31 dicembre 2008

Buon 2009

Ne ho talmente sin qui di fare bilanci di fine d'anno che proprio non mi sembra il caso di aggiungere ulteriori lamentazioni a tutto quello che in questo orribile 2008 ho già fatto trasparire qui. In giro non c'è molto ottimismo sul 2009 e io sospetto che il pessimismo sia fondato. La crisi finanziaria è seria e non potrà non avere ripercussioni, perché è una profonda crisi di sistema e dai primi segni non sembra esserci troppa consapevolezza, troppa volontà di agire sull'unica leva possibile: quella di un cambiamento che non può essere solo di regole, ma dovrà andare in profondità, alle radici etiche di un intero costrutto sociale e (è il compito che più fa paura) individuale.
Invece dei bilanci relativi a un passato recente e appena concluso, bisognerebbe comunque parlare di futuro, anche per Radiopassioni. E' una realtà che ha superato i tre anni di vita, che è cresciuta anche in visibilità. Ma che deve, credo, cercare nuove dimensioni, sperimentare formule nuove. La radiofonia tradizionale è stanca, forse, ma ancora molto vitale e curiosa. E se sul piano tecnologico certe promesse "future" hanno ampiamente deluso, almeno sul difficile punto di incrocio tra offerta, domanda reale, mercato e regolamentazione, i modelli linguistici e imprenditoriali messi a fermentare in quel gigantesco alambicco creativo che è il Web sono andati avanti, hanno conquistato pubblico, acceso la discussione. Come vado scrivendo da tempo la "nuova" radio c'è già e forse il mercato sta commettendo l'errore di pensare che debba ancora essere definita. Magari da qualcuno che la radio la conosce, la ama, molto poco. Su tutto questo, sui linguaggi e i modelli, Radiopassioni deve impegnarsi di più, deve soprattutto cessare di essere solo un partita di solitario o poco più, deve coinvolgere i modo più immediato i suoi lettori, aggregare le opinioni. Insomma, deve maturare come strumento mediatico. E' un compito sui cui cercherò, cercheremo, di concentrarci meglio nel 2009 (sempre che la fila per la tessera da 40 euro non sia troppo lunga).
Questo è un blog molto specializzato, è vero, ma non ho mai voluto nascondere i miei goffi interessi nei confronti di un approccio culturale più ampio e articolato. E il futuro di RP, spero, riuscirà a incrociare meglio le strade con tale approccio, inteso anche come stimolo alla ricerca di modalità nuove. In uno degli ultimi post, per esempio, ho fatto il nome di uno scrittore svizzero, Friedrich Glauser, di cui stavo leggendo in questi giorni una operina, una piccola antologia di storie di spettri veri e presunti, "La negromante di Endor", che si conclude con un racconto breve intitolato Una visita dall'aldilà. Essendo in parte ambientato nell'ultima sera dell'anno, ho pensato di regalarvi, ancora una volta, una lettura ad alta voce. La potete ascoltare in diretta cliccando sul player qui sotto, o scaricarla qui.
Comunque sia, anche se decidete di non ascoltarla, buon anno nuovo, a tutti voi.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Auguri a te, vecchio Snaporaz.

Radio Pazza ha detto...

Ciao RP, siamo noi di RP ... hahahaa!
Il futuro della radio su internet? Non chiedere soldi!
Tanti auguri per un 2009 indenne da crisi economiche e non.
Un abbraccio fraterno.

Bak & Grex
Radio Pazza
http://radiopazza.blogspot.com
radiopazza@gmail.com

soundsetting ha detto...

http://www.forum.rai.it/index.php?showtopic=236727&f=174&st=10&p=6098738&#entry6098738

Andrea Lawendel ha detto...

Nel gioco dei rimandi incrociati avevo omesso quello alle gemme natalizie che addobbano l'alberello del thread Racconti di Natale sul forum RAI "I nostri podcast". Ci voleva qualcuno che - come in una favola di Dickens? - riaggiustasse la trama. Grazie.