29 ottobre 2008

Parolacce in radio, nei guai i conduttori della BBC


Un "comedian" post moderno e dissacrante e il suo popolare show radiofonico. Un anziano attore televisivo nato a Berlino, fuggito a Londra poco prima della guerra per le persecuzioni naziste e diventato celeberrimo per una fiction televisiva andata in onda con soli dodici episodi nel 1975 e da allora considerata un capolavoro insuperato. La giovane nipote di questo attore, impegnata su versanti artistici di taglio un po' diverso con il nome d'arte Voluptua e il suo gruppo gotico-scollacciato chiamato Satanic Sluts Extreme ("slut" in inglese, corrisponde grossomodo a un nostro spregiativo usato per definire un comportamento sessuale audace e promiscuo). Una burla di pessimo gusto basata su una raffica di messaggi osceni lasciati sulla segreteria telefonica del grande attore e ritrasmessi alla radio, dopo che la vittima dello scherzo non si aveva voluto partecipare allo show radiofonico del dissacrante conduttore.
Se pensate che questa sia la trama dell'ultimo romanzo in lizza per il Booker Prize vi sbagliate. Sono tutti personaggi in carne e ossa e la storia dello scherzo telefonico è accaduta davvero. Il comedian si chiama Russel Brand, conduttore del Russell Brand Show su BBC Radio 2. Il famoso attore è Andrew Sachs e la serie televisiva che lo ha immortalato è Fawlty Towers, anche se la voce di Sachs è famosa anche alla radio (ha interpretato il Dr. Watson in una celebre serie su Sherlock Holmes). La giovane nipote è Georgina Baillie e si esibisce davvero, nelle provocanti vesti di Voluptua, come ballerina sexy-satanica (de gustibus...). E a quanto sembra lei e Russel Brand una storia l'hanno avuta davvero.
Solo che in questo caso Brand e il suo co-conduttore, Jonathan Ross, l'hanno fatta fuori dal vaso. Arrabbiati per la mancata partecipazione di Sachs, che sarebbe dovuto intervenire al telefono, lo hanno chiamato sul cellulare (qui la cronaca del Guardian) lasciando in segreteria messaggi piuttosto espliciti sulla liaison sentimentale tra Russell e la "voluttuosa" Georgina. Il problema è che i messaggi sono stati registrati alla fonte e rimandati in onda in tutta la Gran Bretagna nell'edizione del Brand Show di due settimane fa. Il bubbone è esploso solo ieri, ma con gli interessi. Lo stesso Primo Ministro Gordon Brown, normalmente ligio alla regola del "de minimis non curat preator", ha chiesto alla BBC, che si è scusata ufficialmente, di far rotolare qualche testa. E l'OFCOM britannico ha già aperto un'inchiesta che potrebbe sfociare in una multa per l'emittente, che per legge è tenuta a evitare che in aria finiscano certe audacità di così dubbio gusto. Specie quando si può anche nutrire il sospetto che lo "scherzo" sia solo una furbata pubblicitaria.
La storiella è stata ripresa dai giornali di mezza Europa e segue stranamente un'analoga gaffe (il termine è forse indulgente) di due commentatori sportivi di una emittente locale ancora della BBC scivolati, dietro ai microfoni, nell'uso di termini particolarmente irrispettosi nei confronti di un tifoso che criticava al telefono le decisioni di un allenatore di calcio. Questa è un'altra notizia che giunge dal regno dell'understatement e la trovo molto interessante per chi analizza i diversi modi di affrontare e gestire il linguaggio mediatico e il problema del politically correct. E' accaduto che Andrew Hawes e Ian Hart siano stati sospesi da BBC Southern Counties per aver dato del "window licker" a un loro ascoltatore. Leccafinestre è una parola che tradisce l'eccezionale potenza "visiva" della lingua inglese e viene utilizzata, con sottile crudeltà, per insultare la scarsa intelligenza del proprio interlocutore. L'etimologia non è meno disdicevole: il "window licker" è il disabile sorpreso a leccare il vetro del finestrino del pullmino che lo trasporta. Quando Ian Hart ha pronunciato in radio questa oscenità, le associazioni dei familiari dei disabili hanno sollevato un comprensibile polverone, anche se molti commenti sui giornali assolvevano ampiamente i due conduttori - tra l'altro molto amati e, paradossalmente, impegnati nel sociale - da una impulsività giudicata veniale data l'eccitazione del momento. I due si sono ovviamente scusati, ma se Hawes è tornato in onda dopo un paio di settimane, Hart rimane nel limbo, malgrado le petizioni dei suoi fan.
E' giusto sanzionare queste uscite a dir poco infelici? Possono bastare da parte dei conduttori delle scuse sincere e una promessa di maggiore attenzione? O l'impatto del mezzo radiofonico e dei suoi animatori sul linguaggio e il comportamento degli ascoltatori è una questione da soppesare col bilancino e sorvegliare col massimo rigore, anche rischiando di applicare una sorta di censura? Fa anche pensare il fatto che in Gran Bretagna si rischia una sospensione per una parolaccia offensiva, mentre in Italia gli show televisivi vengono cancellati quando con linguaggio formalmente ineccepibile si cerca di denunciare l'arroganza del potere (gli inflazionatissimi vaffa dei vari circenses con l'imprimatur danno molto meno fastidio). http://news.bbc.co.uk/1/hi/entertainment/7701308.stm

[agg. al 30-10-08 - All'indirizzo Web del Russell Brand Show si trova ora solo un laconico "no longer on the air". Brand ha deciso di chiudere il programma. Ecco i testi delle scuse ufficiali dei due conduttori dalla pagina che la Beeb dedica, con ampio corredo di link alla questione.

Brand and Ross: Apologies in full

BBC presenters Jonathan Ross and Russell Brand have been suspended by the BBC following the row over their prank phone calls to Fawlty Towers actor Andrew Sachs on Radio 2.
Both men have apologised to Sachs for their comments, and Brand has resigned from his Radio 2 show.
Here are their apologies in full.

RUSSELL BRAND

I have apologised to Andrew Sachs for the rude messages I left on October 18 and he has graciously accepted.
As I only do the radio show to make people laugh I've decided that given the subsequent coverage I will stop doing the show.
I've loved working for the BBC and am very proud of the shows myself, Matt Morgan, Nic Philps, Mr Gee and Noel Gallagher have made and I apologise to all of them for damaging their careers - except Noel, whose band are doing quite well.
I got a bit caught up in the moment and forgot that at the core of the rude comments and silly songs were the real feelings of a beloved and brilliant comic actor and a very sweet and big hearted young woman.
Apologies are also owed to the loyal listeners of the show who enjoyed its shambolic spirit and anarchy and will be upset that it cannot continue.
I take complete responsibility and offer nothing but love and contrition and I hope that now Jonathan and the BBC will endure less forensic wrath.
Hare Krishna.

JONATHAN ROSS

I am deeply sorry and greatly regret the upset and distress that my juvenile and thoughtless remarks on the Russell Brand show have caused.
I have not issued a statement previously because it was my intention and desire to offer an apology to all those offended on my Friday night programme.
However, it was a stupid error of judgement on my part, and I offer a full apology.]

[Aggiornamento del 31 ottobre - Ieri sull'onda delle proteste e delle verifiche interne ha dato la dimissioni la controller di BBC Radio 2, Lesley Douglas. La Douglas ha lavorato alla BBC per 22 anni.]

Nessun commento: