«Tra i generi che hanno segnato la storia della radiofonia, il documentario sonoro è senz'altro tra i più illustri - scrivono gli organizzatori di un seminario sul documentario sonoro che si terra a Torino nell'ambito del Prix Italia il 20 settembre prossimo.»
L'audiodocumentario, genere rappresentato in Italia dall'associazione Audiodoc, animatrice del workshop, è un nobile incrocio tra reportage giornalistico e narrazione descrittiva e finora ha prosperato nei precisi confini della radio. Ora che questo medium non è più così isolato, ora che la convivenza con il Web consente di accompagnare la pura voce con suggestioni di tipo testuale, grafico, fotografico, filmico, quali prospettive si aprono per quelle figure di reporter, saggisti, narratori che non ricorrono al commento come a un semplice corollario di una serie di riprese video ("una immagine vale più di mille parole", ma chi l'ha detto?) ma che affidano al solo commento, ai suoni della ripresa audio, alla traccia musicale, la maieutica funzione di suscitare, in chi ascolta, le immagini "mancanti"?
«Nell'era delle radio di flusso - aggiunge Audiodoc, dove i palinsesti hanno iniziato ad esser costruiti per assecondare una identità di rete e – contemporaneamente - a erodere sempre di più i costi produzione, i documentari radiofonici hanno via via trovato spazi e risorse sempre più rarefatti, nonostante rimanesse vivo l'interesse almeno in una parte degli addetti ai lavori e degli ascoltatori. E’ questa una delle riflessioni che ha spinto alcuni autori e autrici di audio documentari a fondare nel 2006 Audiodoc, la prima associazione italiana che ha lo scopo di promuovere la produzione e la fruizione dei documentari sonori in Italia.
In questi anni, il dibattito tra soci e colleghi si è sviluppato intorno alla domanda “È possibile tracciare dei percorsi di vita per gli audio documentari anche al di fuori della diffusione radiofonica?”. Una domanda che ci ha portato alla ricerca di nuove forme di committenza, di
comunicazione e di dialogo con i possibili ascoltatori.»
Per discutere di questo e presentare i propri lavori si riuniranno alle 16:00 del 20 settembre, presso la sede Rai di Torino di via Verdi 31 i seguenti relatori:
Jonathan Zenti, audio documentarista, socio di Audiodoc e responsabile editoriale di Suoni Quotidiani, presenterà “Gelato con tre bale”, un audio documentario eseguito dal vivo: una commistione tra il mondo della radio e dello spettacolo, in cui viene descritta la preparazione ad un lutto di una famiglia del Nord-Est Italiano;
Anna Maria Giordano, co-fondatrice di Audiodoc, giornalista, redattrice e conduttrice di Radio3Mondo (RadioRai), farà ascoltare “Sont Ils Aux Courant? Homme et Excision”, un audio documentario nato dalla collaborazione con AIDOS (Associazione Italiana donne per lo sviluppo) e che è stato il frutto di un progetto di intervento sociale indirizzato all'utilizzo della
radio nella lotta all'abbandono delle Mutilazioni Genitali femminili in Burkina Faso.
Andrea Giuseppini, audio documentarista e presidente di Audiodoc, presenterà “KM99: storie sul fiume Aniene” un docu-web che ripercorre il corso del fiume, attraverso la commistione di suono e fotografie.
Angelo Miotto, caporedattore di Peace Reporter e corrispondente per Radio Popolare Network, illustrerà il progetto “The Iron Curtain Diaries”, un docu-web sulla storia della Cortina di Ferro che vede l'interazione dei documenti sonori, delle illustrazioni di Davide Toffolo, delle ricerche di reporter come Matteo Scanni e delle foto di Samuele Pellecchia.
Il dibattito e la riflessione sui materiali presentati e sulle nuove prospettive per la diffusione degli audio documentari vedranno anche il contributo speciale del professor Alberto Gozzi, docente di Linguaggio Radiofonico presso l'Università di Torino.
Specie con le problematiche trattate dai protagonisti di questo importante evento del Prix Italia, una parola può valere mille immagini invisibili. Vi suggerisco una visita al sito di Audiodoc, dove potrete sostenere l'azione svolta da questa associazione acquistando in archivio i Cd con le produzioni degli iscritti.
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