Sta per finire un'epoca nella peculiare storia dei sistemi di radiosegnalazione utilizzati per guidare i soccorritori di equipaggi di navi e aerei nelle cosiddette operazioni di Search and Rescue (SAR). Probabilmente sono questi gli speciali radiofari che una rete di satelliti geostazionari e a orbita più bassa, la COSPAS-SarSat, sta cercando di intercettare per individuare il miliardario-esploratore Steve Fossett, andato disperso a bordo di uno dei suoi aerei (su Internet trovate anche una iniziativa Amazon per la ricerca tramite analisi delle immagini satellitari).
A partire dal 1 febbraio del 2009 i satelliti COSPAS-SarSat, messi in orbita una trentina d'anni fa da Stati Uniti, Canada, Francia e Russia/Unione Sovietiva smetteranno di monitorare i dispositivi di segnalamento che operano sulla frequenza dell'areonautica civile di 121,5 MHz e sulla sua armonica utilizzata dai militari, i 243 MHz. L'intero sistema si focalizzare sui dispositivi (manco a dirlo digitali) che operano sui 406 MHz.
Non è, spiegano le autorità che gestiscono il sistema, una decisione arbitraria. I dispositivi a 121,5 MHz generano una paurosa percentuale di falsi allarmi e per le squadre di intervento il più delle volte non c'è altro da fare che "andare a vedere". I dispositivi a 406 MHz, invece - ce ne sono di tre tipi: Emergency Locator Transmitters (ELTs) a bordo degli aerei, gli Emergency Position-Indicating Radio Beacons (EPIRBs) per i natanti e i Personal Locator Beacons (PLBs) per i singoli individui - sono più complessi e offrono un sistema di registrazione internazionale per cui è possibile controllare le effettive emergenze con una telefonata al numero conservato nei database COSPAS-SarSat. Chi vorrà può continuare a utilizzare apparati a 121,5 MHz, ma il monitoraggio non sarà più satellitare.
Pensate che l'idea iniziale del progetto, a quanto riferisce il sito SarSat della NOAA, è un episodio analogo a quello di Fossett avvenuto nel 1970. Allora un velivolo con a bordo due parlamentari USA precipitò in Alaska e nessuno riuscì a individuarlo. Da quel giorno di quell'aereo non è rimasta traccia. Lo stesso Congresso decise quindi di imporre per legge l'installazione di un apparato ELT. In quegli anni i satelliti erano ancora oggetti molto poco sofisticati e la frequenza di 121.5 MHz veniva sorvegliata da terra, ossia da altri aerei in volo. Non era facile fare le triangolazioni necessarie per localizzare con precisione i beacon di soccorso e soprattutto bisognava che un aereo passasse proprio nelle vicinanze del segnale. Quando ci si rese conto che il sistema costava più di quanto rendesse, è entrata in scena l'opzione satellitare, per la quale fu scelta la frequenza di 406 MHz. USA, Canada e Francia realizzarono SarSat, affidato alla NASA, che lo cedette poi alla NOAA. Gli ELT utilizzati a bordo di velivoli continuarono a operare a 121,5 MHz, per consentire l'ascolto ad altri aerei. Figuratevi che esistono ELT e PLB integrati in costosi orologi per piloti, come il Breitling Professional Emergency (costa 3.200 euro su Internet ma la casa produttrice afferma che il 98% dei suoi orologi venduti su Internet sono falsi). Ma gli EPIRB marittimi operarono da subito sulla nuova frequenza. Oggi ci sono 75mila beacon marittimi registrati dalla NOAA e altri 7mila ELT e PLB.
I sovietici svilupparono un sistema analogo, il COSPAS e le due reti cominciarono a essere integrate in un unico sistema di raccolta dei segnali di emergenza nel 1979, con il primo lancio nel 1982 e l'entrata in funzione nel 1984. Lo scopo primario era il monitoraggio dei 406 MHz ma fu deciso di sorvegliare anche i 121,5 e i la frequenza omologa militare dei 243 MHz. Oggi del COSPA-SarSat fanno parte 34 nazioni che gestiscono 45 stazioni terrestri e 23 centri di controllo contribuendo anche all'operatività dei Search and Rescue Points of Contact (SPOC). L'Italia partecipa con il Mission Control Center di Bari (http://www.cospas-sarsat-italy.it/ il sito è molto interessante). Con la fine del 2008, questa rete, composta da due satelliti in orbita polare russi, due americani e una rete di satelliti geostazionari costituita da vettori GOES, INSAT (India) e EUMETSAT che portano a bordo la strumentazione COSPAS-SarSat. A parte qualche raro buco, la copertura del globo è pressoché totale. Se vi interessano le specifiche dettagliate di un beacon sui 406 MHz con la struttura dei messaggi e le relative modulazioni potete prelevare questo documento PDF.
Non è, spiegano le autorità che gestiscono il sistema, una decisione arbitraria. I dispositivi a 121,5 MHz generano una paurosa percentuale di falsi allarmi e per le squadre di intervento il più delle volte non c'è altro da fare che "andare a vedere". I dispositivi a 406 MHz, invece - ce ne sono di tre tipi: Emergency Locator Transmitters (ELTs) a bordo degli aerei, gli Emergency Position-Indicating Radio Beacons (EPIRBs) per i natanti e i Personal Locator Beacons (PLBs) per i singoli individui - sono più complessi e offrono un sistema di registrazione internazionale per cui è possibile controllare le effettive emergenze con una telefonata al numero conservato nei database COSPAS-SarSat. Chi vorrà può continuare a utilizzare apparati a 121,5 MHz, ma il monitoraggio non sarà più satellitare.
Pensate che l'idea iniziale del progetto, a quanto riferisce il sito SarSat della NOAA, è un episodio analogo a quello di Fossett avvenuto nel 1970. Allora un velivolo con a bordo due parlamentari USA precipitò in Alaska e nessuno riuscì a individuarlo. Da quel giorno di quell'aereo non è rimasta traccia. Lo stesso Congresso decise quindi di imporre per legge l'installazione di un apparato ELT. In quegli anni i satelliti erano ancora oggetti molto poco sofisticati e la frequenza di 121.5 MHz veniva sorvegliata da terra, ossia da altri aerei in volo. Non era facile fare le triangolazioni necessarie per localizzare con precisione i beacon di soccorso e soprattutto bisognava che un aereo passasse proprio nelle vicinanze del segnale. Quando ci si rese conto che il sistema costava più di quanto rendesse, è entrata in scena l'opzione satellitare, per la quale fu scelta la frequenza di 406 MHz. USA, Canada e Francia realizzarono SarSat, affidato alla NASA, che lo cedette poi alla NOAA. Gli ELT utilizzati a bordo di velivoli continuarono a operare a 121,5 MHz, per consentire l'ascolto ad altri aerei. Figuratevi che esistono ELT e PLB integrati in costosi orologi per piloti, come il Breitling Professional Emergency (costa 3.200 euro su Internet ma la casa produttrice afferma che il 98% dei suoi orologi venduti su Internet sono falsi). Ma gli EPIRB marittimi operarono da subito sulla nuova frequenza. Oggi ci sono 75mila beacon marittimi registrati dalla NOAA e altri 7mila ELT e PLB.
I sovietici svilupparono un sistema analogo, il COSPAS e le due reti cominciarono a essere integrate in un unico sistema di raccolta dei segnali di emergenza nel 1979, con il primo lancio nel 1982 e l'entrata in funzione nel 1984. Lo scopo primario era il monitoraggio dei 406 MHz ma fu deciso di sorvegliare anche i 121,5 e i la frequenza omologa militare dei 243 MHz. Oggi del COSPA-SarSat fanno parte 34 nazioni che gestiscono 45 stazioni terrestri e 23 centri di controllo contribuendo anche all'operatività dei Search and Rescue Points of Contact (SPOC). L'Italia partecipa con il Mission Control Center di Bari (http://www.cospas-sarsat-italy.it/ il sito è molto interessante). Con la fine del 2008, questa rete, composta da due satelliti in orbita polare russi, due americani e una rete di satelliti geostazionari costituita da vettori GOES, INSAT (India) e EUMETSAT che portano a bordo la strumentazione COSPAS-SarSat. A parte qualche raro buco, la copertura del globo è pressoché totale. Se vi interessano le specifiche dettagliate di un beacon sui 406 MHz con la struttura dei messaggi e le relative modulazioni potete prelevare questo documento PDF.
4 commenti:
Complimenti. Sono un lettore assiduo del tuo preziosissimo blog (segnalatomi da Gigi Tagliapietra)ed ogni volta che ti leggo imparo qualcosa. Grazie.
Enrico Ingenito IZ0GYQ
Grazie a te Enrico, anch'io seguo con gusto le tue imprese radio-motoristiche. Gigi è sempre molto gentile, recentemente, in occasione di una press conference di Kaspersky, ho avuto del resto modo di citare il tuo nome anche con altri rappresentanti del "cerchio della sicurezza" qui a Milano. Se per caso dovessi passare da queste parti (il reciproco vale anche per me) cerchiamo di berne uno di quello buono, magari con Gigi, Quinta e altri amici.
Salve. un amico mi ha dato un orologio per cambiare la batteria, ma non ho capito assolutamente nulla di come si apre, l'orologio in questione e' un EMERGENCY BREITLING 121.5. sapete dirmi qualcosa in merito al suo valore? mille grazie e buona serata. la mia e-mail. angelo.o58@libero.it
Non è il posto giusto per chiederlo. Personalmente non capisco la necessità di dover andare oltre uno Swatch. Da quanto posso vedere su eBay ci sono quotazioni che variano dai 3 mila ai 5 mila dollari e oltre, spero che debbano essere tutti attivati in seguito a atterraggio di emergenza nella giungla birmana. Tanto su 121,5 MHz non so se qualcuno ascolta ancora.
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