05 luglio 2019

DAB su "piccola scala" per centinaia di nuove emittenti no profit in UK


Proprio mentre nel Parlamento europeo si insedia la rappresentanza britannica più ostile all'UE, il regolatore Ofcom annuncia un piano per la migrazione digitale di centinaia di emittenti locali che fa leva proprio sullo standard Eureka 147 messo a punto a livello europeo. Il nuovo meccanismo di licensing prevede anche un apposito iter legislativo che andrà a modificare alcune parti del Broadcasting Act e delle norme che oggi controllano l'assegnamento delle licenze relative ai multiplex DAB nazionali e regionali. Tutto si basa su una versione "light" della tecnologia DAB studiata da un esperto dello stesso Ofcom, Rashid Mustapha. Nel corso degli ultimi anni il ricercatore ha sviluppato una ricetta per un DAB su piccola scala e a basso costo, sfruttando il software open source messo a disposizione dal Canadian Communications Research Centre, dall'associazione Open Digital Radio e i moduli SDR della Ettus Research (maggiori dettagli su questo documento) . Tra il 2015 e il 2016 Ofcom ha condotto una sperimentazione in una decina di aree identificate all'interno del territorio nazionale. Una settantina di emittenti hanno partecipato a queste prove che il report finale, pubblicato nel settembre del 2016, definisce più che soddisfacenti. 

Se tutto andrà come previsto Ofcom annuncerà entro quest'anno i risultati di una indagine conoscitiva effettuata attraverso la consultazione lanciata in questi giorni e nel 2020 potrebbero partire le prime autorizzazioni, con una formula diversa dalle licenze "nazionali", "commerciali" e "comunitarie" che caratterizzano i network e le singole emittenti AM/FM o i programmi trasmessi dai tradizionali multiplex DAB. Lo "small-scale DAB" sarà riservato a soggetti no-profit, che dovranno reinvestire i propri utili per sostenere i propri progetti. Gli impianti non dovranno interferire con il DAB convenzionale ma limitarsi a utilizzare potenze molto ridotte, nell'ordine di 100 watts, in modo da creare zone di copertura molto circoscritte, in funzione della presenza nella stessa area di multiplex nazionali o regionali.