Normalmente la trasmissione (ormai ripetuta da ben 17 radio private italiane) e il sito curati dagli amici di Rapportoradio non si occupano di hard science, di scienza teorica "tosta" ma l'ultima notizia pubblicata, tratta a sua volta dal sito di Le Scienze, mi ha incuriosito. Un gruppo di scienziati sull'ultimo numero di Nature (5 ottobre 2006) ha pubblicato un breve paper intitolato A contracting-island model for electron acceleration during magnetic reconnection (l'originale si trova sul sito di uno degli autori, Michael Shay). Stiamo parlando del fenomeno della ricombinazione magnetica che riguarda per esempio i brillamenti solari, eruzioni in cui le linee di campo magnetico legate ai gruppi più complessi di macchie solari si torcono arrivando a spezzarsi e a ricombinarsi di colpo. Analoghi fenomeni di ricombinamento avvengono all'interfaccia tra magnetosfera terrestre e magnetosfera solare. Il fatto è che durante i brillamenti vengono rilasciati elettroni altamente energetici e molto veloci e finora non si capiva bene perché. I modelli proposti adesso dagli scienziati si rifanno a un meccanismo di contrazione delle "isole" di linee di campo magnetico che si formano durante il ricombinamento. Rimbalzando tra le pareti di queste isole gli elettroni subirebbero un effetto di forte accelerazione, come una pallina che rimbalza tra quattro pareti che si stanno avvicinando tra loro.
Ancora una volta: che c'entra tutto questo con la radio? Beh, i famosi elettroni energetici sono anche quelli che interagendo con magnetosfera e ionosfera provocano tempeste dirompenti che disturbano la propagazione e investono perfino i satelliti di telecomunicazione. Anche le aurore polari sono determinate da elettroni e ioni veloci, ben più veloci di quanto le tradizionali teorie riuscivano a spiegare. Un articolo di Science che ho trovato sul sito Web di un altro degli autori dello studio appena pubblicato da Nature, Inside the Northern Light, aiuta a capire meglio la correlazione tra la velocità abnorme degli elettroni e quello che succede nella magnetosfera terrestre, dove appunto si determinano forti dinamiche di ricombinamento tra le linee dei campi terrestre e solare. Altri documenti si trovano nella pagina di James Drake, co-autore insieme a Shay e altri. Se poi uno volesse approndire sulla nostra magnetosfera, Shay suggerisce un eccellente link al sito The Exploration of the Earth's Magnetosphere, di David Stern e Mauricio Peredo. Non è un materiale recentissimo, forse gli ultimi due anni di teorie e esperimenti, hanno cambiato alcune cose, ma è davvero un ricco bagaglio di informazioni di background da centellinare nelle lunghe serate invernali.
Ancora una volta: che c'entra tutto questo con la radio? Beh, i famosi elettroni energetici sono anche quelli che interagendo con magnetosfera e ionosfera provocano tempeste dirompenti che disturbano la propagazione e investono perfino i satelliti di telecomunicazione. Anche le aurore polari sono determinate da elettroni e ioni veloci, ben più veloci di quanto le tradizionali teorie riuscivano a spiegare. Un articolo di Science che ho trovato sul sito Web di un altro degli autori dello studio appena pubblicato da Nature, Inside the Northern Light, aiuta a capire meglio la correlazione tra la velocità abnorme degli elettroni e quello che succede nella magnetosfera terrestre, dove appunto si determinano forti dinamiche di ricombinamento tra le linee dei campi terrestre e solare. Altri documenti si trovano nella pagina di James Drake, co-autore insieme a Shay e altri. Se poi uno volesse approndire sulla nostra magnetosfera, Shay suggerisce un eccellente link al sito The Exploration of the Earth's Magnetosphere, di David Stern e Mauricio Peredo. Non è un materiale recentissimo, forse gli ultimi due anni di teorie e esperimenti, hanno cambiato alcune cose, ma è davvero un ricco bagaglio di informazioni di background da centellinare nelle lunghe serate invernali.
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