Aridaje DRM. Mesi fa, forse lo ricorderete, avevo incontrato a Torino due ingegneri coreani del KETI, istituto pubblico di ricerche a supporto dell'industria privata, presenti alla giornata di sperimentazione del sistema di radio digitale DRM+ organizzato da Claudio Re, chief engineer di Radio Maria. I due mi avevano mostrato una evaluation board basata su un chip universale per la decodifica dei principali standard di radio numerica, tra cui appunto il DRM.
Era inevitabile che dalla disponibilità di questi componenti scaturisse prima o poi una nuova offerta commerciale, in ambito DRM30 e DRM+ (rispettivamente, il DRM per le onde medie/corte e per l'FM). L'offerta è stata annunciata in questi giorni da MsWay Technology Co. che attraverso il sito GoBizCorea.com (rilanciato dall'informatissimo DRMNA.info di Chris Rumbaugh, K6FIB, con una serie di post e interviste) pubblica alcune informazioni su tre modelli di ricevitori digitali universali compatibili con lo standard lanciato per digitalizzare le trasmissioni tra 0 e 30 MHz e poi esteso fino a coprire anche le frequenze fino a 108 MHz e oltre.
Si tratta di tre ricevitori commerciali - ma ancora non si sa niente sulla reale disponibilità: la MDR-S100, una radio da tavolo più o meno simile, dal punto di vista funzionale a quello che abbiamo visto finora da costruttori come Morphy Richards e Uniwave; l'MDR-U100, un dispositivo USB per computer portatili che include anche la ricezione DRM+; e l'MDR-M200, un ricevitore di misura pensato per applicazioni professionali. L'offerta viene illustrata con numerosi dettagli in questo documento PDF scaricabile da DRMNA.info. MsWay cita espressamente tra i suoi partner il KETI e le sue tecnologie. Insieme ai prodotti finiti, mi pare di capire che sia disposta a offrire ad altri costruttori i moduli necessari per assemblare altri apparecchi. Le radio sviluppate da MsWay possono sintonizzarsi su trasmissioni analogiche e digitali (non è così per la versione USB, che è solo digitale), ma mi pare di capire che i difetti non mancano. L'MDR-S100 non è compatibile con il DAB, bensì unicamente con il DRM30. Inoltre non è prevista alcuna forma di immissione diretta della frequenza da ricevere e personalmente dubito che una radio basata esclusivamente sulla scansione delle frequenze ricevibili, senza alcuna possibilità di controllare manualmente la sintonia sia accettabile per chi deve usufruire dei contenuti trasmessi sulle onde corte. L'MDR-U100 non può ricevere trasmissioni analogiche e francamente non vedo come possa destare la curiosità di consumatori non particolarmente motivati.
La radio digitale DRM continua a trovarsi in quel limbo di zoppicante sperimentazione proprio delle tecnologie che funzionano in linea teorica e forse anche pratica, ma ancora non hanno un vero mercato alle spalle. E' chiaro che l'avvento di ricevitori consumer rappresenta una tappa importante per lo sviluppo di questo mercato, ma la mentalità dei costruttori deve essere molto più aperta. Un dispositivo che riceve solo le poche trasmissioni DRM in onde medie e corte (sempre di meno, a parte qualche recente eccezione come la religiosa KTWR che ha iniziato a trasmettere in DRM da Guam, non si capisce bene perché) e oltre gli 88 MHz può trovare solo qualche raro test universitario, non andrà mai le poche decine di acquirenti. L'unica strada possibile consiste nell'offrire tutte le modulazioni e le codifiche oggi disponibili in un unico apparecchio, senza mai rinunciare alla compatibilità con l'attuale base di contenuti analogici, la radio che tutti conoscono. E nell'offrire il massimo grado di flessibilità, dando l'opportunità sia di sintonizzarsi sulle stazioni preferite nel solito modo (impostando la frequenza), sia di avvalersi delle avanzate funzioni di scansione automatica che il digitale ha reso possibili, magari senza gli errori implementativi del sistema LCN del digitale televisivo terrestre.
Ancora non si può dire se MsWay riuscirà dove in questi ultimi anni tutti gli altri hanno sostanzialmente fallito. Molto dipende dalla robustezza della piattaforma hardware utilizzata. Il resto dall'efficacia delle interfacce utente. Il DRM ha già fortemente deluso in entrambi i perimetri di valutazione e le chance di sopravvivenza di questo sistema nello spettro inferiore ai 30 MHz mi sembrano scarse. L'affermazione del DRM+ come alternativa alla modulazione analogica oggi dominante, la radio FM, è per il momento solo una vision ingegneristica gettata, con un po' di sfrontatezza, sul tavolo di alcuni enti regolatori a loro volta formati da ingegneri. Troppo poco per mettere il fiocco rosa alla porta e spedire le partecipazioni di nascita di una radio nuova.
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