Last.fm, la stazione musicale (controllata da CBS) che diffonde canzoni via Web attraverso un paradigmatico sistema "sociale" di raccomandazione dei brani, sarà a pagamento. Annunciato mesi fa e implementato solo adesso, il servizio for pay di Last.fm non riguarderà gli utenti americani, inglesi e tedeschi. Tutti gli altri, a partire dal prossimo 30 marzo, dovranno sborsare 3 euro al mese. Non dimentichiamo che tutto avviene nel contesto dell'approvazione di regole importanti, come quella che punta ad abolire l'esenzione fiscale che finora consentiva alle stazioni radio AM/FM, di trasmettere musica senza dover versare copyright.
Ecco la notizia data da Paidcontent.org:
Ecco la notizia data da Paidcontent.org:
Last.fm Puts Pay Wall Around Streams In Some Markets
By Robert Andrews - Tue 24 Mar 2009 11:05 AM PST
Fifteen months after it first announced the feature, Last.fm is finally introducing a premium subscription model worth its name, as it tries to generate enough money to both pay royalties and satisfy its owner CBS.
The music site made a song and dance back in January 2008, when it announced users would get to stream more than three full tracks in a row under an upcoming subscription model. But the model never materialized. Today, co-founder Richard Jones confirmed Last.fm will, beginning March 30, charge €3 ($4) a month for the existing “Last.fm Radio” - a catch-all term that refers to personalized, back-to-back full-track streams. The fees will apply everywhere except the UK, U.S. and Germany—Last.fm is effectively raising the pay wall everywhere it doesn’t have a significant user base.
Last.fm gave no explanation for the change, but as UK royalty collector PRS For Music told us yesterday, with online advertising slowing, it’s high time online music services started making some money if these companies are to pay for the songs their users play. When Warner Music Group chose not to renew its deal with Last.fm in June, it was reported to be partly through disappointment at the no-show of the subscription model, through which Last.fm would also make payments to labels.
With CBS having recently cut a fifth of Last.fm staff in a group-wide cull, and the full synergies of its $280 million May 2007 acquisition yet to be fully realised (Last.fm replaced CNET Download Music but features like TV scrobbling remain absent), it’s likely also time Last.fm starting bringing CBS a return. Last.fm has operated a rudimentary $3-a-month subscription virtually since its inception but, with barely more worth paying for than “an attractive black icon”, it was considered little more than donationware prior to the acquisition. Even at €3 a month, Last.fm will still be considerably cheaper than increasingly popular streaming service Spotify, and with a whole additional social recommendation layer.
5 commenti:
grazie per l'informazione, account cancellato al volo.
La transizione da for free a for profit non è mai simpatica in effetti. Last.fm avrà sicuramente messo in conto una certa percentuale di "distacchi". Certo il discorso è complesso e riguarda la sostenibilità da un lato e l'equità dall'altro. In questo momento di contrazione degli introiti pubblicitari, il famoso modello dell'advertisement, già non del tutto convincente, diventa ancora più precario. Tutto a questo punto dipende da come Last.fm viene percepito. Un servizio piacevole ma che non giustifica l'esborso di un abbonamento? O qualcosa per cui siamo disposti a corrispondere un prezzo accettabile? E 3 euro al mese sono accettabili? Alla fine c'è davvero da chiedersi se le tecnologie hanno davvero cambiato qualcosa, nel mondo delle merci.
quello che mi chiedo...ma se uno avesse dimenticato i dati ( a volte ci iscriviamo su servizi gratuiti e poi ne dimentichiamo anche l'email..
verrebbero a essere chiesti i denari per l'abbonamento anche se l'account e' inutilizzato?
Per fortuna ho cancellato l'account perche' inutilizzato.Ovvio che a chi interessa la cosa e' diversa....
MAh..grazie Andrea!
Direi di stare tranquilli. L'iscrizione risale a un periodo in cui Last.fm era gratuita, l'abbonamento presuppone un atto volontario di conferma, tra l'altro con scelta del mezzo di pagamento. Sarebbe come se un quotidiano online presentasse il conto delle consultazioni passate ai suoi lettori registrati una volta che avesse decidere di diventare a pagamento.
Immaginavo una cosa del genere ..di solito ci deve essere un atto volontario come dici tu,e in caso non ci fosse nessun atto,ti informano che verrai cancellato.
L'unica volta che mi e' successa una cosa invece del tipo se clicchi paghi e' stato con network solutions
PEr svago avevo inserito come ricerca un dominio per vedere se era disponibile ( anni fa) mi aveva detto che era disponibile e che era stato PRENOTATO.Non avendo visto ne pagina di carta di credito ne conferma di qualsiasi genere,provo a scrivere all'email di supporto.Nulla da fare avrei ricevuto una fattura e dovevo pagare 50 dollari.Informatomi del fatto del diritto di recesso,ho avvisato via lettera raccomandata la legge e che mi opponevo al pagamento,in quanto ci avevo ripensato.Mandano due lettere con tono tranquillo ma deciso.Devi pagare.Io invio un altra lettera alla sede centraledella ditta.Dopo 20 giorni mi arriva una lettera che se non pagavo il sito non sarebbe piu' stato "parcheggiato per me e avrei perso la "prenotazione"Ovvio che non ho fatto piu' nulla e tutto e' finito li..Mi ricordo che la stessa NEtwork solutions era in causa per xxxxxxxx ( non vorrei ricevere la mail di qualche avvocato.. ; - ) avevo contattato gli avvocati ( di uno studio usa)dell'altra parte,informandoli di tutto quello che era successo..e mi avevano risposto che ne erano gia' a conoscenza di queste cosette..e se del caso mi avrebbero ricontattato e mi ringraziavano.Insomma una odissea..solo per aver fatto un clik di troppo...
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