30 ottobre 2006

Ci fu qualcuno in ascolto?

Tempi duri per i padri della radio. Dopo l'ormai nota confutazione dell'esperimento marconiano di Signal Hill, con i tre punti Morse della lettera S che forse non sono mai stati effettivamente ascoltati, ora anche Reginald Fessenden si vede contestare il fatto di aver trasmesso i primi segnali musicali, la notte di Natale del 1906.
Il dibattito è aperto da un amatore di storia della radio, James O'Neal, in un lungo e dettagliato articolo su Radio World Online, (articolo riportato su WTFDA-AM e DXLD). La storia è lunghissima e non c'è motivo di riportarla qui per intero. O' Neal in pratica sostiene di non aver raccolto alcuna testimonianza diretta, neppure una registrazione in un diario di bordo marittimo. Insomma, se quella trasmissione ci fu, nessuno la ascoltò. Quasi immediata la controconfutazione, sul newsgroup Ham Radio History. Donna Halper e Christopher Sterling dicono di aver scritto un secondo articolo per AWA Journal, il trimestrale della Antique Wireless Association americana, in cui i due autori concludono che probabilmente la trasmissione ci fu, ma che ai fini della paternità dell'invezione fu irrilevante: Fessenden aveva già effettuato nei mesi precedenti diverse altre trasmissioni sperimentali. John Dilks aggiunge nuovi particolari da lui raccolti e pubblicati sul proprio sito di storia della radio.
Tutto sommato sono due storie oziose. Marconi e Fessenden furono due indiscussi pionieri, le cui intuizioni vennero ampiamente confermati dall'evidenza sperimentale e dalla nascita di un fenomeno di cui siamo tutti testimoni. Ma le varie letture sono affascinanti e i collegamenti che riporto qui meritano di essere annoverati tra i bookmark dei radioappassionati. Aggiungo questi due riferiti a due splendidi articoli di John S. Belrose, sugli aspetti tecnici delle prime apparecchiature radio, su Fessenden e sulle differenze tra le sue tecniche e quelle marconiane.



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