19 ottobre 2008

Malawi, chiusa la stazione radio del maggior oppositore

Nessun giorno dovrebbe passare senza insegnarci qualcosa di nuovo. Oggi ho imparato che in Malawi, un terzo della superficie italiana, 11 milioni di abitanti, 45 anni di indipendenza dalla corona britannica, ebbene il Malawi ha una legge sul conflitto di interessi. La norma in questione vieta a qualsiasi uomo politico di possedere una stazione radio. La radio è un mezzo di comunicazione, i mezzi di comunicazione possono influenzare l'opinione pubblica, l'opinione pubblica elegge i politici e i politici non possono controllare le stazioni radio. Lo direbbe anche un bambino, no? Un bambino del Malawi, ovviamente, che qui se proprio gli dovesse andar bene entrerebbe in una bella classe differenziata. Se gli dovesse andar male invece potrebbe rompersi una gamba sbarcando a Lampedusa e vedersi negare l'assistenza medica in quanto clandestino (ma chi abbiamo nominato alla sanità, il dottor Mengele?).
Ma torniamo a questo stato del Bengodi dell'Africa centro-sud-orientale, che ha tenuto la sua prima elezione democratica nel 1995. Un posto dove la legge sul conflitto di interessi c'è davvero ma sembra che possa essere stata applicata un po' "all'italiana". Pare infatti che il regolatore locale, il MACRA, abbia ordinato la chiusura di Joy Radio, una emittente molto popolare, perché in parte controllata finanziariamente dal leader dell'opposzione Bakili Muluzi (nella foto, senza tuta mimetica) che del Malawi è stato il presidente e che dovrebbe ricandidarsi nel 2009. Ironia della sorte, l'attuale presidente e controllore della tv pubblica, Bingu wa Mutharika, ispiratore della decisione del MACRA, è proprio la persona che Muluzi aveva designato come successore nel 2004, una volta raggiunto il secondo mandato consecutivo e la non eliggibilità. La televisione statale secondo il Le Monde ha iniziato a trasmettere in Malawi solo nel 1999, lo stesso anno in cui sono state autorizzate le radio private. Prima esisteva solo la radio pubblica, che si sentiva perfettamente qui da noi sulle bande tropicali.
Gregory Gondwe, sul "citizen journal" collettivo GroundReport, informa che Joy Radio avrebbe già sospeso le trasmissioni venerdì scorso e che i suoi avvocati sarebbero già al lavoro. “Non abbiamo più trasmesso programmi politici", dicono i responsabili. Che il MACRA fosse deciso a intervenire, in effetti, lo si sapeva già da mesi. Questo e quest'altro articolo del Nyasa Times risalgono all'estate scorsa e rivelano diversi particolari di questa vicenda. Ma il regolatore del Malawi James Chimera (come una legge sul conflitto di interessi qui in Italia, insomma...) replica che la legge è uguale per tutti e che il problema sta nel fatto che Muluzi non era proprietario di Joy Radio quando la licenza era stata concessa: lo è diventato gradualmente solo in seguito, con evidenti obiettivi elettoralistici.
Allora, rispetto della legalità o museruola politica?
Malawi Agency Shuts Down Joy Radio, Citing Political Ties
by Gregory Gondwe October 18, 2008

The Malawi Communications Regulatory Authority (MACRA) has shut down Joy Radio Station with immediate effect after revoking its licence for what it called ‘breaching its licence conditions’. According to communication hand delivered by a senior MACRA official to the offices of the radio, the broadcaster has been breaching Communications Act by transferring ownership of the radio into the hands of a politician.
Former President Bakili Muluzi owns the radio and according to Section 44 of the Act, no politician or a group of a political party shall be given a broadcasting licence to operate a radio.
“Initially, when the radio was issued with a broadcasting licence it was owned by different people but by and by the ownership started shifting and ended up into the hands of politicians,” said acting Director General of MACRA James Chimera.
Chimera who is a former broadcaster himself said they had been constantly warning the radio but it never took heed. However, Joy Radio Management Coordinator Joseph Chapuma said they had been complying with directives to change some things, which MACRA ordered them to improve on.
“For four weeks now we have not been broadcasting programmes that were viewed politically biased following their directive, but MACRA has nonetheless decided to revoke our licence,” he said. The radio, which went off air at exactly 18 hours on Friday, says it has engaged its lawyers to challenge the decision by MACRA. Relationship between MACRA and Joy radio has been sour for sometime now. Early this year the regulatory body also shutdown Joy Television for operating without proper legislation.

***

Le Malawi ordonne la fermeture de la radio privée de l'ex-président Muluzi

18.10.08

Le gouvernement du Malawi a ordonné la fermeture d'une chaîne de radio privée détenue par l'ex-chef de l'Etat Bakili Muluzi, qui est candidat à la présidentielle de mai 2009, a-t-on appris samedi de source officielle. "Nous avons révoqué l'autorisation d'émettre de Joy Radio avec effet immédiat parce qu'elle viole les réglementations", a déclaré à l'AFP le directeur de l'Autorité de régulation des communications du Malawi, James Chimera. "La loi du Malawi interdit aux hommes et aux partis politiques de posséder des stations de radio, mais Joy Radio appartient à la famille Muluzi et l'ancien président lui-même est à la tête du conseil d'adminsitration", a-t-il expliqué. Joy Radio a régulièrement été accusée de servir de machine de propagande à M. Muluzi notamment pour répondre aux campagnes contre lui menées par les médias d'Etat.
La télévision publique et les radios privées n'ont commencé à émettre qu'en 1999 au Malawi, petit pays pauvre d'Afrique australe qui avait tenu ses première élections démocratiques cinq ans plus tôt. La télévision publique est contrôlée par le gouvernement du président Bingu wa Mutharika, qui avait été choisi par M. Muluzi en 2004 pour lui succéder après qu'il eut effectué le maximum de deux mandats successifs. Les deux hommes sont entrés en conflit après que M. Mutharika eut abandonné le parti de M. Muluzi pour créer sa propre formation politique. M. Muluzi, qui possède de nombreux actifs dans le domaine immobilier et le secteur des transports, a été choisi par son parti pour se représenter à l'élection présidentielle du 19 mai 2009.


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Andrea, ci siamo sentiti un pò di tempo fa; ti leggo spesso perchè credo che tu sia una delle poche persone che vive la radio come fatto sociale. Come sai io vivo a Blantyre, in Malawi. Da l'elezione di Bingu che doveva rivoluzionare la costituzione per permette a Muluzi di diventare dittatore (presidente a vita), è un susseguirsi di colpi di scena anche pericolosi, per il potere. Rimane il fatto che Mulusi ha distrutto in dieci anni quello che in qualche modo aveva portato il paese ad essere autosufficiente a livello alimentare e ad avere delle prospettive di sviluppo, il paese è ricchissimo di acqua e si presta bene per tante cose, oltretutto non ha tradizioni di guerra civile. Muluzi fu aiutato dalla Chiesa Cattolica ad andare al potere nonostante fosse musulmano; purtroppo le promesse sono state completamente disattese. con il rifiuto di Bingu alla modifica della Costituzione sono cominciate le diatribe e i sabotaggi ai servizi essenziali sopratutto nelle città, ispiegabilmente sparisce l'acqua per tre giorni o viene tolta la corrente nelle ore più impensate, vistosi ammanchi di cassa non puniti, agitatori che fomentano i neri contro tutti, una escalation di furti nelle case e poi è cominciata la propaganda con la radio. L'anno prossimo ci saranno le elezioni e non vengono risparmiati i colpi bassi, purtroppo sono (Bingu e Muluzi) due autisti di bus che cercano di buttarsi fuori strada a vicenda, il problema che a farne le spese sono i passeggeri!La legge c'era fin dai tempi della dittatura, l'hanno applicata alla Malawiana, vediamo come finisce. Una cosa è certa: di quella radio e dei suoi sproloqui non se ne sente molto la mancanza, anche se c'è da tenere presente che il Dott. Raphael Bingu wa Mutarica è cugino di Robert Mugabe, il dittatore che ha distrutto lo Zimbawe. Un saluto "dal cuore caldo dell'Africa", Sergio Niccolini

Andrea Lawendel ha detto...

Quando ieri leggevo delle intricate relazioni tra i due uomini forti del Malawi mi è subito venuto in mente il mio lettore da Blantyre e confidavo proprio in un suo intervento.
Grazie Sergio per tutti questi retroscena (la cuginanza con Mugabe è davvero inquietante) e questi racconti di primissima mano. Per quanto possa dispiacere la scomparsa di tante stazioni africane che affollavano fino a pochi anni fa le frequenze delle onde corte, è confortante sapere che il loro posto è stato preso da Internet, con tutte le sue opportunità informative.

Andrea Lawendel ha detto...

Su Medianetwork, che cita il Dailytimes del Malawi, leggo che l'Alta Corte della capitale Blantyre ha concesso una sospensione della revoca della licenza. Joy Radio può continuare a trasmettere fino all'udienza di secondo, in cui saranno ascoltate entrambe le parti, il regolatore MACRA e la proprietà della stazione.

The High Court in Blantyre on Sunday granted Private broadcaster Joy Radio an injunction stopping the revocation of its license by the Malawi Communications Regulatory Authority (MACRA). The court order means that Joy radio can go back on air pending further court processes where both sides will be heard.
According to MACRA, three things resulted to the closure of Joy radio station: transfer of ownership without informing MACRA, political ownership and broadcasting material that did not comply with the provisions of the broadcast licence. “We shall now go to the second stage where court will examine and hear both sides,” said lawyer Ralph Kasambara . On Friday Kasambara accused MACRA of making a decision without hearing the side of Joy but the regulatory body argues that Joy Radio has been refusing to talk to them insisting to speak only through their lawyer.