21 settembre 2010

Preziosi, una radio europea a 12 stelle. Come Euranet?

Oggi al Prix Italia di Torino Antonio Preziosi, il direttore dei giornali radio, di Radio Uno e di Gr Parlamento, ha proposto di dar vita a una radio europea «a dodici stelle», che «sappia rilanciare il ruolo dell’informazione europea». Per questo ha detto di voler convocare a Roma una conferenza aperta a tutte le radio europee interessate.

PRIX ITALIA:PREZIOSI, TESTATA RADIOFONICA EUROPEA WEB A 12 STELLE

(AGI) - Torino, 21 set. - Un’unica testata radiofonica europea che coinvolga tutte le radio del servizio pubblico. Una testata a 12 stelle, quelle della bandiera europea. E realizzare a Roma una grande conferenza continentale per coinvolgere tutte le radio interessate a questo progetto innovativo. E’ la proposta che dal Prix Italia di Torino lancia Antonio Preziosi, direttore del Giornale Radio Rai, di Radio Uno e di Gr Parlamento. Preziosi si dice convinto della possibilita’ “di dar vita ad un grande progetto giornalistico europeo che veda coinvolte le radio del servizio pubblico
attraverso le nuove tecnologie crossmediali. Una testata a dodici stelle che sappia rilanciare il ruolo dell’informazione europea, e del servizio pubblico in particolare”. La proposta e’ arrivata da Preziosi in chiusura dei lavori del convegno dal tema “Identita’ e diversita’ dell’Europa”, organizzato dalla Rappresentanza della Commissione Europea in Italia con Infocivica e Gruppo di Torino nell’ambito appunto della 62esima edizione del Prix Italia.

Sarebbe proprio un bel progetto e non dubito che la Rai potrebbe mettere a disposizione fior di professionisti. Ma è possibile che tra Preziosi e il suo staff nessuno si sia accorto di Euranet, il consorzio di radio europee creato nel 2008 per iniziativa di due broadcaster pubblici come Deutsche Welle e Radio France Internationale? Sarà perché il rappresentante italiano del consorzio (un rappresentante un po' tardivo, per una iniziativa nata più di due anni fa senza parlare italiano) è Radio 24 e non Radio Rai? O magari perché da quando ha spento le onde corte la Rai non vuole avere niente a che fare con Deutsche Welle e Radio France Internationale? O forse perché Euranet trasmette le sue interessanti corrispondenze solo via Internet? Dev'essere sicuramente per quest'ultimo motivo: la radio europea secondo Preziosi, mi pare di capire, dovrebbe trasmettere su "vere" frequenze. Vista l'abbondante disponibilità di frequenze libere in Italia mi sa che dovrà necessariamente trasmettere sul DAB: ma questa sarebbe un'idea troppo sensata perché sia realizzata davvero.
Non pensiate che il mio sia solo sarcasmo, un canale radiofonico europeo multilingue sarebbe un'ottima idea e il progetto Preziosi andrebbe incoraggiato. Noto però - lasciatemelo dire - un certo décalage tra le ottime intenzioni del Direttore e una progettualità che, per Radio Rai, sembra campare piuttosto asfittica su tre misere reti via etere in Italia (lasciatemi escludere GRP e le due filodiffusioni presenti nelle città maggiori). La nostra radiofonia pubblica in Italia sta compiendo molti sforzi, con risultati che oscillano tra il rimarchevole (spesso) e lo sconcertante (in alcune evidenti cadute di stile).
Infine di questi tempi l'informazione della Rai la scuola deve farla o andarci?

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