13 settembre 2010

Leggere l'Ulysses è come mettersi in ascolto dell'etere

Ancora Tom McCarthy, in conversazione con Kirsty Lang di Front Row, su BBC Radio 4. A proposito della fascinazione dell'autore per gli albori della radio, vero leit motiv del nuovo romanzo "C". All'inizio della storia il protagonista, Serge, è infatti radiotelegrafista a bordo degli aerei nella Prima guerra mondiale. McCarthy spiegando la sua estetica di scrittore (e lettore), afferma che è inutile mettersi a leggere un libro come Ulysses di Joyce sperando di "ricevere un messaggio". Il lettore di Ulysses o dell'immenso Wasteland di Eliot è come l'ascoltatore casuale di un etere affollato di voci, tra cui si deve cercare di stabilire intrecci: sono questi intrecci, gli infiniti rimandi dei "network" costruiti più o meno consciamente dagli autori a rendere "semplice" capolavori tanto complessi.

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