10 ottobre 2008

Il fenomeno Web radio visto (e analizzato) da Diego

L'altro giorno ho scoperto tra i referral di RP un nuovo blog dedicato al fenomeno Web radio. E' una pagina partita da poco ed è curata da uno studente laureando dell'Università di Sassari, CdL in Scienze delle comunicazioni (in bocca al lupo, a proposito). Il suo nome è Diego e dice di voler utilizzare il blog come veicolo di ricerca per la sua tesi focalizzata sulle Web radio, le tecnologie del Web 2.0 e la comunicazione multiculturale. Di questi tempi è già tanto che non ci sia un ministero della razza che proibisca certi ardimentosi obiettivi, consoliamoci.
Mi sembra un impiego molto coerente di un diario online. TheWebRadio ha avuto la bontà di inserire Radiopassioni nel suo ancora limitato blogroll. Sospetto ci sia stato l'intervento dell'amico Hamlet di Technosoc, che viene giustamente citato insieme a me e al quale faccio i miei auguri di buon primo compleanno. Se posso permettermi un suggerimento, Diego, inserisci - e comunque prendi contatto col suo autore Francesco Delucia - anche un riferimento a I(r)radiati, che sui linguaggi della nuova radio ha sempre parecchie cose giuste da dire.
I contenuti di TheWebRadio sono ancora embrionali ma le intenzioni e le finalità mi sembrano ottime. Andate a leggervi il blog e già che ci siete, per favore, partecipate al sondaggio che Diego sta conducendo online per raccogliere dati per la sua tesi. Sono poche domande estremamente ben poste. Il questionario è un vero strumento di lavoro, vediamo di stare al gioco e dare il nostro piccolo contributo di appassionati.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Che piacere!!
Ti ringrazio infinitamente per la bella recensione! Come ho aperto il mio feeder e ho letto il titolo dell'articolo mi son detto "che coincidenza, un altro Diego che parla di web radio!!", invece quel Diego ero proprio io. Grazie davvero!
A presto!
Diego

Fabrizio ha detto...

ciao Andrea, come "sospettavi" tu, ti avevo segnalato qui:
http://groups.google.it/group/it-alt.media.internet.podcast/topics

ti ringrazio per gli auguri che mi fai e mi piacerebbe sapere la tua opinione sul podcasting (ad esempio, si può costruire un modello di business sul podcasting?). Ciao!

Andrea Lawendel ha detto...

Come potrei non avere un'ottima opinione del podcasting? La radio asincrona è sicuramente uno degli aspetti più interessanti del futuro del nostro mezzo e del suo felice connubio con la crossmedialità di Internet. Ma come tutte le modalità di fruizione e i format di Internet, sbilanciarsi su un modello di business sarebbe quanto mai azzardato. La verità è che non saprei rispondere. Francesco Delucia ha una certa esperienza di modelli basati su un uso particolare del podcast come strumento comunicazionale, di marketing aziendale. Accanto alle varie forme di pubblicità visiva e radiotelevisiva, il podcast può essere uno straordinario strumento per una comunicazione di "follow up", per rafforzare i legami con la clientela, suggerire nuovi prodotti, spiegare meglio quelli già commercializzati. "Fare soldi" con i podcast nei due modi più scontati (sovrapponendoci messaggi pubblicitari o vendendo in abbonamento podcast particolarmente pregnanti per i loro ascoltatori) mi sembra complesso, ma egualmente proponibile. Io stesso ho parlato su RP dei primi risultati positivi del "podcastadvertisement": la vendita di spot sui podcast che vengono scaricati gratuitamente. Sono un po' più scettico su modelli pay veri e propri, a meno forse di ipotizzare cose tipo le aggregazioni di questi contenuti in portali che diventano di fatto stazioni radio asincrone, tematiche e accessibili in abbonamento. Trovare poi qualcuno di veramente disposto a pagare...