L'OFCOM britannico sta adottando nei confronti delle nuove autorizzazioni di stazioni broadcast una politica chiaramente orientata a favorire l'obsolescenza della banda di frequenza delle onde medie. E a farne le spese, paradossalmente, è proprio l'emittente che quasi mezzo secolo fa ha contribuito a cambiare per sempre la radiofonia in Europa.
La mitica Radio Caroline, un brand sopravvissuto nel corso tempo e oggi ancora attivo su Internet e via satellite (e in rare occasioni temporanee sulle onde medie) chiede di poter operare continuativamente su questa banda per coprire una piccola parte di Inghilterra sud-orientale. Ma l'OFCOM applica da anni una politica di non concessione di licenze non temporanee in onde medie, proprio a sostegno di una strategia che nel lungo termine dovrebbe portare al totale spegnimento della radiofonia analogica.
Da autentica erede dello spirito delle stazioni pirata offshore, Radio Caroline ha attivato una campagna di sensibilizzazione subito ripresa da una parlamentare inglese, Tracy Crouch, deputata per Chatham e Aylesford. L'8 dicembre, l'onorevole Crouch è riuscita a far passare alla camera una interrogazione ("early day motion") per sollecitare un ripensamento da parte del regolatore e il suo intervento potrebbe servire per riaprire il dibattito sulle linee già tracciate nel disegno di legge Digital Britain (convertito nel Digital Economy Act 2010) e sulle reali opportunità dello switchoff in una porzione di spettro che nessuno vuole ma che è rimasta nel cuore e nel ricordo di molti ascoltatori. Tracy Crouch ha dato ampio risalto alla sua azione politica nel blog personale con cui tiene informati i propri elettori.
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