Se escludiamo Internet, un medium relativamente nuovo, la radiofonia più ancora che la televisione è lo strumento più formidabile per chi voglia avere coscienza della diversità linguistica che ci caratterizza come esseri umani. Leggevo ieri sul sito di Radio Free Europe/Radio Liberty le cronache dalla Kabardino-Balkaria, repubblica del Nord Caucaso, situata tra l'Ossetia del nord e la repubblica Karachay-Circassa. Anche in quest'area si riscontra un forte grado di ostilità legato all'insorgenza di matrice islamica e dopo gli scontri che nel 2005 hanno dato luogo ad arresti sfociati in un processo ancora in corso, ci sono stati nuovi attacchi da parte dei leader della "jamaat" (assemblea) che hanno raccolto il testimone dei capi arrestati o uccisi nel frattempo.
In questo territorio montagnoso (qui c'è l'Elbrus, il monte più alto d'Europa secondo la maggior parte dei geografi), dove gli abitanti non arrivano al milione di persone, si parlano oltre al russo due lingue minoritarie, il kabardiano e il balkar. Il secondo è una lingua del ceppo turchico. Il primo invece, chiamato anche est-circassico, viene classificato tra le lingue ergativo-accusative, a differenza della nostra che è nominativo-accusativo. Ogni giorno si impara una cosa nuova, nell'infinito labirinto linguistico. Una lingua ergativa tratta in modo diverso il soggetto o meglio l'agente di un verbo transitivo, e il soggetto di un verbo intransitivo. Per l'italiano, anzi il latino, in io leggo un libro e io torno a casa l'io è lo stesso, un nominativo. Agente e soggetto sono uniformati dal caso nominativo e il complemento oggetto del transitivo è un caso "accusativo". Nel kabardiano a essere accumunati sono il soggetto di un verbo intransitivo e il complemento oggetto di un transitivo che ricevono un caso detto "assolutivo", mentre l'agente di un verbo transitivo cade in un caso ergativo.
Al di là di questi tecnicismi da glottologi della domenica, per me è interessante capire come vengono trattate dal punto di vista radiofonico le lingue, circa 150, parlate nella federazione russa. L'ente radiotelevisivo locale della Repubblica kabardino-balkaria ha a questo proposito un sito esemplare, con un archivio aggiornatissimo dove poter ascoltare i notiziari e i commenti in russo e nelle due lingue citate. Cliccate per esempio qui per accedere al radiogiornale in tre lingue diverse. E' piuttosto facile individuare anche i clip televisivi e viene persino fornito un notiziario settimanale con voice over in inglese.
Ho cercato sul Web qualche risorsa che mi permettesse di accedere ad analoghi stream per altre lingue della Federazione. Insieme a un bel saggio scritto da Iryna Ulasiuk dello European University Institute di Firenze piuttosto critico sull'effettivo rispetto delle minoranze linguistiche nelle sedi locali di VGTRK, l'ente pubblico radiotelevisivo russo (l'ente avrebbe una politica molto accentratrice e russofila), sul sito del Consiglio d'Europa, nella sezione dedicata al monitoraggio delle minoranze, si trova un report molto aggiornato compilato dalle autorità fedarali russe con parecchi dati sulle associazioni culturali e linguistiche minoritarie e le ore di trasmissione dedicate nel 2009 alle varie lingue rappresentate in Russia. Davvero istruttivo. Su circa 9.500 canali radiotelevisivi in Russia secondo il report trasmettono poco meno di 6300 canali o stazioni radiofoniche. 400 canali televisivi e oltre 300 radiofonici sono in lingue non russe. Una tabella allegata al report elenca le attività esercitate dalle GTRK locali.
Anche il governo italiano ha sottoposto al Consiglio un report analogo, dove vengono indicati anche alcuni programmi radiofonici minoritari. Trovate molti altri documenti in questa sezione del sito Coe.int. Altre risorse sul multilinguismo delle trasmissioni radiotelevisive si trovano sul sito dell'OSCE alla sezione dedicata all'Alto Commissariato per le Minoranze Nazionali.
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