03 agosto 2019

I piloti militari italiani e norvegesi in Florida, per studiare la cognitive radio degli F-35

A fine giugno in Florida, in una base della US Air Force, rappresentanti della nostra Aeronautica Militare e della Marina, insieme ai loro colleghi norvegesi, hanno inaugurato il Norwegian-Italian Reprogramming Lab, un pezzo decisivo della strategia di supporto all'operatività dei caccia F-35. In questo laboratorio i nostri militari verranno addestrati alla generazione dei cosiddetti Mission Data File, fondamentali set di impostazioni che l'intelligenza artificiale di bordo dei caccia utilizza per gestire tre ambiti decisivi come l'elaborazione dei segnali radar volti alla corretta identificazione degli altri velivoli che popolano gli scenari di intervento; le funzioni di EW (electronic warfare) che servono a intercettare e rispondere alle azioni di identificazione radar e disturbo delle capacità e delle comunicazioni di bordo (in pratica un complesso gioco di camuffamenti contro i radar nemici e di azione/reazione contro il jamming avversario sulle stesse radiofrequenze radar e radio); e le comunicazioni in generale. 
Il laboratorio NIRL è anche fonte di una certa preoccupazione perché in questa sede confluiscono informazioni molto sensibili che riguardano lo "stile" dei piloti, le loro manovre nei diversi scenari regionali, gli eventi registrati in missione (per una analisi più dettagliata della posta in gioco questo interessante articolo apparso tre anni fa su AnalisiDifesa). È possibile conciliare le esigenze di generazione, condivisione e analisi BigData dei sistemi cognitivi degli F-35 con quelle di riservatezza e segregazione che qualunque forza aera vorrebbe mantenere, anche nei confronti di quelli che sono i suoi formali alleati? In linea di principio sì, nella realtà pratica bisognerà vedere... 
Ma allora perché questo strano modello di condivisione tra Italia e Norvegia, per un laboratorio che ha sede negli Stati Uniti? Intanto il NIRL non è un caso unico, nella stessa base aerea della Florida è entrato in funzione un analogo laboratorio congiunto tra Australia Canada e Regno Unito. Lo scopo di queste joint venture è da un lato essere vicini agli sviluppatori della Lockeed che hanno messo a punto i complessi algoritmi degli aerei da combattimento. Dall'altro avere l'opportunità di condividere i costi molto elevati della strumentazione e della formazione.
Per generare gli MDF il NIRL dovrà per esempio ricorrere ai sofisitcati emulatori, gli Advanced Architecture Phase Amplitude and Time Simulator che Textron Systems ha messo a punto per ricreare virtualmente le stesse condizioni elettroniche del campo di battaglia. Il sistema utilizza ovviamente gli ultimi ritrovati delle tecnologie DSP e Software Defined Radio, facendo ampio uso di componentistica speciale, le stesse FPGA che hanno rivoluzionato il mondo dell'embedded computing sia civile, sia militare.

05 luglio 2019

DAB su "piccola scala" per centinaia di nuove emittenti no profit in UK


Proprio mentre nel Parlamento europeo si insedia la rappresentanza britannica più ostile all'UE, il regolatore Ofcom annuncia un piano per la migrazione digitale di centinaia di emittenti locali che fa leva proprio sullo standard Eureka 147 messo a punto a livello europeo. Il nuovo meccanismo di licensing prevede anche un apposito iter legislativo che andrà a modificare alcune parti del Broadcasting Act e delle norme che oggi controllano l'assegnamento delle licenze relative ai multiplex DAB nazionali e regionali. Tutto si basa su una versione "light" della tecnologia DAB studiata da un esperto dello stesso Ofcom, Rashid Mustapha. Nel corso degli ultimi anni il ricercatore ha sviluppato una ricetta per un DAB su piccola scala e a basso costo, sfruttando il software open source messo a disposizione dal Canadian Communications Research Centre, dall'associazione Open Digital Radio e i moduli SDR della Ettus Research (maggiori dettagli su questo documento) . Tra il 2015 e il 2016 Ofcom ha condotto una sperimentazione in una decina di aree identificate all'interno del territorio nazionale. Una settantina di emittenti hanno partecipato a queste prove che il report finale, pubblicato nel settembre del 2016, definisce più che soddisfacenti. 

Se tutto andrà come previsto Ofcom annuncerà entro quest'anno i risultati di una indagine conoscitiva effettuata attraverso la consultazione lanciata in questi giorni e nel 2020 potrebbero partire le prime autorizzazioni, con una formula diversa dalle licenze "nazionali", "commerciali" e "comunitarie" che caratterizzano i network e le singole emittenti AM/FM o i programmi trasmessi dai tradizionali multiplex DAB. Lo "small-scale DAB" sarà riservato a soggetti no-profit, che dovranno reinvestire i propri utili per sostenere i propri progetti. Gli impianti non dovranno interferire con il DAB convenzionale ma limitarsi a utilizzare potenze molto ridotte, nell'ordine di 100 watts, in modo da creare zone di copertura molto circoscritte, in funzione della presenza nella stessa area di multiplex nazionali o regionali. 

20 febbraio 2019

Yareah David



Mancano pochi giorni al lancio della sonda lunare che potrebbe proiettare Israele al ragguardevole quarto posto nella classifica delle nazioni che sono riuscite a far "allunare" un loro oggetto sul suolo del nostro satellite naturale. La sonda SpaceIL "Bereshit" (il titolo ebraico del libro della Genesi) partirà alle 02 e 45 del 22 febbraio da Cape Canaveral, a bordo di un vettore Falcon 9 messo a disposizione da SpaceX, la società aerospaziale del visionario Elon Musk. L'aspetto più straordinario è che non si tratta di una missione governativa sostenuta da capitali pubblici, ma di una iniziativa privata originariamente collegata al premio bandito da Google, Lunar XPrize, offerto ai privati che per primi fossero riusciti a inviare una sonda sulla luna, farle compiere un percorso di 500 metri rimandando a terra immagini ad alta definizione. Il premio prevedeva più fasi e SpaceIL era tra i cinque candidati finalisti, ma poiché nessuno alla fine centrò l'obiettivo del lancio entro il 2017, XPrize è stato revocato, e dovrebbe essere rimpiazzato da un riconoscimento senza alcun premio in denaro annesso. 


Si conoscono pochi dettagli tecnici di una missione che drovrebbe portare Bereshit in orbita lunare entro il 4 aprile. L'arrivo sulla luna è previsto per l'11 di quel mese. L'impresa israeliana ha lavorato per la parte di comunicazione e controllo con gli americani si Space Micro, che hanno in catalogo un modulo S-Band per la telemetria, il trasferimento di file e la ricezione dei commandi. A bordo ci sarà anche un magnetometro da utilizzare per lo studio delle anomalie magnetiche che sembrano caratterizzare l'area del touch-down.  

Sicuramente i radioamatori appassionati di ricezioni spaziali cercheranno di catturare i segnali del satellite. L'unico riferimento che ho trovato alle possibili frequenze utilizzate è sulla licenza temporanea che la FCC americana ha concesso alla stazione di terra delle Hawaii, una di un network di punti di monitoraggio che include la Svezia e la Germania. Nel documento si parla di una frequenza in uplink terra-spazio centrata sui 2099.5, il downlink spazio-terra, cioè la frequenza da ricevere sarà di 2280 MHz. Se le cose andranno per il verso giusto sarà un grande successo per un gruppo di scienziati e promotori che hanno costituito per l'occasione una società no-profit dedita allo sviluppo e alla divulgazione scientifici, che lo scopo di stimolare le imprenditoria high-tech e lo studio delle materie scientifiche tra i giovani.