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23 aprile 2013

SiLab annuncia il suo chip unico: un solo componente per FM, DAB e HD Radio (e forse DRM)

L'attesa è stata lunga rispetto alla disponibilità di standard e iniziative sul fronte della trasmissione, ma oggi anche nell'industria dei componenti e dei moduli per la fabbricazione dei ricevitori cominciano ad aprirsi prospettive estremamente interessanti per la radio digitale. Prospettive che potrebbero riaprire un discorso di mercato per sistemi di trasmissione come HD Radio e persino per lo stesso Digital Radio Mondiale 30, pensato per la trasmissione numerica in onde medie e corte. SiliconLabs ha appena annunciato la prima famiglia di singoli chip in grado di offrire, per la radio analogica e per quella digitale, l'inattesa opportunità di risolvere tutto - acquisizione della radiofrequenza, trattamento della banda base e trattamento audio, più altre funzioni di trattamento come quello delle informazioni RDS nell'FM analogica - su un unico "die". Un solo componente per fare tutto o quasi. La nuova famiglia porta il numero si serie Si468x e i primi tre prodotti sono siglati Si4682, Si4684 e Si4688, rispettivamente in grado di gestire la ricezione di segnali FM/HD Radio, FM/DAB/DAB+ (profili 1 e 2 WorldDMB) e - sarebbe a mia conoscenza una prima mondiale - FM/HD Radio/DAB/DAB+. SiLabs sembra quindi avere centrato l'obiettivo del "chip unico" che l'Unione dei broadcaster europei aveva prefissato come fattore indispensabile per una possibile transizione su vasta scala verso la radio digitale. 
L'aspetto interessante è che la stessa SiLabs include per la sua nuova famiglia di chip la compatibilità con il DRM30 ed è quindi possibile che prossimamente avremo dei chip ibridi per la realizzazione di radio portatili a onde corte analogiche e digitali. Oltre all'occupazione di spazio anche i consumi di queste soluzioni sono particolarmente bassi.


Silicon Labs' new Si468x FM digital radios receivers are the industry's first single-die antenna-input-to-audio-output receiver ICs developed for the global portable and consumer electronics markets.The new family of receivers leverages software-defined radio to support HD Radio™ and DAB/DAB+ for a wide range of portable and home audio products, from price-sensitive clock and tabletop radios to high-end multimedia devices with displays such as mobile phones, tablets and personal navigation devices. The new receivers directly address the consumer digital radio market by providing an advanced, single-die solution that reduces system complexity, bill of materials (BOM) count, size and power consumption without compromising RF performance.
Leveraging Silicon Labs’ proven low-IF digital receiver architecture, the Si468x family delivers superior RF performance compared to existing solutions.
• Supports auto-calibrated digital tuning and FM seek functionality based on multiple signal quality and band parameters
• Provides flexible audio processing features including noise blanking, configurable FM soft mute, FM de-emphasis and FM hi-cut filtering 
• Offers the smallest footprint and lowest power consumption of any other on the market (less than 60 mW in analog FM mode and less than 95 mW in HD Radio and DAB/DAB+ modes)

Ulteriori dettagli si trovano nel comunicato stampa esteso reperibile qui. Ma che dire del prezzo? Secondo il comunicato il prezzo per i chip della famiglia Si468x partono dai 5,62 dollari per quantitativi di 10.000 pezzi. E' stata predisposta anche una evaluation board al prezzo di 500$. A questi livelli è facile aspettarsi ricevitori consumer compatibili con tutti i sistemi adoattati in Europa, Stati Uniti e Australasia, a prezzi estremamente competitivi.

02 settembre 2011

DRM/DRM+, spunta un altro ricevitore commerciale

Aridaje DRM. Mesi fa, forse lo ricorderete, avevo incontrato a Torino due ingegneri coreani del KETI, istituto pubblico di ricerche a supporto dell'industria privata, presenti alla giornata di sperimentazione del sistema di radio digitale DRM+ organizzato da Claudio Re, chief engineer di Radio Maria. I due mi avevano mostrato una evaluation board basata su un chip universale per la decodifica dei principali standard di radio numerica, tra cui appunto il DRM.
Era inevitabile che dalla disponibilità di questi componenti scaturisse prima o poi una nuova offerta commerciale, in ambito DRM30 e DRM+ (rispettivamente, il DRM per le onde medie/corte e per l'FM). L'offerta è stata annunciata in questi giorni da MsWay Technology Co. che attraverso il sito GoBizCorea.com (rilanciato dall'informatissimo DRMNA.info di Chris Rumbaugh, K6FIB, con una serie di post e interviste) pubblica alcune informazioni su tre modelli di ricevitori digitali universali compatibili con lo standard lanciato per digitalizzare le trasmissioni tra 0 e 30 MHz e poi esteso fino a coprire anche le frequenze fino a 108 MHz e oltre.
Si tratta di tre ricevitori commerciali - ma ancora non si sa niente sulla reale disponibilità: la MDR-S100, una radio da tavolo più o meno simile, dal punto di vista funzionale a quello che abbiamo visto finora da costruttori come Morphy Richards e Uniwave; l'MDR-U100, un dispositivo USB per computer portatili che include anche la ricezione DRM+; e l'MDR-M200, un ricevitore di misura pensato per applicazioni professionali. L'offerta viene illustrata con numerosi dettagli in questo documento PDF scaricabile da DRMNA.info. MsWay cita espressamente tra i suoi partner il KETI e le sue tecnologie. Insieme ai prodotti finiti, mi pare di capire che sia disposta a offrire ad altri costruttori i moduli necessari per assemblare altri apparecchi. Le radio sviluppate da MsWay possono sintonizzarsi su trasmissioni analogiche e digitali (non è così per la versione USB, che è solo digitale), ma mi pare di capire che i difetti non mancano. L'MDR-S100 non è compatibile con il DAB, bensì unicamente con il DRM30. Inoltre non è prevista alcuna forma di immissione diretta della frequenza da ricevere e personalmente dubito che una radio basata esclusivamente sulla scansione delle frequenze ricevibili, senza alcuna possibilità di controllare manualmente la sintonia sia accettabile per chi deve usufruire dei contenuti trasmessi sulle onde corte. L'MDR-U100 non può ricevere trasmissioni analogiche e francamente non vedo come possa destare la curiosità di consumatori non particolarmente motivati.
La radio digitale DRM continua a trovarsi in quel limbo di zoppicante sperimentazione proprio delle tecnologie che funzionano in linea teorica e forse anche pratica, ma ancora non hanno un vero mercato alle spalle. E' chiaro che l'avvento di ricevitori consumer rappresenta una tappa importante per lo sviluppo di questo mercato, ma la mentalità dei costruttori deve essere molto più aperta. Un dispositivo che riceve solo le poche trasmissioni DRM in onde medie e corte (sempre di meno, a parte qualche recente eccezione come la religiosa KTWR che ha iniziato a trasmettere in DRM da Guam, non si capisce bene perché) e oltre gli 88 MHz può trovare solo qualche raro test universitario, non andrà mai le poche decine di acquirenti. L'unica strada possibile consiste nell'offrire tutte le modulazioni e le codifiche oggi disponibili in un unico apparecchio, senza mai rinunciare alla compatibilità con l'attuale base di contenuti analogici, la radio che tutti conoscono. E nell'offrire il massimo grado di flessibilità, dando l'opportunità sia di sintonizzarsi sulle stazioni preferite nel solito modo (impostando la frequenza), sia di avvalersi delle avanzate funzioni di scansione automatica che il digitale ha reso possibili, magari senza gli errori implementativi del sistema LCN del digitale televisivo terrestre.
Ancora non si può dire se MsWay riuscirà dove in questi ultimi anni tutti gli altri hanno sostanzialmente fallito. Molto dipende dalla robustezza della piattaforma hardware utilizzata. Il resto dall'efficacia delle interfacce utente. Il DRM ha già fortemente deluso in entrambi i perimetri di valutazione e le chance di sopravvivenza di questo sistema nello spettro inferiore ai 30 MHz mi sembrano scarse. L'affermazione del DRM+ come alternativa alla modulazione analogica oggi dominante, la radio FM, è per il momento solo una vision ingegneristica gettata, con un po' di sfrontatezza, sul tavolo di alcuni enti regolatori a loro volta formati da ingegneri. Troppo poco per mettere il fiocco rosa alla porta e spedire le partecipazioni di nascita di una radio nuova.

20 ottobre 2010

GIornata DRM+ a Torino


Live blogging dall'Hotel Vittoria, dove Claudio Re, chief engineer di Radio Maria ha organizzato un seminario intorno alla sperimentazione della radio digitale DRM+. Yong Suk Park, il rappresentante del KETI, centro di ricerca no profit coreano, presenta la fase di testing in corso dalla Gangwon Radio Tower. L'obiettivo è lanciare uno tra tre standard (DAB+, HD Radio o DRM+) nel 2012. Il trasmettitore è un Digidia, ma è interessante il chipset descritto utilizzato per il sistema di ricezione: un baseband processor sviluppato dalla coreana PNPNetwork, modello PN3034. Il componente utilizza la tecnica DSP per decodificare DAB+, DRM+ e FM analogica

05 ottobre 2010

Quintic, il silicio fabless che mette l'FM ovunque

La radio FM può essere considerata un medium in via di espansione, ma intanto gli sviluppatori di silicio continuano a essere finanziati per produrre componentistica destinata a integrarne la ricezione su ogni tipo di dispositivo, dai lettori multimediali ai telefonini. Uno di questi produttori è la piccola Quintic, di Santa Clara, che ha appena annunciato di aver raccolto 4 milioni di dollari in una tornata di finanziamenti, dopo aver incamerato 2 milioni lo scorso luglio. Quintic, fondata nel 2005, è un produttore fabless: disegna i suoi circuiti low power e low cost e li fa produrre da altri. Ha in portafoglio tutta una serie di chip che implementano ricevitori (con RDS) e trasmettitori FM (per la riproduzione della musica in autoradio) che finiscono un po' dappertutto. Ha firmato anche una di quelle antenne FM "embedded" di cui ho parlato poco fa (QAF2405).