07 marzo 2009

Fresh Hot Radio, alla fonte della musica "Web-nativa"

Non so quanto il buon Francesco Delucia avesse approfondito la questione prima di spedirmi il link a un nuovo sito Web musicale segnalato l'altro giorno su ReadWriteWeb. Mi sembra però di capire che c'è parecchia carne al fuoco in Fresh Hot Radio, il sito appena lanciato da Lucas Gonze. FHT è un player musicale online la cui filosofia si basa, per ammissione stessa del suo creatore, sul tradizionale modello della radio terrestre. In pratica lo "accendi" e non devi far altro che ascoltare. Un po' come Pandora ma senza alcun processo di scelta da parte di chi ascolta: Zero option experience, come scrive l'autore. Stiamo entrando nel complicato terreno della musica in rete, un terreno di cui diventa sempre più difficile tracciare una mappa perché i contorni cambiamo e franano ogni secondo e dove diventa sempre più urgente l'affermarsi di modalità, strumenti software e interfacce capaci di mettere in contatto i musicisti con il loro pubblico potenziale.
Innanzitutto, chi è Lucas Gonze? Programmatore dello Yahoo Player, inventore dello standard per la condivisione delle playlist online XSPF (Shareable Playlist Format o "spiff") e autore tra le altre cose di un bookmarklet chiamato PlayTwitter (vedremo dopo di che si tratta), Gonze si definisce un musicista e un "filosofo" della musica "nativa" del Web, quella che sui CD non ci finisce neppure, quella segnalata sui siti delle band emergenti. La musica dei contenuti free, open, creative commons, quella che non si capisce bene come possa essere finanziata ma che c'è è basta, perché ormai ci aspettiamo di trovarla su Pandora, Last.fm, sulle community a modello misto (pubblicità e microprezzo) tipo la nuovissima Lala.com. Fresh Hot Radio somiglia a una radio perché la selezione dei brani, della playlist, avviene manualmente, come se un deejay lavorasse per noi. Gonze setaccia i siti Web dei musicisti, raccoglie le segnalazioni. Un po' come fanno Twisten.fm (di cui ho appena parlato) o altri servizi riferibili a Twitter, che ho scoperto solo approfondendo i retroscena dell'attività di Lucas Gonze.
Prendiamo per esempio playTweets, il "canale" di Twitter allestito dal programmatore e musicista Ty White. Oppure Song.ly, una estensione di Firefox che serve per trasmettere direttamente sul vostro feed di Twitter il link a un file MP3. Oppure ancora Tweettj.com, Twiturm, 8Tracks... Una lista non esaustiva di questi ibridi twitter-musicali si trova in questo post del blog Dork Muffin Con il suo playTwitter Gonze ha costruito un piccolo tool in Javascript per facilitare l'ascolto della musica condivisa su Twitter attraverso playTweets e Song.ly, includendo anche il riconoscimento degli indirizzi Web accorciati con Tra.kz, un servizio di URL shortening orientato ai file musicali. Premendo sulla dicitura playTweeter integrata nella vostra barra dei bookmark, la pagina di Twitter si anima con l'aggiunta di un pulsante play accanto a ciascuna URL che fa riferimento a un file MP3 o a un nome accorciato da Song.ly o Tra.kz. Ogni singolo link viene riprodotto immediatamente, attraverso il player di Yahoo, senza dover lasciare Twitter o effettuare il download.
Con Fresh Hot Radio Gonze estende ulteriormente il suo concetto di semplificazione. L'ascoltatore non deve fare nessuno sforzo, i brani musicali arrivano direttamente, in sequenza casuale, sulla homepage. L'unica fatica è l'eventuale click sull'icona che permette di scaricare il brano sul disco. Ecco come lo stesso Gonze spiega il funzionamento della sua idea in un post sul blog di Creative Commons.org (che di suo ha realizzato la community di musica gratuita ccMixter):


Hey CC guys, this is a note to announce that my new app is live.

The app:
http://freshhotradio.com

The FAQ:
http://freshhotradio.com/help

What’s special about this is that it’s a mainstream-friendly experience oriented towards casual listeners, but the content is from web-based sources like bulletin boards for musicians to get technical advice on their mixes.
It is deliberate that this is a zero-option experience, unlike Pandora. The experience is modeled after terrestrial radio. You go there and the music just starts, which makes it easier to use and less of a distraction.
Notice that this project has a lot in common with Webjay: it’s about new music, not hits. The content is legal. The curation has a strong identity and voice. The hosting is all deep links. There is an incentive to click through to the song host on whatever web site it came from, and from there to explore the fringes of the music web. You can always download the song. The song is always MP3. The experience is about the browser.
And at the same time, the form is completely different. This is not a social site, and it’s not about listener curation. It is brutally simple — one player page, one playlist, and a static page of documentation.
One way to think of this is Techmeme for music. It’s a single point of entry for the sprawl of web-based music. Another way to think of it is as a netlabel, along similar lines as RCRD LBL. Or maybe it’s a blog crossed with a webcast. Dunno.
It’s important that a lot — but not all — of this music is Creative Commons. What I’m doing to advance the cause is to create an application model that can bring totally unknown CC music to mainstream listeners without having the listeners feel like they’re eating nasty vegetables just for the sake of some abstract good. *But* I’m not slicing the whole problem from the licensing angle but rather than from angle of the originating culture. CC is important because of the ways that it leads to thriving creator communities. And as you’d expect there’s music from Mixter in the new site.

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