07 dicembre 2008

Gli acidi, amorevoli scambi di Rina e Paolo

Resto ancora una volta preda delle suggestioni biografico-radiofoniche di un titolo da poco rilasciato dall'editore Donzelli e recensito oggi sul domenicale del Sole 24 Ore. Il tema riguarda il popolare programma Gran Varietà, che andava in onda la domenica mattina dagli studi di via Asiago e vedeva la partecipazione degli attori, comici e drammatici, più famosi di allora. Artisti che calcavano soprattutto le scene teatrali, dominanti su una televisione ancora lontana da trasformarsi nell'infrequentabile caravanserraglio di mediocri "professionisti" dello spettacolo (molti dei quali, chissà come mai, con stipendio da parlamentare). Donzelli ha raccolto in formato mp3 e trascritto nel suo volume intitolato Euleuterio e "Sempre Tua", gli ironici scambi di una coppia di attori il cui sodalizio artistico si estendeva, con molte peculiarità, alla vita reale. Lei era Rina Morelli - tra l'altro nata proprio cento anni fa - lui Paolo Stoppa. Sulla scena sonora di Gran Varietà lui era il marito Eleuterio, lei la moglie. Che ogni domenica scriveva acidi bigliettini grondanti di disappunto e piccole, domestiche recriminazioni firmandosi - inevitabilmente - "Sempre Tua". Restando così, nella memoria degli ascoltatori, quell'agrodolce metà che Eleuterio, con malcelata e rassegnata stizza si limitava a chiamare "Sempre Mia".
Rina e Paolo, che recitavano per registi come Luchino Visconti (anche nel Gattopardo), avevano due voci incredibili, lei era anche molto bella, un volto da dolce diva del cinema. Donzelli ha raccolto otto ore di audio originale della rubrica Eleuterio e SempreTua, riversandole su un CD allegato al volume e stampando diligentemente tutti i testi curati dall'ideatore della coppia, il grande sceneggiatore e paroliere Maurizio Jurgens.
Come molte coppie di oggi, Eleuterio e Sempre passavano la loro vita a litigare per piccole cose. Ma a differenza delle coppie di oggi, a loro spettava l'ingrato compito di perpetuare, obtorto collo, la tradizione borghese del matrimonio. Il recensore del testo sul Sole afferma di condividere l'osservazione del prefatore del volume, Dario Salvatori, che ricorda come allora le separazioni erano "sconsigliate per motivi di decoro". Curiosamente, la rubrica dei due litigiosissimi e inseparabili coniugi (i bigliettini erano dovuti al fatto che dopo ogni litigio lei prendeva e tornava da sua madre), durò dal 1966 al 1974, l'anno della vittoria del No alla proposta referendaria di abrogazione del divorzio. Due anni dopo Rina morì, lo stesso anno del suo mentore Visconti. Paolo sopravvisse per una dozzina di anni, ma perdere la sua Sempre Mia fu molto duro.
Non ero un assiduo ascoltatore di Gran Varietà, anche perché la domenica mattina ero tassativamente impegnato con la scuola domenicale della comunità metodista milanese. Se dovessi dire che ricordo bene le schermaglie dei due non sarei del tutto sincero, ne conservo una vaga traccia mediata soprattutto attraverso la robusta, influente presenza televisiva dei due attori. Sul sito dell'editore Donzelli ho ritrovato una di queste schermaglie, che riporto qui, sulla scia di quanto ci stavamo dicendo a proposito degli anni settanta, come simbolo dell'ironia degli italiani di allora. Come vedrete, una sola cosa ci è rimasta: Pippo Baudo è ancora qui a recitare...

«Caro Eleuterio,

la casa che mi vide bambina oggi mi vede delusa. Il nostro bisticcio di ieri mi ha messo addosso la stessa malinconia che mi mette addosso Pippo Baudo quando recita, e anche quando sta zitto. Guardo il cielo, e penso che il cielo non è altro che il campo da football per quell’enorme pallone che si chiama mondo. E penso anche che sei uno stupido, Eleuterio, se arrivi al bisticcio per un semplice fiasco di vino.

Sempre Tua».


«Cara “Sempre Mia”,

la casa che ti vide bambina, e che ora ti vede delusa, ti vedrà anche decrepita, se aspetti che venga a riprenderti. Se tu non fossi tornata da tua madre, ti avrei spedita da tuo nonno, pace all’anima sua. Forse sarà anche stupido litigare per un semplice fiasco di vino, ma non dimenticare che il suddetto fiasco tu me l’hai rotto in testa, leggiadra Sempre Mia, e sei riuscita in una sola volta a ferire il mio orgoglio e il mio cuoio capelluto. Ciao.

Eleuterio».

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Per te e per i tuoi lettori,
Eleuterio e sempre tua

Due puntate, una del 26 ottobre 1966 e l'altra del 30 ottobre 1970

Belli i post sulle trasmissioni e i personaggi storici della Rai, un invito e un incoraggiamento a non smettere di cercare "tesoretti" sepolti ...

Grazie Andrea
mariu

Andrea Lawendel ha detto...

Grazie a te per queste due ciliegine sotto spirito, mariu. Temo che alcune battute possano risultare ermetiche, ma i minuti di archivio che ci hai regalato valgono cento pagine di esegesi.
C'è una strana forma di cataratta mentale che attenua e distorce, in noi giovanetti maturi, l'immagine della realtà in cui viviamo (sempre con la sensazione di essere a malapena tollerati dalla modernità). Confrontata con le figure nitide rimasteci impresse in una memoria allora fresca e curiosa l'immagine contemporanea appare scialba, poco invitante, di seconda scelta. Eppure, la grazia che ancora oggi promana da quei dialoghi a me sembra davvero, irrimediabilmente, perduta.

Andrea Lawendel ha detto...

Solo ora, il pomeriggio dell'8 dicembre, mi accorgo che il volume dell'editore Donzelli è stato presentato da Radioscrigno ieri sera, nella pratica fascia oraria delle 23.30, sulle frequenze di Radio1. Ecco la scheda del programma.

Accludo qui anche il breve testo di presentazione del programma, firmato da Maria Cristina Zoppa. Ci sarà qualche anima buona che l'ha registrato?

Eleuterio e 'Sempre Tua'

Radioscrigno - Audioteca Radio della Rai - Via Asiago 10 , Twilight Music presentano il secondo volume dedicato alla radio pubblicato da Donzelli Editore

Domenica 7 Dicembre ore 23:33 su Radio1


In studio: Dario Salvatori e Maria Cristina Zoppa
Regia: Francesca Vitale

Le zone depresse e L'albero di Natale sono due delle "attualissime" 56 conversazioni per la radio recitate da Rina Morelli e Paolo Stoppa e scritte da Maurizio Jurgens che andranno in onda Domenica 7 Dicembre alle 23:33 su Radio1 per festeggiare la pubblicazione del secondo volume, dopo il grande successo de Le interviste impossibili, dedicato alla radio di grande "scrittura e fattura artigianale e professionale", elemento oggi assai raro.
Ottima occasione per ricordare anche i 100 anni della nascita di Rina Morelli (Napoli, 6 Dicembre 2008), attrice dalle doti mai abbastanza apprezzate e valorizzate, esaltate dal connubio con il "compagno" di sempre (gustoso il paragone nella prefazione del libro con Alberto Moravia ed Elsa Morante) insieme al quale ha costruito i momenti più felici delle sua ricca carriera.
Dallo "Scrigno" prezioso di Gran Varietà arriva finalmente, per la soddisfazione dei tantissimi radioas coltatori che in questi otto anni da subito ci hanno scritto non solo per riascoltare ma per riavere i "carteggi animati" di Eleuterio e "Sempre Tua", un libro e un cd che raccolgono nella versione cartacea e sonora la storia di questa "coppia" in cui tanti italiani si sono e continuano a riconoscersi.
Ringraziamo Stefano, Jessica e Carlo Jurgens che hanno seguito con passione questo lavoro ma non possiamo non ricordare Valentina Celani e Angela Fiumara che hanno curato la trascrizione integrale delle registrazioni radiofoniche.
Alla Direzione di Radio Rai, Twilight Music e Donzelli editore il merito di dare spessore e sostanza ai "prodotti" della "grande" industria culturale.

Anonimo ha detto...

Grazie mariu, grazie Andrea. E' strano come a volte ricordi sepolti tornino improvvisamente vivi perché qualcuno ci ha semplicemente aiutato ad aprire il nostro "cassettino della memoria". Gran Varietà era uno dei miei ascolti preferiti; degli scambi di Eleuterio e Sempre Tua non mi perdevo una battuta con un piacere che, ormai dimenticato, rivive in me ascoltando le registrazioni di mariu. Anche io apparterrò probabilmente alla nutrita categoria degli inguaribili nostalgici, ma devo concordare con Andrea: a confronto di questa grazia, delicatezza, bon-ton, ciò che oggi ci viene propinato è nella migliore delle ipotesi scialbo, nella maggior parte dei casi volgare.
Non credo che per la nostra "cataratta mentale" ci sia cura laser efficace, ma preferisco essere giudicato "vecchio" dalla modernità che mi circonda piuttosto che assuefarmi a isole e talpe...

Anonimo ha detto...

Che coincidenza fortunata:
L'albero di Natale
Le zone depresse
Radioscrigno del 7 dicembre2008 (integrale)

Buon ascolto!

Anonimo ha detto...

Che dire, grazie e ancora grazie...

Anonimo ha detto...

Grazie Mariù per averci segnalato il libro + cd di Maurizio Jurgens:lo abbiamo acquistato e iniziato a riascoltare con grande piacere e nostalgia.Concordiamo con Gianfranco, la delicatezza dei testi non ha eguali nel panorama radiofonico contemporaneo salvo qualche eccezione su Radio due. Segnaleremo ad amici e intenditori questa pubblicazione. Ancora grazie Mimmo e Raffaella.

mariu ha detto...

Grazie per le vostre parole, Mimmo e Raffaella. A onor del vero il merito della segnalazione del libro va ad ad Andrea; io mi sono limitata a seguire la sua scia, pubblicando dei link che permettono di scaricare alcuni episodi della serie.
Abbracci
mariu

Andrea Lawendel ha detto...

Non esistono conflitti di paternità. Il fatto che i post che compaiono su Radiopassioni possano essere attribuiti al cuore pensante di persone come mariu, è per me puro motivo di gioia e orgoglio.