Con un tempismo a dir poco agghiacciante, le simpatiche truppe dell'amico Putin celebreranno a Tbilisi il quarantesimo anniversario della notte tra il 20 e il 21 agosto 1968, quando i carri armati dell'allora Unione Sovietica, coadiuvati dagli alleati del Patto di Varsavia, misero fine alla primavera di Praga.
Incredibilmente sopravvissuta a quegli anni, Radio Praga non si occupa più di propaganda da Guerra Fredda, ma dimostra validamente come sia ancora possibile fare ottima radio, in più lingue, facendosi sentire in Europa e nel mondo attraverso le onde corte.
Sul sito dell'emittente, altrettanto valido, trovate molte pagine di ricordi e materiali audiovisuali di quella notte, con una serie di registrazioni originali di Radio Praga e delle vicine emittenti in lingua ceca. La sezione inglese invece presenta una lunga intervista con Liz Skelton, giovane cittadina britannica che nei giorni successivi al 21 agosto decise di seguire in Cecoslovacchia un amico che aveva il doppio passaporto ma voleva essere vicino alla parte ceca della sua famiglia. Alla fine Liz restò a Praga per quasi due anni, lavorando alla redazione estera dell'emittente di stato. Liz racconta tra l'altro di aver aiutato il fotografo Josef Koudelka a far arrivare all'estero le sue immagini dell'invasione. Forse qualcuna di queste immagini fa oggi parte della mostra organizzata al Centro Internazionale di Fotografia qui a Milano.
Sul sito dell'emittente, altrettanto valido, trovate molte pagine di ricordi e materiali audiovisuali di quella notte, con una serie di registrazioni originali di Radio Praga e delle vicine emittenti in lingua ceca. La sezione inglese invece presenta una lunga intervista con Liz Skelton, giovane cittadina britannica che nei giorni successivi al 21 agosto decise di seguire in Cecoslovacchia un amico che aveva il doppio passaporto ma voleva essere vicino alla parte ceca della sua famiglia. Alla fine Liz restò a Praga per quasi due anni, lavorando alla redazione estera dell'emittente di stato. Liz racconta tra l'altro di aver aiutato il fotografo Josef Koudelka a far arrivare all'estero le sue immagini dell'invasione. Forse qualcuna di queste immagini fa oggi parte della mostra organizzata al Centro Internazionale di Fotografia qui a Milano.
Nessun commento:
Posta un commento