20 febbraio 2019

Yareah David



Mancano pochi giorni al lancio della sonda lunare che potrebbe proiettare Israele al ragguardevole quarto posto nella classifica delle nazioni che sono riuscite a far "allunare" un loro oggetto sul suolo del nostro satellite naturale. La sonda SpaceIL "Bereshit" (il titolo ebraico del libro della Genesi) partirà alle 02 e 45 del 22 febbraio da Cape Canaveral, a bordo di un vettore Falcon 9 messo a disposizione da SpaceX, la società aerospaziale del visionario Elon Musk. L'aspetto più straordinario è che non si tratta di una missione governativa sostenuta da capitali pubblici, ma di una iniziativa privata originariamente collegata al premio bandito da Google, Lunar XPrize, offerto ai privati che per primi fossero riusciti a inviare una sonda sulla luna, farle compiere un percorso di 500 metri rimandando a terra immagini ad alta definizione. Il premio prevedeva più fasi e SpaceIL era tra i cinque candidati finalisti, ma poiché nessuno alla fine centrò l'obiettivo del lancio entro il 2017, XPrize è stato revocato, e dovrebbe essere rimpiazzato da un riconoscimento senza alcun premio in denaro annesso. 


Si conoscono pochi dettagli tecnici di una missione che drovrebbe portare Bereshit in orbita lunare entro il 4 aprile. L'arrivo sulla luna è previsto per l'11 di quel mese. L'impresa israeliana ha lavorato per la parte di comunicazione e controllo con gli americani si Space Micro, che hanno in catalogo un modulo S-Band per la telemetria, il trasferimento di file e la ricezione dei commandi. A bordo ci sarà anche un magnetometro da utilizzare per lo studio delle anomalie magnetiche che sembrano caratterizzare l'area del touch-down.  

Sicuramente i radioamatori appassionati di ricezioni spaziali cercheranno di catturare i segnali del satellite. L'unico riferimento che ho trovato alle possibili frequenze utilizzate è sulla licenza temporanea che la FCC americana ha concesso alla stazione di terra delle Hawaii, una di un network di punti di monitoraggio che include la Svezia e la Germania. Nel documento si parla di una frequenza in uplink terra-spazio centrata sui 2099.5, il downlink spazio-terra, cioè la frequenza da ricevere sarà di 2280 MHz. Se le cose andranno per il verso giusto sarà un grande successo per un gruppo di scienziati e promotori che hanno costituito per l'occasione una società no-profit dedita allo sviluppo e alla divulgazione scientifici, che lo scopo di stimolare le imprenditoria high-tech e lo studio delle materie scientifiche tra i giovani.