21 dicembre 2010

FCC e Net Neutrality, al voto una regola controversa

Oggi la FCC americana deve votare sulla controversa definizione di Net Neutrality proposta da Julius Genachowski, che presiede il regolatore americano. La mozione dovrebbe passare per 3 voti a 2, con l'opposizione dei consiglieri repubblicani Robert McDowell (che ha pubblicato sul Wall Street Journal un duro editoriale di protesta) e Meredith Baker. Ma anche i due consiglieri favorevoli, secondo il New York Times, non sono per niente entusiasti di un regolamento che avrebbero voluto essere più severo. In buona sostanza Net Neutrality significa che la natura dei bit che viaggiano su Internet deve essere neutra rispetto al mezzo, che le reti di telecomunicazione non possono imporre discriminazioni (una banda più larga assegnata a uno specifico servizio, un servizio che passa rispetto a un altro che resta al palo e così via) in funzione del tipo di informazione trasportato. Nella proposta di Genachowski questo principio risulterebbe alquanto annacquato per i democratici (che rilevano la presenza di troppi compromessi a favore delle telco e una sostanziale immunità per i fornitori di accessi wireless) e del tutto pleonastico per i repubblicani, secondo i quali il Web funziona benissimo così com'è e non ha bisogno di regole complicate che porteranno vantaggi solo agli avvocati incaricati di difendere le parti in causa negli infiniti processi che ne scaturiranno (NdR: il liberismo a oltranza della destra è sempre un po' sospetto; di solito i mega avvocati dalle parcelle milionarie sono di destra, perché dovrebbero lamentarsi?).
Per quella parte della radiofonia che sta migrando su Internet la questione è quanto mai cogente. Una rete non neutrale potrebbe risultare nella possibilità di ascoltare flussi di buona qualità quando a "trasmettere" sono la CBS o AOL, mentre alla radio locale verrebbero riservate solo le briciole della banda. Che questo accada, almeno nel nostro quadro regolamentare, anche per le emittenti via etere non dovrebbe farci smettere di sperare in un medium più equilibrato.

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