Tenui tentacoli azzurrini risplendenti in un cielo quasi notturno, 30, 60 minuti dopo il tramonto. Un fenomeno, quello delle nubi noctilucenti, probabilmente legato all'attività geomagnetica e all'interazione con le particelle solari che tuttavia sembra raggiungere una picco di frequenza nel periodo di minimo solare. Alcuni ritengono che ci possa essere qualche forma di correlazione con le aperture in E sporadico, considerando anche che le nubi in questione sono a quota piuttosto elevata. Siamo alle quote della mesosfera, poche decine di chilometri sotto lo strato ionosferico E. A questa altezza l'acqua di norma non dovrebbe essercene, anzi, la mesosfera è freddissima e molto secca. Ma le nuvole, anche quelle rifulgenti, sono fatte di cristalli di ghiaccio ed è quasi certo che se l'acqua che li forma arrivi da terra per effetto dei venti, si ipotizza che i granelli di polvere intorno a cui i cristalli di "nucleotizzano", possano provenire dallo spazio, forse dagli sciami meteorici. Ma perché questa strana correlazione con il minimo solare? Il 16 giugno sono state avvistate in Europa e altrove nubi noctilucenti molto spettacolari e il sito Spaceweather ha messo insieme una bella galleria di immagini.
Queste affascinanti, fantasmatiche formazioni si osservano più spesso a latitudini artiche (la fotografia mostra una nube osservata da un aereo in volo a sud della Groenlandia) ma qualche giorno fa sono state avvistate anche nell'Europa centro-occidentale.
Queste affascinanti, fantasmatiche formazioni si osservano più spesso a latitudini artiche (la fotografia mostra una nube osservata da un aereo in volo a sud della Groenlandia) ma qualche giorno fa sono state avvistate anche nell'Europa centro-occidentale.
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