experiencia, una vida en que una sola convicción permaneció intacta: el valor de la literatura. Y más que una convicción, fue un sentimiento: el amor por la literatura.
Los personajes de Bolaño no siempre terminan bien, pero no por eso sus vidas dejan de ser valiosas, interesantes, sujeto de ser narradas. Al rescatar estas vidas mínimas y azarosas, Bolaño nos rescata a todos. Nos perdona. La literatura nos perdona. La literatura es la religión de los pecadores, de los escépticos, de los extraviados. La literatura nos salva, ahora, mientras nos movemos aquí en la tierra.
Pablo Simonetti
Che la nostra vita sia fatta di circostanze, non di colpe, è una verità che sfugge a molte persone, tra le quali tendo ad annoverarmi. Da queste colpe fittizie che ci pesano addosso fino a schiacciarci ci salva la letteratura e la poesia di quei pochi Bolaño che si sforzano di ricordarci - perlopiù inascoltati - "que nada perdura, ni el paraíso, y que eso al fin y al cabo no importa."

21 luglio 2008

Irlanda, niente soldi per il DAB

Altra voce scettica, questa volta sul DAB, ma ancora dal mondo anglosassone e più precisamente dall'Irlanda. Dove anche il Digital Audio Broadcasting sembra essere al verde. L'Irish Times bacchetta la Broadcasting Commission of Ireland per una politica sul DAB che non tiene conto delle perplessità sulla sostenibilità economica della radio digitale. In Europa non rimangono molti fautori di una tecnologia che col passare del tempo si allontana dalla percezione comune, per restare nel ristretto ambito dei convegni e di pochi laboratori. E' triste anche per chi non ci ha mai creduto fino in fondo.

Mixed signals on the future of digital radio stations

SIOBHÁN O'CONNELL

MEDIA & MARKETING: There are concerns about the economic viability of digital radio broadcasting

THE BROADCASTING Commission of Ireland (BCI) will shortly award three digital terrestrial television multiplex package licences, another step in the process to switch over from analogue to digital television by 2012.
Digital technology is also affecting the radio arena, though there is some concern that digital radio is more trouble than it's worth.
The BCI is formulating a policy for the introduction of Digital Audio Broadcasting (Dab). It won't mean the end of FM listening but, if and when it happens, Dab could result in a lot more niche radio stations.
Unlike television, which the EU has decreed must switch from analogue to digital by 2012, there is no deadline for the introduction of Dab. Dan Healy, chief executive of Wilton Radio, believes Dab could seriously damage the existing radio sector.
"Digital radio already exists on the internet and on satellite. There is no time pressure to introduce Dab. The BCI needs to seriously analyse whether Dab is the right digital platform for radio and whether it is economically viable," he says.
(continua)

HD Radio, lo scetticismo della rivista Billboard

Reuters/Billboard torna sulla questione della fredda accoglienza riservata dai consumatori americani alla radio digitale "ad alta definizione" di Ibiquity. Trecentomila apparecchi venduti nel 2007, un milione previsti per quest'anno (a mio modesto parere cifre entrambe leggermente gonfiate e come sottolineavo l'altro giorno iPhone ha venduto di più in poche settimane). 1.750 stazioni su 13 mila abilitate al digitale, con circa 800 canali aggiuntivi resi possibili dal digitale. Sembrano cifre di tutto rispetto, ma non dopo anni di tentativi di fare breccia sul mercato. E all'orizzonte incombe il nemico più forte: la radio via Internet e l'interesse che i costruttori automobilisti hanno manifestato nei confronti delle tecnologie per la connettività mobile.
Hi-def radio gets cool reception from consumers
Sun Jul 20, 2008

By Chuck Taylor

NEW YORK (Billboard) - Digital high-definition radio is hitting some key milestones in terms of pricing and features, but building enough momentum to spur broad consumer adoption remains a tall order.

Prices on some radio models have tumbled below $100. More automakers are offering HD radio as a factory or dealer-installed option. And the rollout of a feature enabling consumers to "tag" a song they like for purchase at Apple's iTunes store provides a level of interactivity that traditional analog radio can't match.
But four years after the first HD radio receivers hit the U.S. market and two years after RadioShack became the first retailer to start rolling them out nationwide, sales are still miniscule compared with the broader terrestrial radio market. In addition, consumer awareness continues to lag and such competitive options as satellite and Internet radio are complicating efforts to make the digital radio standard a mass-market phenomenon.
To date, nearly 1,750 AM/FM stations (out of a total of about 13,000 stations) covering 83% of the United States are broadcasting digitally, while about 800 offer original formats and content on HD side channels, according to iBiquity Digital, the developer and licensor of HD radio technology. U.S. HD radio sales totaled about 300,000 units in 2007, with about 1 million units expected to be sold this year, iBiquity says.
But that's still only a tiny fraction of estimated annual radio sales of about 70 million. And according to a consumer survey conducted in January by Arbitron and Edison Media Research, only 24% of respondents said they had "heard/read anything recently about HD radio," down slightly from 26% a year earlier.
About 60 HD receivers are now available in the States, including table-top units and car radios from such leading consumer and audiophile brands as Panasonic, Yamaha, Denon, Polk and Harman Kardon. Among the manufacturers breaking through the $100 price point is North Sioux City, S.D.-based Radiosophy, which specializes in HD radio receivers. The company's portable HD100 radio, which includes a clock radio and an input jack for an MP3 player, costs $49.95 after a $50 rebate.
iBiquity president/CEO Bob Struble remains optimistic that falling prices will finally jump-start the HD market.
"It's not a great mystery that a higher volume of radios will sell at a lower price," Struble says. "We've seen this movie before with consumer electronics. Think of the first DVD players for $2,000. We are following a similar path to make it happen as quickly as we can. The price point is fundamentally important."
But Edison VP Tom Webster counters that new technologies and lower prices won't be enough to drive mass consumer adoption of HD radio. Instead, he argues, the industry needs to invest more in quality content.
"Programming is a regional crapshoot of varying quality," Webster says. "The industry has to create value through the creation of strong, passionate brands that may be augmented by music, but stand for more than 'one great song after another' ... Building brands takes the time, resources and energy of radio's talented programmers and creative staff -- but many are already programming three to five broadcast stations, so often the HD2 channel gets relegated to the back burner."
Robert Unmacht, a media consultant and radio expert with iN3 Partners in Nashville, believes that broadcasters haven't been aggressive enough in their launch of HD radio. "The problem is that it is being rolled out as if it's a new radio invention, like FM," he says. "If there were no competition from new media, it would be fine for this to gradually phase in and replace analog radio. But with so much competition, we don't have that time to wait."
The auto market has the potential to be a key sales channel for HD radio, as it has been for satellite radio. Automakers ranging from Ford and Volvo to BMW and Mercedes-Benz offer or plan to offer HD radio receivers in their vehicles. But HD radio is facing constraints in making further inroads.
As satellite broadcasters XM and Sirius await FCC approval of their proposed merger, some members of Congress have voiced support for iBiquity's request that the FCC require all new satellite receivers to include HD radio capability. But General Motors and Toyota, the world's two largest automakers, have come out against the proposal, arguing in a joint filing to the FCC that "any mandate will inherently distort the normal incentives to (reduce costs) and further improve the HD product offering."
Of greater long-term concern is competition from Internet radio. Unmacht believes that automakers' interest in HD radio will fade in favor of the promise of wireless connectivity. He foresees a day when vehicles offer a roster of interactive services, including a global positioning system, car monitoring (a la LoJack), baby monitoring and thousands of channels of audio online, all for one price.
"There will come a time where broadband will be like electricity, where you don't even think of it as Internet," he says. "It will be used for any number of devices in houses and cars."
iBiquity's Struble downplays the competitive threat from Web radio. "If you take the 3 (million)-4 million listeners of radio drive time, that would shut down a broadband network," he says. "It simply doesn't have the capacity. And if at some point the consumer is charged for the access, that spectrum is no longer free. Radio has an economically efficient pipe to distribute to a broad audience" -- the airwaves.
In the near term, car-based Internet access is likely to remain available only at a premium, which will limit online radio's reach, according to Edison's Webster. And that, he says, offers a window of opportunity.
"If HD is free and just comes with my car, then its potential exceeds the near- and mid-term potential for online radio in vehicles," Webster says. "It's easy to fall into the trap of the 'futurist' and assume free, ubiquitous Internet access will be available to all. Someday maybe, but in the intervening years, radio does have a gap -- through an ever-closing window -- to establish new, great digital brands that consumers will be loyal to wherever they are and whatever they are doing."


Il rumore delle onde

A Milano, quando vi mettete pazientemente ad aspettare il vostro turno al semaforo per l'attraversamento pedonale, avviene quasi sempre che un impaziente automobilista si metta a strombazzare, a pochi centimetri dal vostro timpano, per sollecitare gli altri guidatori che lo "ostacolano". E' pieno di gente che si trova continuamente in disperate situazioni di emergenza, a Milano.
Mi sono quindi trovato subito in forte sintonia con il programma di Rete 2, secondo canale della Radio della Svizzera Italiana, che l'amica Mariu mi ha cortesemente segnalato ieri. L'essere rumoroso_project, pensato e realizzato da Francesco Michi e Mechi Cena, mette in onda una serie di trasmissioni "sull'uomo e l'ambiente acustico in cui vive". Il programma pubblica in una sorta di blog diversi contributi interessanti e ad aver colpito l'attenzione di Mariu è un recente post del musicista fiorentino Massimo Liverani sulle armi di distruzione sonora. Un argomento dal fascino sinistro, come ben sanno le mie povere orecchie milanesi. Liverani analizza diverse notizie prese da Internet a proposito dell'uso di onde acustiche per scopi non esattamente lenitivi. Al contrario, il suono, modulato in un certo modo, può diventare un'arma potente in guerra come per il controllo dell'ordine pubblico. Si parla per esempio di "idranti acustici" usati per disperdere le manifestazioni. Se ci pensate bene e rispolverate le vostre lezioni di storia o magari le scarse letture bibliche di un catechismo cattolico distratto e pilotato, ricorderete l'episodio delle trombe di Gerico e l'uso costante di tecniche di dissuasione basate sulla produzione di suoni fragorosi in battaglia (tanto per fare una citazione pseudo-colta, il leitmotif delle Valchirie "sparato" dagli elicotteri di Apocalypse Now).
Facendo qualche ricerca ho scoperto su Dissent Mag, un blog di controinformazione, un articolo tradotto dal russo a proposito di armi laser, acustiche e a impulsi di radiofrequenza. Sulla questione delle armi RF l'autorevole sito Global Security contiene molte informazioni e sulle armi acustiche ha pubblicato questo articolo. Ripeto, sono argomenti inquietanti, dietro ai quali è probabilmente arduo distinguere tra controinformazione vera e depistaggi mascherati.
In conclusione e a latere, lasciatemi citare, a proposito di Massimo Liverani, il suo sito Web Modest but Honest Productions, che raccoglie i suoi lavori musicali. Uno degli album si chiama Distant noise: a noise that's in the distance (MBHCD01) un titolo che potrebbe essere il sottotitolo di Radiopassioni...

20 luglio 2008

Cifrante da nababbi

Oltre centomila dollari. Questa l'incredibile cifra fruttata per un'asta di Christie's che aveva tra i lotti una macchina crittografica Enigma a tre rotori. La macchina è stata venduta insieme ad alcune pubblicazioni e diari scientifici, tra cui diversi quaderni di Einstein (che hanno "battuto" oltre trecentomila dollari), in una asta a New York. Il catalogo di quella vendita mostra una bella fotografia ingrandibile di Enigma, che oltretutto non mi sembra in buonissime condizioni. In passato Christie's aveva venduto Enigma anche a quattro rotori a somme di gran lunga inferiori.

18 luglio 2008

Sirius e XM, le condizioni per l'ok al merger

Svolta inattesa nel lunghissimo braccio di ferro normativo che da 18 mesi ha sospeso il giudizio definitivo sulla richiesta di merger tra i due operatori satellitari americani, Sirius Satellite e XM Radio. Secondo questa lunga corrispondenza AP, il commissario della FCC Jonathan Adelstein, un democratico, sarebbe propenso per dare il suo voto, a questo punto decisivo (i cinque commissari hanno finora espresso due sì, un no e un ni che potrebbe diventare un no), ma solo a determinate condizioni. La prima è un lungo price cap sugli abbonamenti del futuro monopolista. Poi la concessione di un quarto delle frequenze a contenuti minoritari e commerciali. E infine una maggiore apertura dell'hardware, come la capacità di sintonizzare la normale radio analogica. Adelstein auspicherebbe anche l'apertura delle piattaforme hardware, che aprirebbero la strada a nuovi fornitori di apparati di ricezione, ma l'ipotesi non è molto praticabile perché finora i due operatori hanno adottato un modello di business con radio sussidiate, realizzate su specifiche degli operatori stessi. Un modello che non invita affatto alla partecipazione di altri costruttori. Se si vuole aprire l'hardware dei ricevitori Sirius/XM, si deve aprire completamente il mercato e costringere gli abbonati a comprarsi il ricevitore. E se poi nessuno li compra?
Dal canto loro, sembra che i due candidati al merger abbiano accettato di aprire la struttura dei piani di abbonamento introducendo formule à la carte e abbiano garantito che entro un anno saranno disponibili ricevitori capaci di sintonizzarsi sui due diversi sistemi satellitari.

Satellite radio saga takes unexpected turn

By JOHN DUNBAR

WASHINGTON (AP) — During his tenure at the Federal Communications Commission, Jonathan Adelstein has been a fierce critic of government policies that allow big media companies to get bigger. So it came as a surprise when the Democratic commissioner put forth a proposal that would allow the nation's only two satellite radio companies to merge.
Adelstein, the potential deciding vote, told The Associated Press on Thursday that he would support Sirius Satellite Radio Inc.'s $3.1 billion buyout of XM Satellite Radio Holdings Inc. if the companies agree to a six-year price cap and make one-quarter of their satellite capacity available for public interest and minority programming, plus other conditions. It may be that the commissioner, a seasoned political operator who spent 15 years as a Senate staffer, recognized a limited window of opportunity.
Thus far, two of the five members of the commission have voted to approve the satellite radio deal, one vote shy of a majority. All eyes have been on Republican Deborah Taylor Tate, who is expected ultimately to vote in favor of the deal, but as a friend to the broadcast industry that opposes it, has been under intense pressure to reject it. Her reluctance to cast the deciding vote created an opportunity for Adelstein to extract further conditions from the companies. "It's critical that if we're going to allow a monopoly, that we put in adequate consumer protections and make sure they're enforced," Adelstein told the AP on Thursday. Adelstein is seeking stronger concessions than the companies offered voluntarily one month ago. That offer led to FCC Chairman Kevin Martin's recommendation that the deal be approved. Robert McDowell, also a Republican, has voted in favor, too. Democrat Michael Copps is expected to be a "no" vote.
Commissioners are able to vote on items "on circulation," meaning by way of computer, rather than at a public meeting. Those votes are generally not made public until all have been cast.
Following Adelstein's offer, Martin, Tate and both companies all declined to respond to requests for comment. XM and Sirius first announced their intent to merge in last year. The Justice Department cleared the combination in March. Martin made his recommendation for approval last month.
The companies have faced a tough challenge in gaining approval because the FCC, in creating the satellite radio industry in 1997, prohibited the only two licensees from merging. In an effort to prove the combination is in the public interest, lawyers for the companies volunteered to submit to a number of conditions, including a three-year price cap, a time frame Adelstein would like to see doubled. They also agreed to turn over 24 channels to noncommercial and minority programming.
Adelstein is seeking 25 percent of the companies' satellite capacity for public interest programming — 10 percent for noncommercial programming and 15 percent for minority programming. That potentially would work out to about 75 channels. XM broadcasts more than 170 channels, Sirius over 130 channels.
The companies also offered to adopt an "open radio" standard, meant to create competition among manufacturers of satellite radios. The condition was met with skepticism because the companies subsidize the price of radios, making it unlikely that competitors will get into the business. Adelstein is proposing that the companies be required to include a digital radio tuner in any radios they subsidize that also include regular, non-digital AM-FM service.
Adelstein also wants to set up an enforcement regime to make sure the companies adhere to the conditions, something that was not outlined in the previous voluntary offer. Sirius and XM have promised to include an "a la carte" offering that would be available within three months of the close of the deal. In addition, they have pledged to offer radios that are capable of receiving both XM and Sirius service within one year.