26 febbraio 2008

Dalla Cina, il DSP da tasca (a 35 dollari)


Una radiolina DSP da pochi dollari? Apparsa sulla lista di discussione SDR_Italia la nuova KChibo "DSP-Rado" D91L (nella foto di china-radio.net) sta già riverberando, grazie ad Andrea Borgnino (che ha già pubblicato un primo report), su altre mailing radiantistiche. L'apparecchietto sintonizza le onde medie e l'FM (tra 65 e 108 MHz) e secondo la brochure disponibile online utilizzerebbe un avanzato chip DSP per la demodulazione. Il testo cinese riporta la sigla SDR, ma guardando bene il piccolo schema a blocchi mi sembra che abbiamo piuttosto a che fare con una radio che campiona la media frequenza ed effettua via DSP il filtraggio e la demodulazione, un po' come ricevitori assai più quotati come il JRC 545. E il bello è che il D91L è già in vendita su uno store cinese di eBay, DPmega, dove il prezzo è di soli 35 dollari più 12 di spedizione.
Sarebbe una novità davvero rivoluzionaria perché confermerebbe il sostanziale abbassamento della soglia di accesso a tecnologie radio professionali in una fascia di mercato di massa. Niente che la telefonia cellulare non ci abbia già insegnato, ma se questi chipset riescono ad arrivare a questi livelli di rapporto prezzo/prestazione, forse le prospettive per i sistemi di radio digitale sono da rivedere completamente. No, non abbiamo ancora la radio DRM da 50 dollari di cui parlavo prima, ma questa potrebbe essere la strada giusta. L'unica riserva sul D91L potrebbe essere il limite di una singola media frequenza digitalizzata. Immaginando che il chip possa lavorare sui 10.7 MHz della IF per l'FM, senza downconversion ulteriore, è verosimile che non faccia molto per risolvere il problema delle immagini. Difficile anche capire quali siano i potenziali consumi di questo chip. Però è un vero piccolo colpo a sorpresa.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Andando in cerca sembra che sul mercato cinese ci siano anche altri ricevitori con tecnologia DSP, piu' o meno compatti e comunque per il grande pubblico:

http://www.5bcl.com/Article/Class14/200801/1986.html

Anonimo ha detto...

cos'e' che dice Andrea in questa pagina ? (non riesco a tradurla)

Non si capisce bene che chip DSP utilizzano. Sul Tecsun CR-1100 dice
che utilizza un chip Silicon Labs ma sul loro sito non ho visto chip DSP.

Andrea Lawendel ha detto...

Ah ma allora si spiega tutto! Sono gli ibridi Silicon Labs di cui ho parlato, modestamente, anch'io. Se guardi il data sheet del Si4734 trovi uno schema di questo interessante ibrido analogico digitale che implementa per davvero una radio SDR low-IF. Davvero interessante, ma un po' "chiuso" come sistema, nel senso che il costruttore forse non ci può far niente. Bisogna capire se in qualche modo il software che implementa la parte DSP è aggiornabile dall'esterno.

Anonimo ha detto...

qui http://translate.google.com/translate?u=http%3A%2F%2Fwww.0575bbs.com%2Fdispbbs.asp%3Fboardid%3D11%26id%3D422685%26star%3D1%26page%3D1&langpair=zh%7Cen&hl=it&ie=UTF8
si legge che "the DSP Kailong machines use Si4731 / 0 chip" se interpreto bene sembra riferirsi a questo ricevitore.
La brochure del D91L pero' mi sembra un pelino diversa, qui sembra che il chip DSP svolga anche funzione di AGC, mentre nel Si4731 non mi pare sia cosi'.

Anonimo ha detto...

pare che questo tipo di ricevitori sia piuttosto comune in Cina, forse siamo noi che siamo rimasti un po' indietro :-)

http://www.drmrx.org/forum/showthread.php?t=1912

Andrea Lawendel ha detto...

In realtà i chip Silicon Labs sono molto recenti, bisogna anche dar
tempo ai cinesi di incrementare livelli di adozione e volumi... Non
trascuriamo però il mercato dei cellulari, che integrano sempre più
spesso e volentieri almeno uno stadio di ricezione FM (le onde medie non vengono prese in considerazione anche per questioni di antenna, immagino). Come costruttori di ricevitori certo che
siamo rimasti indietro, da almeno quarant'anni. Come osservatori del mercato cinese siamo molto più bravi: attraverso eBay e altri siti Internet le novità vengono intercettate quasi subito o molto tempestivamente. Per quanto interessanti siano gli integrati
della famiglia Si473x, le funzioni di demodulazione riguardano, almeno
per il momento, solo i segnali analogici. Ma sono convinto che in un prossimo futuro verranno indirizzate anche le modulazioni numeriche e potremmo vederne delle belle.

Anonimo ha detto...

su quest'ultima cosa che hai detto non mi e' pero' molto chiaro
il discorso che fanno quelli come Radioscape o Etherwaves che
realizzano moduli basati su DSP general purpose invece che su ASIC.
Che futuro possono avere apparecchi basati su questi moduli se
costano cosi' tanto, consumano cosi' tanto e sono cosi' grossi rispetto
a quelli che si otterranno con ASICs ?

Andrea Lawendel ha detto...

Costi e difficoltà. Utilizzare DSP general purpose consente a realtà molto piccole di aggirare l'ostacolo degli ASIC o degli ASSP, il costo di overhead, e concentrarsi sull'aspetto del software. Perché piuttosto non far entrare in campo il discorso della logica completamente programmabile o FPGA? Qui probabilmente entra in gioco il punto debole della logica programmabile, che è conveniente solo su scale produttive limitate e richiede uno know-how notevole. Penso che con il tempo le piattaforme general purpose saranno sempre più performanti per questo tipo di applicazioni, anche se in termini di ottimizzazione l'approccio specializzato può essere conveniente.

Anonimo ha detto...

forse questa flessibilita' e' anche indispensabile nell'attuale
situazione di mercato. Un collega cinese faceva questo ragionamento
riferendosi ad un produttore cinese che intende utilizzare DSP:
"market has not been fully established,to reduce investment risk for
an unknown market prospect, they deploy this strategy to sound out
market reaction and feedback. When everything is in place and software
and algorithm matured, they can design a ASIC in 6 to 8 months".
Forse per vedere degli apparecchi tascabili dovremo aspettare ancora
per bel po' di tempo :-/