Colpo di scena. Secondo il decreto legislativo relativo agli obblighi di marcatura CE per le apparecchiature radioelettriche e i terminali di comunicazione, le radio solo riceventi sarebbero esenti dagli obblighi di conformità. Oltre ad aver scatenato una inattesa discussione sulla (eccessiva?) presenza di considerazioni puramente politiche su questo blog, il post sulla disavventura doganale capitata all'acquirente di una radiolina cinese Degen, rispedita in Cina per mancanza di marcatura CE, sta suscitando molto interesse.
Sul gruppo di discussione it.hobby.radioascolto è appena stato pubblicato un messaggio che conferma quanto scritto da Sinager tra i commenti al post originale. Il lettore che utilizza il nick "WX" precisa infatti che in base al decreto legislativo 269 del 9 maggio 2001 "Attuazione della direttiva 1999/5/CE riguardante le apparecchiature terminali di telecomunicazione ed il reciproco riconoscimento delle loro conformità." si può leggere all'allegato I - quello riguardante le apparecchiature per le quali il decreto non viene applicato - che:
1. Il presente decreto non si applica:
a) alle apparecchiature radio utilizzate da radioamatori per il servizio di radioamatore e per il servizio di radioamatore via satellite, definiti, rispettivamente, ai numeri S1.56 e S1.57 del regolamento delle radiocomunicazioni dell'Unione internazionale delle telecomunicazioni (UIT), ad eccezione delle apparecchiature che si trovano in commercio; gli insiemi di componenti (kit) destinati ad essere assemblati da radioamatori e le apparecchiature in commercio modificate dai radioamatori e ad uso degli stessi non sono considerati apparecchiature che si trovano in commercio;
Insomma, chi è radioamatore può importare apparecchiature non marcate per le proprie sperimentazioni. Fin qui il testo citato da WX. Ma io ho proseguito la lettura ed è venuta fuori una cosa che mi sembra interessante per chi non è radioamatore e non può esercitare questa sorta di immunità (ehi, l'immunità funziona! Silvio ha ragione!). Spero che Massimo Lualdi mi legga e possa fornirci un parere esperto. Il quarto comma dell'allegato I dice testualmente:
1. Il presente decreto non si applica:
[...]
d) alle apparecchiature radio di sola ricezione utilizzate esclusivamente per ricevere servizi di radiodiffusione sonora e televisiva;
L'obbligo di marcatura non si applica alle radioline! Non solo. All'articolo 8, comma 2 leggo:
2. In occasione di fiere, esposizioni, dimostrazioni commerciali e manifestazioni analoghe e' ammessa l'esposizione di un apparecchio che non rispetti le disposizioni del presente decreto, purche' un'indicazione visibile segnali chiaramente tale circostanza ed indichi che l'apparecchio non puo' essere commercializzato o messo in servizio finche' non sia reso conforme alle predette disposizioni.
Se dico che devo esporre l'apparecchio in una fiera posso importarlo ma non accenderlo. Qualcuno mi aiuti a capire una cosa... Se il testo di questo benedetto allegato non è stato abrogato o modificato, non è che Giampiero è rimasto vittima di un vero, piccolo errore di interpretazione della norma?
Sul gruppo di discussione it.hobby.radioascolto è appena stato pubblicato un messaggio che conferma quanto scritto da Sinager tra i commenti al post originale. Il lettore che utilizza il nick "WX" precisa infatti che in base al decreto legislativo 269 del 9 maggio 2001 "Attuazione della direttiva 1999/5/CE riguardante le apparecchiature terminali di telecomunicazione ed il reciproco riconoscimento delle loro conformità." si può leggere all'allegato I - quello riguardante le apparecchiature per le quali il decreto non viene applicato - che:
1. Il presente decreto non si applica:
a) alle apparecchiature radio utilizzate da radioamatori per il servizio di radioamatore e per il servizio di radioamatore via satellite, definiti, rispettivamente, ai numeri S1.56 e S1.57 del regolamento delle radiocomunicazioni dell'Unione internazionale delle telecomunicazioni (UIT), ad eccezione delle apparecchiature che si trovano in commercio; gli insiemi di componenti (kit) destinati ad essere assemblati da radioamatori e le apparecchiature in commercio modificate dai radioamatori e ad uso degli stessi non sono considerati apparecchiature che si trovano in commercio;
Insomma, chi è radioamatore può importare apparecchiature non marcate per le proprie sperimentazioni. Fin qui il testo citato da WX. Ma io ho proseguito la lettura ed è venuta fuori una cosa che mi sembra interessante per chi non è radioamatore e non può esercitare questa sorta di immunità (ehi, l'immunità funziona! Silvio ha ragione!). Spero che Massimo Lualdi mi legga e possa fornirci un parere esperto. Il quarto comma dell'allegato I dice testualmente:
1. Il presente decreto non si applica:
[...]
d) alle apparecchiature radio di sola ricezione utilizzate esclusivamente per ricevere servizi di radiodiffusione sonora e televisiva;
L'obbligo di marcatura non si applica alle radioline! Non solo. All'articolo 8, comma 2 leggo:
2. In occasione di fiere, esposizioni, dimostrazioni commerciali e manifestazioni analoghe e' ammessa l'esposizione di un apparecchio che non rispetti le disposizioni del presente decreto, purche' un'indicazione visibile segnali chiaramente tale circostanza ed indichi che l'apparecchio non puo' essere commercializzato o messo in servizio finche' non sia reso conforme alle predette disposizioni.
Se dico che devo esporre l'apparecchio in una fiera posso importarlo ma non accenderlo. Qualcuno mi aiuti a capire una cosa... Se il testo di questo benedetto allegato non è stato abrogato o modificato, non è che Giampiero è rimasto vittima di un vero, piccolo errore di interpretazione della norma?
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