10 dicembre 2010

The King's speech: il re che balbettava alla radio

Come immaginare una situazione più imbarazzante di un re di una grande nazione alla vigilia di un disastroso conflitto mondiale, se questo re ha la possibilità di incoraggiare il suo popolo attraverso la recente invenzione della radio ed è al tempo stesso un balbuziente cronico per colpa delle violenze subite negli anni dell'infanzia, quando era affidato alle "cure" una sadica governante? Il re e la sua storia sono entrambi verissimi e un film interpretato da Colin Firth nei panni del sovrano britannico, li raccontano con rara sensibilità. The King's Speech, la storia del padre di Elisabetta II Giorgio VI, è la prima rappresentazione cinematografica del dramma vissuto dai balbuzienti quando dalla loro voce, soprattutto dalla loro fluenza, può dipendere il destino di un'intera nazione.
E' anche uno straordinario inno alla potenza della radio. La sceneggiatura rappresenta infatti il tormento interiore di Giorgio VI (il primo nome era Albert, "Bertie") e agli strampalati trattamenti cui dovette sottoporsi per arrivare a pronunciare in modo credibile lo storico discorso radiofonico ("with God's help, we shall - pausa - prevail") che il 3 settembre del 1939, con la Polonia già a pezzi, annunciava l'inizio della Seconda guerra mondiale.


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