18 luglio 2008

Pandora, la radio su iPhone piace personalizzata

Lanciata lo scorso venerdì, la applicazione per iPhone di Pandora, con un prelievo ogni due secondi è al quarto posto delle classifiche di popolarità dopo Apple Remote, il client di messaggistica AIM e WeatherBug un servizio di previsioni del tempo. Pandora è una Web radio personalizzata con un curioso sistema di marcatura che estrae una sorta di "genoma" dai brani musicali e ripropone agli ascoltatori playlist di artisti compatibili con questo genoma dopo averli interrogati sui loro gusti musicali. Il servizio non è disponibile dappertutto perché i diritti musicali assolti riguardano solo gli Stati Uniti, anche se è verosimile che con il modello di distribuzione basato su iPhone possano scattare modelli pay o finanziati dalla pubblicità. Però mi pare molto eloquente l'affermazione di Jason Kincaid di TechCrunch/WashingtonPost, dove si legge che il recensore ha percorso in auto una sessantina di chilometri senza mai perdere il segnale dalla rete Edge/3G da cui iPhone prelevava il flusso. Se questa non è una killer application di radiofonia su infrastruttura cellulare, mi chiedo che cosa ci voglia per far prendere coscienza della dura realtà ai fautori della radio digitale a ogni costo. Se l'obiezione è iPhone è elitario, non piace alla vecchia zia, è una moda passeggera (tutte obiezioni sensate, ma fuori tempo massimo), ricordatevi che le vecchie zie si stanno estinguendo e al loro posto ci saranno, negli Stati Uniti, nuove generazioni di consumatori che la radio non sanno neppure che cos'è.

Pandora Usage Stats Prove It's iPhone's Killer App

Jason Kincaid
TechCrunch.com
Tuesday, July 15, 2008

Pandora's internet radio has always been one of those sites that was really cool in concept, but too inconvenient to ever go mainstream. The service was long tied to computers only, and while it eventually expanded to special internet radios and some mobile phones, it still has yet to become a household name. But with the launch of Pandora's new iPhone app last Friday, it looks like the service is about to hit critical mass. It's a free, mobile, digital radio station that only plays music you like and lets you skip the stuff you don't. And it rocks.
The personalized music service employs a small army of 50 musicians to create a "Music Genome" that describes each song according to 600 attributes. Listeners input a few of their favorite artists, and the site analyzes the Genome to serve up an endless stream of recommended music.
We introduced the app last Friday, when we called it our "flat out favorite application so far", and since then it hasn't failed to impress. Streamed music plays flawlessly over Edge and 3G networks - during a 40 mile drive I didn't once run into any kind of skipping or static. Even better, the app currently has no advertisements playing, though we can probably expect that to change.
Unsurprisingly, Pandora's usage stats are overwhelmingly positive. Pandora is currently the fourth most popular free app on iTunes (behind Apple's Remote, AIM, and WeatherBug), and has reportedly been seeing a new listener every 2 seconds. Usage over the weekend hit an all-time high for the service, with 3.3 million tracks streamed to iPhone listeners alone. Perhaps more impressive is the retention rate of listeners, who are averaging over an hour of listening per day.
If there's one thing that could kill the service, it's ads. Pandora is going to need to monetize the app somehow - let's hope it allows us to pay an upfront fee (say, $10) to avoid the annoying interruptions that have made listening to traditional radio a painful experience.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Come avevo commentato su un articolo analogo qualche settimana fa, ho già esperienza (e adesso, ricca di ulteriori settimane di ascolto!) di siffatta modalità di "radio"audizioni... e senza usare un iPhone!
E' un po' un controsenso rispetto alla mia antica mentalità da radioamatore (che mi dice anche tuttora, Internet prima o poi sparirà, e useremo di nuovo solo le onde hertziane...) però il piacere di ascoltare la propria radio preferita (o un ricco insieme di "emittenti" tematiche), con tutte le comodità di fedeltà audio e di ubiquità offerte dalla Rete, c'è e si rafforza.

Le mie impressioni di "radiofilo internettaro" munito di un vetusto (?) Palm Treo 650, le trovate nel mio blog:
http://www.casamia.org/?p=458

Buon ascolto!

Andrea Lawendel ha detto...

Posso solo aggiungere che il blog di Roberto è uno di quegli spazi di qualità che la rete ci regala, approfittatene.

Anonimo ha detto...

E' vero che "iPhone è elitario" ma all'inizio lo era anche la nostra cara radio.
Ed elitario era anche il telefono cellulare non molti anni fa.

Anonimo ha detto...

Purtroppo al giorno d'oggi il fatto che un prodotto sia "elitario" e che poi diventi rapidamente "consumer" fino a sparire (altrettanto rapidamente) dal mercato, è il mercato stesso che lo decide.
"Radio" e "cellulare", in sé, sono prodotti diventati "di popolo" ma spesso le specifiche novità del settore spesso vengono create non tanto per soddisfare le esigenze dell'utente ma quelle del produttore dei servizi... il cosiddetto "valore aggiunto" che permette ad esempio compagnie telefoniche di regalare il prodotto per far sì che esso eroghi nel tempo il servizio (a pagamento) utile all'utente sì, ma soprattutto a chi lo eroga...
Nulla di nuovo dite? Allora siamo ben inseriti nel "sistema"...