Una puntata davvero interessante di La storia siamo noi l'altra sera su RAI 3. Era dedicata alla missione di Beati i costruttori di pace in Congo RD, dove alcuni volontari della onlus padovana si sono recati la scorsa estate come osservatori dei turni elettorali presidenziali. Il programma ha riassunto molto bene la storia di questo ex "possedimento personale" del Re del Belgio, che come ha detto Giovanni Minoli è stato teatro della guerra interetnica più sanguinosa dagli anni della Seconda guerra mondiale. Il processo di democratizzazione ha coinvolto l'intera popolazione della Repubblica democratica e un buon numero di missioni umanitarie straniere. E non si è ancora del tutto concluso perché siamo in attesa del ballottaggio, per il 29 ottobre (il clima, scrive il sito della BBC, è piuttosto teso dopo che i due candidati, Joseph Kabila e Jean-Pierre Bemba non si sono accordati sul dibattito televisivo previsto per la chiusura della campagna elettorale).
Se vi siete persi la trasmissione e la straordinaria gag del funzionario congolese che accoglie la troupe della RAI chiedendo "ma siete il canale di Berlusconi?" (con i giornalisti che da veri comunisti illiberali rispondono "no, no"), potete recuperare il 16 e 17 novembre alle 8,05 sempre su RAI 3, quando andrà in onda una versione più ampia in due puntate di un'ora ciascuna. Dal sito dei Beati è possibile accedere a un altro documentario, trasmesso su Arcoiris Tv.
Sullo stesso sito ho trovato quattro documenti PDF, elaborati per la formazione degli osservatori, ricchi di informazioni mediatiche per tre province, Nord e Sud Kivu e Maniama e per tutto il Congo. Sono stati preparati da un programma di sostegno agli osservatori canadesi in Congo con la collaborazione dell'UNOPS, l'ufficio di servizio dei programmi ONU e riportano le liste complete delle emittenti radio-tv attive. Una guida analoga, sulla capitale Kinshasa, l'ho trovata sul sito della Unité d'Appui au Programme de la cooperation canadienne en RDC. Molte di queste stazioni, come Radio Messager du Peuple di Bukavu, ascoltata nel corso de programma di RAI 3, sono ovviamente in FM. Ma c'è una emittente di Bukavu, Radio Kahuzi, gestita da una organizzazione religiosa americana, che opera sulle onde corte, su una frequenza di 6210 kHz, L'emittente, segnalata in Finlandia da Jari Savolainen a inizio settembre, è poi stata ascoltata anche in Italia dall'esperto (e, lo dico con più di una punta di invidia, superattrezzato, anche in termini di locations favorevoli) DXer Giampiero Bernardini, giornalista e pluriblogger. Io in questo periodo fatico a lasciare la mia bacinella di rumori RF milanese; ho avuto modo di provare la frequenza solo una volta, con un piccolo Degen 1103. L'unica cosa che arrivava era la misteriosa spuria della radio di stato greca, ERT, segnalata ultimamente da altri amici europei che cercavano di ascoltare il Congo, considerato quindi piuttosto coriaceo. Radio Kahuzi trasmette solo poche ore al giorno nella finestra utile per noi ed è stata ascoltata tra le 16.30 e le 17.15 UTC. Bisognerà riprovare e questo periodo elettorale sembra particolarmente indicato.
Sullo stesso sito ho trovato quattro documenti PDF, elaborati per la formazione degli osservatori, ricchi di informazioni mediatiche per tre province, Nord e Sud Kivu e Maniama e per tutto il Congo. Sono stati preparati da un programma di sostegno agli osservatori canadesi in Congo con la collaborazione dell'UNOPS, l'ufficio di servizio dei programmi ONU e riportano le liste complete delle emittenti radio-tv attive. Una guida analoga, sulla capitale Kinshasa, l'ho trovata sul sito della Unité d'Appui au Programme de la cooperation canadienne en RDC. Molte di queste stazioni, come Radio Messager du Peuple di Bukavu, ascoltata nel corso de programma di RAI 3, sono ovviamente in FM. Ma c'è una emittente di Bukavu, Radio Kahuzi, gestita da una organizzazione religiosa americana, che opera sulle onde corte, su una frequenza di 6210 kHz, L'emittente, segnalata in Finlandia da Jari Savolainen a inizio settembre, è poi stata ascoltata anche in Italia dall'esperto (e, lo dico con più di una punta di invidia, superattrezzato, anche in termini di locations favorevoli) DXer Giampiero Bernardini, giornalista e pluriblogger. Io in questo periodo fatico a lasciare la mia bacinella di rumori RF milanese; ho avuto modo di provare la frequenza solo una volta, con un piccolo Degen 1103. L'unica cosa che arrivava era la misteriosa spuria della radio di stato greca, ERT, segnalata ultimamente da altri amici europei che cercavano di ascoltare il Congo, considerato quindi piuttosto coriaceo. Radio Kahuzi trasmette solo poche ore al giorno nella finestra utile per noi ed è stata ascoltata tra le 16.30 e le 17.15 UTC. Bisognerà riprovare e questo periodo elettorale sembra particolarmente indicato.
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