22 novembre 2010

Amitaliana, le onde medie italiane cercano di far rete

Da poche ore (Andrea B me lo ha segnalato stasera), è online un sito "federativo" delle emittenti che in questi ultimi mesi stanno cercando a Roma, a Verona, in altre località, di rilanciare l'uso delle onde medie per la diffusione di contenuti locali, informativi, musicali. Stazioni come Broadcastitalia (1485 kHz su Roma), Ondamedia Broadcast, Challenger hanno dato vita ad Amitaliana.com, un portale che evidentemente cerca di costruire un movimento. E' una decisione relativamente rischiosa perché formalmente le onde medie in Italia non si possono occupare così, senza licenza, e formalmente non si possono ot
tenere licenze in onde medie. Ci sono di mezzo problemi come le interferenze notturne, con le onde medie non si scherza. E' una decisione coraggiosa anche perché pensare di riuscire a sviluppare una offerta consistente, in termini di programmazione e presidio geografico, è una grande scommessa. Gli impianti di cui stiamo parlando sono a bassa potenza, di giorno hanno una copertura scarsa, di sera si perdono in un mare di interferenze dalle altre nazioni. E in molte aree urbane provare ad accendere un apparecchio radio sulle onde medie significa spesso ascoltare una caterva di rumori, fruscii, ronzii.
Per il momento i contenuti de sito sono scarsini, ma in un articolo dedicato alle "valvole" elettroniche si trova quella che può essere assimilata a una dichiarazione programmatica. Chissà se questo nostalgico progetto, questa ricerca di nuove opportunità e spazi negati nell'FM diventerà grande per davvero.


Niente a che fare con le disponibiltà tecnologiche di oggi, dove con l'IPOD ci sceglie la playlist più idonea al nostro umore, dove con uno smartphone si può ascoltare e scaricare la musica di qualunque epoca e di qualunque parte del mondo, vedere video su Youtube o seguire una partita che si gioca dall'altra parte del mondo, così, come niente fosse.
Strumenti fantastici, adeguati alla frenesia che ci attanaglia, dove la velocità di download deve essere 100 volte maggiore della velocità del nostro pensiero, perché non dobbiamo avere il tempo di pensare altrimenti potremmo decidere di premere il tasto OFF e buonanotte ai suonatori per chi su questa tecnologia costruisce imperi e fortune economiche.
Ebbene con le radio a valvole questo non accadeva, il modo di parlare era generalmente slow e sobrio, c'era educazione e rispetto per l'ascoltatore che andava conquistato con la qualità e non con la quantità di informazioni.
E' questo stile che abbiamo nel cuore, e che ci anima nel tentare di ricreare quell'atomosfera di sobrietà, nel trasmettere parole che abbiano senso, a poter dialogare con i nostri ascoltatori con calma, avendo modo di pensare alle cose che diciamo e che ascoltiamo.
E a rimettere "on-air" quelle melodie sempre verdi, quelle atmosfere musicali che hanno segnato epoche e generazioni, swing, jazz, rock and roll, che ci siamo resi conto hanno ancora un fascino immutato e una fortissima presa sulle emozioni che loro stesse ci procurano, anche se sono di generazioni antecedenti alle nostre, non importa, evidentemente sono entrate a far parte di un genoma, sono nel nostro DNA e non possiamo permetterci di perderle.
Un progetto ambizioso, ne siamo consapevoli, sarà molto difficile recuperare un occhio magico per sapere se la sintonia di 1485 khz di Broadcastitalia è corretta, ma di quello possiamo in fondo farne a meno.
L'intento è quello di riportare lo stile ed il sound su qualunque mezzo sia atto alla ricezione del nostro segnale, radio in AM, satellite, streaming internet, non importa. Quel che conta è esserci affinché il passato abbia un futuro.

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