
Nel circuito supereterodino il segnale ricevuto in antenna viene miscelato con un altro segnale, generato localmente e sincronizzato in modo da risultare sempre di un certo delta superiore al segnale che si vuole sintonizzare. Dal miscelatore dei due segnali escono due frequenze: il segnale ricevuto più quella locale e la differenza tra i due. Quest'ultima, vista la variabilità dell'oscillatore locale risulta sempre la stessa, la cosiddetta "media frequenza". E' su questa media frequenza che il ricevitore effettua le sue operazioni di demodulazione e amplificazione. Un approccio rivoluzionario perché un circuito accordato direttamente sintonizzato sulla frequenza da ricevere non può garantire particolari doti di selettività e anche l'amplificazione risulta difficile. Con la supereterodina, la preamplificazione può essere a larga banda perché gran parte del lavoro si svolge su una frequenza sola, in genere molto più bassa del segnale ricevuto.
Anche qui Armstrong non riuscì a far valere un diritto di paternità attestato da un brevetto registrato nel 1918. Se con l'FM il litigante fu la possente RCA di Sarnoff, la supereterodina venne contestata dal poco conosciuto militare francese Lucien Lévy, che effettivamente lavorò, a Parigi, dove si trovava anche Armstrong, su principi analoghi ma leggermente diversi. Sembra peraltro che Armostrong presentasse la propria invenzione senza omettere i riferimenti al lavoro di Lévy, ma ritenendo anche di aver introdotto molti elementi di novità, tra cui l'applicazione del circuito alla ricezione delle onde corte. I radioascoltatori gli devono moltissimo, ma lui morì, disperato e deluso, saltando dal tredicesimo piano del suo appartamento sulla 52esima strada e quel paranoico avvoltoio del Senatore McCarthy disse che fu "per paura che i rossi gli potessero rubare l'invenzione del radar".
Anche qui Armstrong non riuscì a far valere un diritto di paternità attestato da un brevetto registrato nel 1918. Se con l'FM il litigante fu la possente RCA di Sarnoff, la supereterodina venne contestata dal poco conosciuto militare francese Lucien Lévy, che effettivamente lavorò, a Parigi, dove si trovava anche Armstrong, su principi analoghi ma leggermente diversi. Sembra peraltro che Armostrong presentasse la propria invenzione senza omettere i riferimenti al lavoro di Lévy, ma ritenendo anche di aver introdotto molti elementi di novità, tra cui l'applicazione del circuito alla ricezione delle onde corte. I radioascoltatori gli devono moltissimo, ma lui morì, disperato e deluso, saltando dal tredicesimo piano del suo appartamento sulla 52esima strada e quel paranoico avvoltoio del Senatore McCarthy disse che fu "per paura che i rossi gli potessero rubare l'invenzione del radar".
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