Qualche piccola difficoltà legata all'equipaggiamento infrastrutturale (sembra ci siano problemi a finire per tempo il deployment dell'infrastruttura unica che trasporterà i segnali DAB+ in tutta l'Australia), ha spinto le autorità di regolamentazione e governo a spostare la data di switch on della radio digitale asutraliana dal 1 gennaio al 1 maggio 2009.
L'altro giorno il Senato australiano ha anche approvato il disegno di legge che serve a tutelare le stazioni radio commerciali dalla regola che imponeva loro di partire con le trasmissioni digitali, pena il rischio di perdita della licenza. Per spiegarsi meglio, intendo dire la licenza che li autorizza a trasmettere in DAB, le norme sull'attivazione del digitale non li obbligano a spegnere contestualmente l'analogico. I regolatori europei farebbero bene a studiare la questione del lancio della radio digitale in Australia perché al di là di ogni polemica sulle opportunità di avventurarsi in una trasformazione resa a mio parere assai critica da due fattori di fondo: la relativa inconsistenza delle motivazioni (la radio digitale è un'idea "ingegneristicamente" bella, ma la radio analogica funziona e non è detto che i suoi guai attuali derivino da difficoltà tecniche); e il mercato dei ricevitori è al momento drammaticamente incapace di soddisfare una reale richiesta di massa (problema da uovo e gallina che forse un deployment ragionato può aiutare a risolvere).
Ecco qualche link. Il sito "ufficiale", Digital Radio Plus, rivolto in particolare agli ascoltatori. Il sito del Department of Broadband, Communications and the Digital Economy del governo. Il sito della Australian Communications and Media Authority, il regolatore. La pagina dell'ente pubblico ABC.
L'altro giorno il Senato australiano ha anche approvato il disegno di legge che serve a tutelare le stazioni radio commerciali dalla regola che imponeva loro di partire con le trasmissioni digitali, pena il rischio di perdita della licenza. Per spiegarsi meglio, intendo dire la licenza che li autorizza a trasmettere in DAB, le norme sull'attivazione del digitale non li obbligano a spegnere contestualmente l'analogico. I regolatori europei farebbero bene a studiare la questione del lancio della radio digitale in Australia perché al di là di ogni polemica sulle opportunità di avventurarsi in una trasformazione resa a mio parere assai critica da due fattori di fondo: la relativa inconsistenza delle motivazioni (la radio digitale è un'idea "ingegneristicamente" bella, ma la radio analogica funziona e non è detto che i suoi guai attuali derivino da difficoltà tecniche); e il mercato dei ricevitori è al momento drammaticamente incapace di soddisfare una reale richiesta di massa (problema da uovo e gallina che forse un deployment ragionato può aiutare a risolvere).
Ecco qualche link. Il sito "ufficiale", Digital Radio Plus, rivolto in particolare agli ascoltatori. Il sito del Department of Broadband, Communications and the Digital Economy del governo. Il sito della Australian Communications and Media Authority, il regolatore. La pagina dell'ente pubblico ABC.
Senate approves draft digital radio laws
16th October 2008,
The Senate has approved draft laws giving commercial broadcasters extra time to prepare for digital broadcasting.
Broadcasters had been given until January 1 next year to make the switchover to digital radio or risk losing their licence.
The new deadline of May 1 2009 said would protect radio stations from losing their licence, Special Minister of State John Faulkner said. “Due to a range of reasons, including delays to the roll-out of transmission equipment, broadcasters are unable to comply with this deadline,” he told parliament. “This will ensure broadcasters are not in breach of current provisions of late commencement including the cancellation of their right to broadcast in digital.”
The legislation also groups Hobart with regional markets, such as Newcastle and Wollongong, who will not be subject to the deadline.
Community broadcasters will be allowed to own transmission infrastructure used to their broadcast services. The Broadcasting Legislation Amendment (Digital Radio) Bill 2008 now goes to the House of Representatives for approval.
2 commenti:
l'Australia ha un territorio enorme (anche se non tutto abitato, penso); se si parla di digitale vedrei "bene" il DRM lì, invece attualmente c'è un embargo sull'uso del DRM, mah... http://www.acma.gov.au/WEB/STANDARD/pc=PC_100801
Dalle ultime cose che ho sentito a Cagliari e che si leggono recentemente, sei uno dei pochi a "veder bene" il DRM, Fabrizio. Ormai l'assordante silenzio da parte dell'industria del silicio viene considerata un pessimo sintomo per le prospettive di questo sistema.
Ma al di là di questo, l'embargo cui ti riferisci è semplicemente una misura attraverso cui l'ACMA vuole impedire una sperimentazione non coordinata di un sistema controverso, utilizzato su frequenze internazionali che potrebbero essere disturbate da eventuali trasmissioni interne. ACMA lo dice chiaramente: "ACMA believes that a greater public benefit should be realised if its introduction is planned rather than introduced prematurely while international developments are still occurring. ACMA’s use of embargoes and planning is intended to avoid the premature introduction of unplanned services that may compromise the benefits to the public that would otherwise result from the delivery of comprehensively planned Digital Radio Mondiale bands". Come dire, non muovetevi sul DRM prima di una accurata pianificazione. Questo del resto è quanto dice il Dipartimento governativo interessato:
"One technology that will be considered in this review is Digital Radio Mondiale (DRM). At this time DRM is not a widely deployed technology and only a limited range of consumer receivers are currently manufactured. A number of technical trials of DRM have been conducted and are ongoing with the approval of the Australian Communications and Media Authority."
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