Ho avuto modo di citare anche recentemente alcune sperimentazioni da parte dei broadcaster europei che utilizzano le reti peer-to-peer per la distribuzione di contenuti digitali.
Ora l'iniziativa Dmin.it, il gruppo interdisciplinare guidato da Leonardo Chiariglione per la definizione di aree di interventi che consentano all’Italia di acquisire un ruolo primario nello sfruttamento del fenomeno globale Digital Media, ha avviato il test di un sistema in cui una rete peer to peer - una architettura che di solito viene utilizzata per lo scambio di contenuti in assenza di metadati strutturati e di gestione dei diritti digitali - viene coniugata, tramite concetti quali le Distributed Hash Table, a un sistema che rende possibile esercitare (volendolo) questi diritti. In altre parole, l'obiettivo è distribuire contenuti con la stessa flessibilità ed efficienza di una piattaforma peer-to-peer ma in modo più strutturato, consentendo ai proprietari dei contenuti stessi di controllarne le modalità di accesso: per esempio imponendo che un brano musicale sia riproducibile solo sui dispositivi che hanno acquisito una licenza d'uso.
La breve descrizione che trovate sul sito di Dmin.it mi sembra abbastanza semplice: «Peer-to-Peer iDRM (P2P iDRM) è un progetto sviluppato da un gruppo di partecipanti a dmin.it. È un sistema completamente decentralizzato e distribuito sui nodi di una rete peer-to-peer (P2P) strutturata. Attraverso una Distributed Hash Table (DHT) si indicizzano metadati MPEG-21 per consentire ai fruitori una modalità di ricerca basata sulle licenze collegate a determinati contenuti governati, per esempio, ricercare tutti i DCF che hanno come issuer "misterX" e come grant "play").
Per il layer di distribuzione viene utilizzato il sistema open source FreePastry, un substrato per applicazioni P2P sviluppato presso la Rice University di Houston.
Ricordo anche che parallelamente e in occasione delle Olimpiadi di Pechino, Dmin.it ha lanciato la sperimentazione di WIM TV, Web, Internet and Mobile TV Un progetto DMP a cui hanno dato un contributo sostanziale membri di Dmin.it. Di WIM TV è in corso a Pechino un trial con contenuti prodotti da abitanti di Pechino che descrivono la loro vita nella città e rilasciati con una licenza interpretabile da una dispositivo iDrm con la quale si possono esprimere le intenzioni delle sei licenze Creative Commons. Lo slogan è “discover Beijing during the Olympic Games, but outside of the Olympic Games”.
Ora l'iniziativa Dmin.it, il gruppo interdisciplinare guidato da Leonardo Chiariglione per la definizione di aree di interventi che consentano all’Italia di acquisire un ruolo primario nello sfruttamento del fenomeno globale Digital Media, ha avviato il test di un sistema in cui una rete peer to peer - una architettura che di solito viene utilizzata per lo scambio di contenuti in assenza di metadati strutturati e di gestione dei diritti digitali - viene coniugata, tramite concetti quali le Distributed Hash Table, a un sistema che rende possibile esercitare (volendolo) questi diritti. In altre parole, l'obiettivo è distribuire contenuti con la stessa flessibilità ed efficienza di una piattaforma peer-to-peer ma in modo più strutturato, consentendo ai proprietari dei contenuti stessi di controllarne le modalità di accesso: per esempio imponendo che un brano musicale sia riproducibile solo sui dispositivi che hanno acquisito una licenza d'uso.
La breve descrizione che trovate sul sito di Dmin.it mi sembra abbastanza semplice: «Peer-to-Peer iDRM (P2P iDRM) è un progetto sviluppato da un gruppo di partecipanti a dmin.it. È un sistema completamente decentralizzato e distribuito sui nodi di una rete peer-to-peer (P2P) strutturata. Attraverso una Distributed Hash Table (DHT) si indicizzano metadati MPEG-21 per consentire ai fruitori una modalità di ricerca basata sulle licenze collegate a determinati contenuti governati, per esempio, ricercare tutti i DCF che hanno come issuer "misterX" e come grant "play").
Per il layer di distribuzione viene utilizzato il sistema open source FreePastry, un substrato per applicazioni P2P sviluppato presso la Rice University di Houston.
Ricordo anche che parallelamente e in occasione delle Olimpiadi di Pechino, Dmin.it ha lanciato la sperimentazione di WIM TV, Web, Internet and Mobile TV Un progetto DMP a cui hanno dato un contributo sostanziale membri di Dmin.it. Di WIM TV è in corso a Pechino un trial con contenuti prodotti da abitanti di Pechino che descrivono la loro vita nella città e rilasciati con una licenza interpretabile da una dispositivo iDrm con la quale si possono esprimere le intenzioni delle sei licenze Creative Commons. Lo slogan è “discover Beijing during the Olympic Games, but outside of the Olympic Games”.
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