Aldo Moroni ha assemblato un ricetrasmettitore SDR SoftRock per condurre una sperimentazione a bassissima potenza basata sul software WSPR (Weak Signal Propagation Reporter o "whisper") per la trasmissione in modalità digitale a banda stretta. Questa modalità, teorizzata e implementata dal radioamatore premio Nobel Joe Taylor, K1JT, consente di stabilire collegamenti radio completamente automatizzati a lunghissime distanze, anche con potenze di poche centinaia di milliWatt. Da bravo astrofisico, Taylor sa che cosa vuol dire ricevere segnali molto bassi e questo sistema, associato al suo software, ha reso possibile la creazione di una rete di microtrasmittenti automatiche costantemente monitorate sul sito WSPRnet.org, dove in tempo reale vengono tracciate le mappe dei "sussurri" scambiati sulle frequenze radioamatoriali. La rete serve per tracciare le condizioni propagative, oltre che per verificare i limiti estremi di potenza sufficienti per stabilire un contatto significativo. Con il protocollo WSPR vengono scambiati dati molto essenziali, è vero, ma è pur sempre significativo un sistema di comunicazione ionosferico in alta frequenza compatibile con dispositivi così limitati.
Per entrare nella rete di WSPR Aldo ha assemblato il kit RXTX versione 6.2 della fortunata serie di dispositivi low cost SDR. Esiste anche una versione 6.3, una prima "infornata" della quale è già andata esaurita. Per informarsi su tutti i kit SoftRock al momento disponibili si può consultare questa dettagliata pagina realizzata da un radioamatore americano, Richard Robson WB5RVZ.
Per entrare nella rete di WSPR Aldo ha assemblato il kit RXTX versione 6.2 della fortunata serie di dispositivi low cost SDR. Esiste anche una versione 6.3, una prima "infornata" della quale è già andata esaurita. Per informarsi su tutti i kit SoftRock al momento disponibili si può consultare questa dettagliata pagina realizzata da un radioamatore americano, Richard Robson WB5RVZ.
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