Questa è la homepage della nuova campagna promozionale dell'hobby radioamatoriale, voluta dalla ARRL americana. La campagna 2008 ha un claim vagamente obamesco: We Do That, riferito alle prodezze high-tech di una attività hobbystica che prevede, tra le altre cose, la messa in orbita di satelliti e lo studio di sofisticate codifiche di trasmissione digitale. Negli anni precedenti erano stati sottolineati altri aspetti, la socialità, le comunicazioni di emergenza. Cliccando sui pulsanti di approfondimento si accede a un blog popolato di schede su vari argomenti tecnici, un compendio delle ultime novità sperimentate dai radioamatori di tutto il mondo. Mi chiedo quanto possa essere efficace un'operazione di marketing di questo tipo. Probabilmente dipende molto da chi riceve il messaggio. Non credo di peccare di eccessiva xenofilia dichiarando qui che per come vedo i miei concittadini in questo momento, temo che ci siano ben pochi italiani capaci di interessarsi ad argomenti come questi, ma ammetto di essere sempre stato un grande pessimista, al proposito.
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