Perché una complessa macchina da scrivere capace di rimescolare le lettere di un messaggio in miliardi di combinazioni diverse e utilizzata per coordinare - dietro l'impenetrabile segreto dei messaggi cifrati così generati - le manovre dei sottomarini tedeschi nella Seconda Guerra mondiale, continua a esercitare, a quasi settant'anni di distanza, un enorme fascino in chi non capisce nulla di matematica? I segreti di Enigma, l'azzecatissimo nome di questa macchina, erano stati violati dai servizi di intelligence militare britannici con l'aiuto di una squadra di esperti che, magari senza sospettarlo, gettarono le fondamenta della moderna informatica. Ma solo a metà degli anni '70 l'incredibile storia è emersa dagli archivi. Nel giro di pochi anni su Enigma e la guerra di spie scatenata intorno ai suoi messaggi e al suo intricatissimo funzionamento, sono apparsi romanzi e film di successo. Un tema da oscuri specialisti di matematica, storia e diplomazia è diventato un mito popolare.
A questo mito, il Mythos Enigma, il giornalista zurighese (precisiamo, di Winterthur) Dominik Landwehr ha dedicato un libro apparso lo scorso maggio presso l'editore tedesco Transcript. E il prossimo 8 novembre, a Basilea, Dominik organizza una giornata di studio a Enigma, invitando a discutere di questo mito del novecento esperti di grande rilievo. La giornata inizia, a mezzogiorno, con una lunga introduzione sulle macchine cifranti, curata da un ex dipendente delle famosa azienda Krypto Ag. Oskar Stürzinger, un ingegnere ormai ultraottantenne, fu uno dei primi tecnici locali assunti da Boris Hagelin, lo svedese che nel 1954 aveva fondato la Krypto a Zugo, non lontano da Zurigo. Svizzeri e svedesi, guarda caso cittadini di nazioni che durante la guerra avevano si erano mantenute neutrali (non al punto da non farsi coinvolgere successivamente in scandali per presunti favori concessi ai nazisti e per i ruoli ambigui nelle tragiche storie di persecuzione delle famiglie israelite di tutta Europa). E che in piena guerra fredda potevano far valere tale equidistanza rivendendo ai servizi di tutto il mondo i loro sistemi elettromeccanici di cifratura. Anche qui non senza risvolti inquietanti, come accadde proprio con Crypto Ag e le macchine spedite in Iran con dentro delle speciali trappole che consentivano al controspionaggio americano di accedere più facilmente ai messaggi in chiaro.
Anche quella di Dominik è una figura interessante. Nella sua biografia leggo che da ragazzo costruiva apparecchi radio e che ha lavorato come redattore radiofonico. Sul sito elvetico Digital Brainstorming c'è anche un link a un suo programma trasmesso dalla SudWest Rundfunk sul mito di Enigma. Tra gli interventi successivi sono previsti i contributi di altri storici e docenti di scienze delle comunicazioni.
A questo mito, il Mythos Enigma, il giornalista zurighese (precisiamo, di Winterthur) Dominik Landwehr ha dedicato un libro apparso lo scorso maggio presso l'editore tedesco Transcript. E il prossimo 8 novembre, a Basilea, Dominik organizza una giornata di studio a Enigma, invitando a discutere di questo mito del novecento esperti di grande rilievo. La giornata inizia, a mezzogiorno, con una lunga introduzione sulle macchine cifranti, curata da un ex dipendente delle famosa azienda Krypto Ag. Oskar Stürzinger, un ingegnere ormai ultraottantenne, fu uno dei primi tecnici locali assunti da Boris Hagelin, lo svedese che nel 1954 aveva fondato la Krypto a Zugo, non lontano da Zurigo. Svizzeri e svedesi, guarda caso cittadini di nazioni che durante la guerra avevano si erano mantenute neutrali (non al punto da non farsi coinvolgere successivamente in scandali per presunti favori concessi ai nazisti e per i ruoli ambigui nelle tragiche storie di persecuzione delle famiglie israelite di tutta Europa). E che in piena guerra fredda potevano far valere tale equidistanza rivendendo ai servizi di tutto il mondo i loro sistemi elettromeccanici di cifratura. Anche qui non senza risvolti inquietanti, come accadde proprio con Crypto Ag e le macchine spedite in Iran con dentro delle speciali trappole che consentivano al controspionaggio americano di accedere più facilmente ai messaggi in chiaro.
Anche quella di Dominik è una figura interessante. Nella sua biografia leggo che da ragazzo costruiva apparecchi radio e che ha lavorato come redattore radiofonico. Sul sito elvetico Digital Brainstorming c'è anche un link a un suo programma trasmesso dalla SudWest Rundfunk sul mito di Enigma. Tra gli interventi successivi sono previsti i contributi di altri storici e docenti di scienze delle comunicazioni.
I am pleased to inform you that an Enigma day will be held in Basel on November 8 to celebrate the release of the book "Mythos Enigma". During the afternoon crypto collectors will show a number of interesting cypher machines among them Enigma, Nema, Fialka, CD57, Kryha etc. In the evening there will be a number of speeches. Additionally we will provide an occasion for a non-official meeting in the morning. No registration is requested but we appreciate if you give us a sign - this will help to make the day more attractive. Information on the day can be found at http://www.digitalb rainstorming.ch/programm/mythosenigma
Information on the book "Mythos Enigma" at http://www.mythos- enigma.ch/
1 commento:
Davvero interessante, sapevo che Enigma era stata venduta in differenti paesi ma ignoravo completamente che anche la Svizzera fosse stata coinvolta con Enigma durante la seconda guerra mondiale. Comunque Enigma e' un vero mito! Sono sempre rimasto affascinato da questa macchina e da tutti i retroscena che l'hanno vista protagonista durante la seconda guerra mondiale. Non vedo l'ora di leggere il libro, ne faro' sicuramente una recensione sul mio blog.
Ciao!
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