05 febbraio 2009

I 200 anni di Mendelssohn alla radio tedesca

Non è uno di quei compositori che salverei sulla classica isola deserta, anche se segretamente vado matto per i Lieder ohne Worte.



Ma in occasione del duecentesimo dalla nascita, l'emittente regionale tedesca MDR dedica a Felix Mendelssohn Bartholdy un ciclo di iniziative molto interessanti, inclusa, per tutto il mese di febbraio, una sua biografia in forma di radiodramma. Il padre, Abraham Mendelssohn abiurò l'ebraismo quando Felix (Jakob) era ancora bambino e finì col far battezzare i figli. Ma questo non servì a evitare che più di cento anni dopo le sue musiche fossero bandite dai conservatori italiani (me lo raccontava sempre mia madre). Un analogo ciclo di trasmissioni è disponibile sul canale cutlurale della berlinese RBB. Leggo anche, sul sito di MDR Figaro, che stasera alle 18 viene diffusa una trasmissione sul 90esimo anniversario della Repubblica di Weimar.

4 commenti:

iKlee ha detto...

ancora un po' OT

sulla repubblica di weimar, periodo storico molto interessante, propongo un testo:
La Germania di Weimar. Utopia e tragedia
Autore Weitz Eric D.
Editore Einaudi
Costo 38,00

in edizione inglese (weimar germany:promise and tragedy) a vari prezzi (spesso sotto i 20 €), dipende dal fornitore.

flavio

Anonimo ha detto...

Su France Musique, nella trasmissione "Compositeurs",
Mendelsshon a 2000 ans
Un ciclo di cinque puntate, iniziato lunedì scorso.
Ogni puntata è disponibile al riascolto per circa una settimana

Andrea Lawendel ha detto...

Uno zero di troppo è scivolato dalla tastiera di mariu al suo (amorevole? Ignoro le sue sensazioni davanti alle note di Mendelssohn; chissà, potrebbe aver forse dovuto vincere una certa repulsione) rimando, rendendo il compositore tedesco addirittura bimillenario. Il che per certi versi, considerando il ruolo che Mendelssohn stesso ebbe nel rivelare ai suoi contemporanei le partiture bachiane, tra tutte la Matthäuspassion (uscita dalla città di Lipsia con un secolo di ritardo, per arrivare a Berlino proprio per l'iniziativa del "festeggiato"), ha un che di veritiero.
Manco a farlo apposta il ciclo di trasmissioni da lei citato, curato da Marc Dumont, si apre precisamente con una romanza senza parole. J'en reste... Ohne Worte, come commenta, puntuale, un ascoltatore di France Musique.
Avanza tuttavia un grazie per mariu e naturalmente a Flavio per il suo suggerimento bibliografico.

Anonimo ha detto...

2000 ...
ormai è fatta. Restando "senza parole"
capita di dare ... i numeri.
Grazie, Andrea, per l'indulgenza e lo stile :)