Nel 2010 il mercato globale della radiofonia mostra segni di rimbalzo nei suoi valori complessivi. Dopo i cali del 2008 e 2009, lo scorso anno registra infatti una ripresa del 5% per un valore di 29 miliardi di sterline misurato dalla consueta ricerca Communications Market Report, che il regolatore britannico OFCOM propone da sei anni a questa parte andando ad analizzare i fatturati di telefonia, tv, radio/audio e Internet (più un quinto spaccato dedicato al pricing dei servizi) in 17 nazioni: UK, Francia, Germania, Italia, USA, Canada, Giappone, Australia, Spagna, Olanda, Svezia, Irlanda, Polonia, Brasile, Russia, India e Cina. Il report completo si può scaricare a questo indirizzo.
I dati che riguardano la radio sono disponibili come sezione a parte e oltre a certificare la ripresa degli investimenti nel settore tracciano il ritratto di un mezzo ancora molto diffuso (il 75% dei consumatori in Francia e il 74% in Italia ascolta la radio regolarmente) ed è sempre più ibridizzato. Per una volta è l'Italia ad avere il primato del download o dell'ascolto di contenuti audio attraverso Internet in casa (46% dei rispondenti, contro il 38% della moderna Gran Bretagna) e se si tratta di utilizzare il Web in mobilità per l'ascolto di brani MP3 e podcast o per l'ascolto dell'FM sul cellulare siamo bravi quanto i tedeschi e più degli inglesi.
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