Un post del canadese Tom Clifton nella lista di discussione del gruppo di sperimentatori di radiofari a bassissima potenza (i QRSS Knights) cerca di fare il punto sulle esigenze dei partecipanti in materia di frequenze da coprire e modalità di emissione. Tom è l'autore di una variante circuitale di un disegno originale di Lyle Koehler (K0LR) radioamatore americano famoso per i suoi schemi elettronici, che serve a implementare un radiofaro da un Watt di potenza destinato alla banda LF compresa tra i 160 e i 190 kHz, che negli Stati Uniti e in Canada viene assegnato a usi "license free" in base alla normativa della FCC. Tom sottolinea che con poche modifiche sarebbe possibile arrivare a coprire anche altre gamme di frequenza verso il basso e verso l'alto (i fari QRSS più numerosi sono per esempio quelli che operano nei 30 metri, intorno a 10.140 kHz, ma ci sono anche fari nella banda dei 160 metri).
Una parte fondamentale di questi circuiti di trasmissione, che in realtà sono semplici oscillatori, è il keyer, un componente programmabile che serve a modulare in qualche modo il segnale oscillante generato. La cosa più semplice da fare è applicare una rampa che modifica leggermente la frequenza di trasmissione intorno a una piccola finestra di variazione, ma naturalemente è possibile modulare in vero e proprio CW, interrompendo e riaccendendo la portante per creare simboli in codice Morse. Nel disegno di Tom viene utilizzato un PIC facilemente reperibile sul sito di kit radioamatoriali K1EL, il KID2. Questo keyer viene fornito preprogrammato con sei identificatori Morse o marcature e costa pochi dollari. Tom aggiunge che teoricamente è possibile inserire modulatori più complessi, per esempio un PICAXE programmabile in linguaggio Basic. L'obiettivo finale è ottenere un circuito di riferimento valido per diverse frequenze operative e facile da programmare con la marcatura preferita, in modo da consentire l'attivazione di un radiofaro basato su un dispositivo entrocontenuto, capace di fare completamente a meno di un pc.
Una parte fondamentale di questi circuiti di trasmissione, che in realtà sono semplici oscillatori, è il keyer, un componente programmabile che serve a modulare in qualche modo il segnale oscillante generato. La cosa più semplice da fare è applicare una rampa che modifica leggermente la frequenza di trasmissione intorno a una piccola finestra di variazione, ma naturalemente è possibile modulare in vero e proprio CW, interrompendo e riaccendendo la portante per creare simboli in codice Morse. Nel disegno di Tom viene utilizzato un PIC facilemente reperibile sul sito di kit radioamatoriali K1EL, il KID2. Questo keyer viene fornito preprogrammato con sei identificatori Morse o marcature e costa pochi dollari. Tom aggiunge che teoricamente è possibile inserire modulatori più complessi, per esempio un PICAXE programmabile in linguaggio Basic. L'obiettivo finale è ottenere un circuito di riferimento valido per diverse frequenze operative e facile da programmare con la marcatura preferita, in modo da consentire l'attivazione di un radiofaro basato su un dispositivo entrocontenuto, capace di fare completamente a meno di un pc.
Nessun commento:
Posta un commento