31 dicembre 2010

Una voce in onde corte per gli azeri nell'Iran

Si chiude con l'apertura delle trasmissioni di una nuova emittente "clandestina" un anno che ha ribadito la tendenza al ribasso nell'impiego delle onde corte nel mondo. Mentre Cechia e Slovacchia decidono di lasciare le onde corte e proseguire con le loro emittenti ufficiali solo sul "nuovo mezzo" (anche se i programmi della emittente slovacca internazionale in inglese e spagnolo verranno ripresi in onde corte, per il Nord America, da WRMI di Miami) - e proprio mentre tutta la comunità degli ascoltatori "ionosferici" si prepara a una ulteriore drastica riduzione di ore di trasmissione da parte di broadcaster come Deutsche Welle, Radio Netherland e della stessa BBC - una strana emittente televisiva rivolta alla comunità azera residente in Iran apre un inaspettato canale sulle onde corte, per la precisione sulla frequenza di 7510 kHz (qui registrati ieri, 30 dicembre, poco prima delle nostre 18, da Christian Diemoz)





Günaz Radio ripete per il momento l'audio di Günaz Tv, una strana emittente che produce i suoi programmi a Chicago e li ritrasmette dai satelliti europei e turchi a beneficio della consistente minoranza azera residente in Iran (si calcola che possano essere il 25% della popolazione). Pur condividendo la fede sciita con gli iraniani non azeri, la comunità che abita la parte nord-nordoccidentale del paese vive in una situazione a dir poco spiacevole. Gli azeri hanno persino difficoltà a parlare e pubblicare nella loro lingua di ceppo turchico.
Alle spalle di Günaz Tv c'è uno strano businessman di origine iraniana, Ahmad Obali, che ha creato il canale televisivo satellitare nel 2005. Lui nega recisamente, ma si dice - ed è lecito sospettare - che l'operazione riceva un cospicuo finanziamento dal Dipartimento di Stato americano.
L'emittente radiofonica appena varata viene definita clandestina perché non è supportata da un governo e perché la sua ricezione verrà quasi sicuramente osteggiata a Teheran. Ma non si deve pensare a un impianto di fortuna nascosto in qualche grotta sulle alture a nord di Tabriz, Günaz Radio affitta le sue ore di trasmissione da un broker internazionale che a sua volta compra interi pacchetti di "air time" probabilmente in Russia.
Non è la prima volta che una emittente trasmette in azero per gli azeri iraniani. Negli ultimi quindici anni ci sono state clandestine come Radio Free Azerbaijan e soprattutto Voice of Southern Azerbaijan. Oggi dal Canada su Internet opera il sito Radio Odlar Yurdu Azerbaijan.
Le onde corte, che potrebbero aiutarci a essere più uniti, sopravvivono anche grazie alle numerose aree di conflitto con cui dobbiamo convivere, all'alba della seconda decade di un millennio ancora così lontano dalla pace. Un 2011 più sereno a tutti voi, possibilmente.

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