Sirius XM, secondo le principali fonti informative economiche americane, sarebbe vicina a un accordo con John Malone, presidente di Liberty Media. L'operatore di televisione satellitare immetterebbe centinaia di milioni di dollari nelle esangui casse di Sirius mettendola in grado di affrontare le prime scadenze dei creditori e in cambio otterrebbe una quota della azienda - quasi il 50% - e una cospicua presenza nel board (anche se l'attuale CEO Mel Karmazin manterrebbe l'agognato controllo). La stampa continua a manifestare qualche dubbio su quello che potrebbe accadere, perché non è detto che tra Sirius e Liberty possano esseci tutte queste strategie e il riutilizzo di infrastruttura e banda per altri scopi potrebbe determinare uno scontro con il regolatore FCC. Secondo il New York Times è anche possibile che Malone abbia semplicemente individuato un buon business in una azienda che ha problemi di capitale ma mantiene un assett di 20 milioni di abbonati che generano 2 miliardi di dollari all'anno. Inserita nel contesto di un gruppo più solido, Sirius potrebbe sanare il suo debito e affrontare una fase di positivo rilancio.
Ecco i link agli articoli del New York Times e di Bloomberg. E questo è invece il link all'articolo del Wall Street Journal che mi è arrivato, da Parigi, da Albino Pedroia, consulente e docente di teoria dei mezzi di comunicazione di massa (e fedele lettore di RP, grazie Albino).
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