C'è un supplemento di indagine allo studio che i due ricercatori del National Solar Observatory Matthew Penn e William Livingston avevano pubblicato lo scorso anno a proposito del progressivo calo di intensità del campo magnetico associato alle macchie solari. Le macchie sul sole, sostengono i due scienziati, stanno attraversando una fase di calo quantitativo e qualitativo. Le conclusioni della nuova ricerca pubblicata in occasione dell'ultimo simposio IAU, segnalato su Science parlano di un futuro "immacolato" per il nostro sole. L'attuale ciclo 24 potrebbe avere un numero complessivo di macchie pari alla metà del valore registrato nel ciclo appena trascorso. Il ciclo 25, tra una decina d'anni, potrebbe essere "spotless". In pratica un nuovo minimo di Maunder che potrebbe verificarsi tra il 2015 e il 2020.
Queste osservazioni sono molto specifiche e non dicono quali potrebbero gli effetti complessivi su fenomeni come i brillamenti e eiezioni di massa coronale, che hanno un impatto diretto sulla ionosfera e sul campo magnetico della terra. Certo è che l'ultima parte del ciclo 23 è stata caratterizzata da un minimo prolungato e un lungo periodo a macchie zero.
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