16 ottobre 2006

Continua a deludere la ricezione digitale


«Dalle prova pratica si nota subito che il Roberts PM-40 non è indirizzato al mondo del radioascolto ma per un utenza più classica e quindi non è dotato di strumenti di sintonia raffinati. La sintonia della radio avviene sempre attraverso le “station list” di ogni modalità che possono essere modificate ma solo accedendo al menù interno e inserendo una nuova stazione o avviando una nuova scansione della banda. Questo può essere un limite d’utilizzo per gli utenti meno esperti e nel caso del Drm è ancora più limitante perché non permette di accedere realmente alle stazione che vogliamo ascoltare e ci obbliga per una semplice sintonia manuale a districarci nei menù interni. Infatti la natura tuttora sperimentale del Drm, con trasmissioni e frequenze che variano abbastanza spesso, male si adatta ad un ricevitore che effettua una scansione alla sua prima accensione e che necessita di essere aggiornato ad ogni cambiamento di stazioni. Questa mi è sembrato il problema principale di questa nuova radio che dovrebbe invece rendere il Drm un semplice nuovo modo di ascoltare i proprio programmi preferiti.»

Così Andrea Borgnino conclude la sua recensione del Sangean/Roberts PM-40, primo ricevitore DRM stand alone (in effetti è stato il primo a essere stato annunciato e prototipizzato, mentre il Morphy Richards è il primo che era possibile ordinare online, in occasione dell'IFA di Berlino, sul sito di Deutsche Telekom). Andrea precisa anche che la ricezione del DRM avviene solo in presenza di segnali molto forti, tipo le onde medie di Radio Vaticana (Andrea ascolta a Roma). Trovate tutti i dettagli e le numerose fotografie delle sue impressioni al solito indirizzo del suo sito. Io preferisco non commentare, sapete già quali sono le mie perplessità.

Tags:

Nessun commento: