Ale Colombo (grazie!) mi ha cortesemente girato il testo di un articolo originariamente pubblicato su Contact, pubblicazione del World DX Club inglese, che nel 2005 ricordava un episodio incredibile avvenuto oltre quindici anni prima ai microfoni del servizio in lingua inglese di Radio Beijing. Si parla evidentemente della violenta reazione alle manifestazioni di piazza Tien An Men, di cui in questi giorni ricorre il ventesimo anniversario. Il 4 giugno del 1989, all'indomani della strage di studenti inermi ordinata dalle autorità cinesi, l'annunciatore lesse questo messaggio di cordoglio per il sangue innocente versato in nome di una ottusa ragion di stato. Una azione descritta apertamente come un massacro sulle frequenze della radio ufficiale dei mandanti di quell'atrocità:
"Please remember June the Third, 1989. The most tragic event happened in the Chinese Capital, Beijing. Thousands of people, most of them innocent civilians, were killed by fully-armed soldiers when they forced their way into the city. Among the killed are our colleagues at Radio Beijing. The soldiers were riding on armoured vehicles and used machine guns against thousands of local residents and students who tried to block their way. When the army convoys made the breakthrough, soldiers continued to spray their bullets indiscriminately at crowds in the street. Eyewitnesses say some armoured vehicles even crushed foot soldiers who hesitated in front of the resisting civilians. Radio Beijing English Department deeply mourns those who died in the tragic incident and appeals to all its listeners to join our protest for the gross violation of human rights and the most barbarous suppression of the people. Because of the abnormal situation here in Beijing there is no other news we could bring you. We sincerely ask for your understanding and thank you for joining us at this most tragic moment."Le successive ricostruzioni permisero di attribuire l'intervento a Wu Xiaoyang, figlio di un membro del Comitato Centrale del partito comunista. La storia di quei pochi secondi di verità viene rievocata in un breve radiodocumentario che si può ancora ascoltare sul sito di Talking History, un centro di produzione di testimonianze storiche orali annesso all'Università di Albany, New York. Il documentario, "The Lost voice of Radio Beijing" contiene la registrazione originale del messaggio di Xiaoyang, così come fu ottenuta da Jack Urso, un produttore radiofonico americano che ascoltava le onde corte. L'audio può essere ascoltato qui.
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