12 dicembre 2011

(North) Korean Central Television in streaming su Web

Il nostro bravo Chris Diemoz - ormai definitivamente approdato alla world class della saggistica globale impegnata a studiare quella particolare forma di public diplomacy che si articola attraverso l'attività dei broadcaster internazionali - ha ripreso l'altro giorno una notizia apparsa su Northkoreatech.org, un informatissimo blog (ne avevo parlato qualche mese fa) che studia le tecnologie e i media della Corea del Nord, forse la realtà geopolitica più impenetrabile della storia. L'autore di questo eccezionale diario della paranoia asiatica, Martyn Williams, segnala dal BBC Monitoring Servicel'attivazione di un server, probabilmente localizzato in Corea del Sud e riferibile all'emittente Unification Broadcasting, che diffonde in streaming Web, riprendendolo dal satellite, il canale televisivo ufficiale della Korean Central Television. Il flusso si può raggiungere facilmente con VLC puntando il mediaplayer open source all'indirizzo: http://112.170.78.145:50000/chosun. Williams consiglia saggiamente di affrettarsi: secondo la legge sudcoreana uno che decide di mettere su un server del genere rischia la fucilazione perpetua. Per il momento lo stream funziona, ma occorre sintonizzarsi dopo le 17 ora di Pyongyang se si vuole sperare di vedere qualche ameno reportage di Kim Jong Il impegnato a visitare fabbriche e dispensare buoni consigli a orchestrali e addetti alle postazioni missilistiche (spesso le figure professionali coincidono). Nelle ore "vuote" il server trasmesse delle interessantissime barre colorate che secondo me sono ancora più divertenti.
Nell'attesa che il pomeriggio televisivo nordcoreano riprenda, potete ingannare il tempo con una lettura molto piùà istruttiva di cui ci rende conto lo stesso Northkoreatech. Pochi mesi fa Reporters sans frontières aveva pubblicato un report investigativo sulla Corea del Nord intitolato Frontiers of Censorship. Si tratta di un follow up a un rapporto apparso nel 2004 e dedicato alla connivenza tra il mestiere del giornalismo e il granitico regime di Pyongyang. Nel nuovo studio trovate molti dettagli anche sulle emittenti propagandistiche che agiscono in Corea del Sud. Per saperne di più potete procurarvi "Comrades and Strangers" l'eccezionale diario di Michael Harrold, cittadino britannico che nel 1987 accettò di andare a lavorare in Corea del Nord come consulente alle traduzioni in inglese della propaganda ufficiale.

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