30 novembre 2010

BBC World Service vittima (sacrificale?) dei tagli

Si potrebbero fare molte considerazioni sulla lettura dell'articolo di James Robinson sul Guardian a proposito dell'incerto futuro del BBC World Service, il servizio radiotelevisivo internazionale della BBC. Il piano di risparmio deciso dal nuovo governo britannico ha colpito anche il Ministero degli esteri, principale finanziatore del World Service (ma anche il British Council viene colpito) che nel 2014 passerà la mano. Il servizio per l'estero ritornerà a essere competenza della BBC, la quale ha promesso che non ci saranno tagli. Non si vede come, scrive perplesso il Guardian, dato che anche la BBC subisce importanti tagli.
La verità è che per una nazione che non esita a spendere somme ben più consistenti per intervenire militarmente in Iraq o in Afghanistan, i programmi per l'estero rappresentano un'arma incruenta, "soft power" lo chiama Robinson, in grado di imporre senza violenza il modo di essere e di pensare di una democrazia matura, informando in modo professionale e a livelli qualitativi riconosciuti da tutto il mondo democratico e no. Un "soft power", aggiungo io, che a differenza della maldestra diplomazia sputtanata in queste ore da WikiLeaks non fa del gossip di bassa lega e lo mette in cifra, ma utilizza al contrario lo strumento della verità, della trasparenza.
Ma forse è proprio questo il punto. Anche nelle nazioni dove la libertà di stampa e l'autonomia del giornalista sono prese molto sul serio, il modello di una azienda pubblica i cui dipendenti non esitano a denunciare la mediocrità della politica che governa lasciando dietro di sé una scia di errori, crisi economica, omissioni, distruzioni, paure e soprattutto silenzi, non viene più tollerato. E' un modello di virtù in sistemi dove la virtù ha smesso da tempo di essere un requisito per entrare a far parte dell'esecutivo. Incapaci di governare, i burocrati ostacolano in tutti i modi chi cerca di svelare la misura ormai allarmante della loro incompetenza.
Ma gli effetti di una contrazione della capacità di fuoco del BBC World Service non saranno trascurabili. Ci sono emittenti internazionali che in questo stesso periodo incrementano i loro budget, la Voice of Russia di Putin, la Voce dell'Iran di Ahmadinejad il nucleare. Gente che di censura preventiva se ne intende davvero e che rischia di restare sola, con i propri megafoni, a fare cattiva propaganda in aree del mondo già abbastanza infiammate.

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