Può sembrare un argomento fuori tema, come tanti che potete leggere qui, ma non lo è. Di teorie assurde collegate alla radio ne sono state formulate a mucchi. Spicca, nella mia personale cronologia, l'incontro con un tale, specializzato in psicofonia, un incrocio tra medium e radioascoltatore. Pretendeva di ascoltare le voci dei mortisulle stesse frequenze HF del controllo del volo civile. E ci mandava le registrazioni di Stockholm Radio sostenendo che la "vera" dizione fosse "sto coi morti". Ma facciamo, come direbbe Carlo Lucarelli, un passo indietro, anzi due. Primo antefatto. Su uno dei suoi ultimi numeri il settimanale Diario ha pubblicato una inchiesta sulle numerose teorie cospirazioniste nate dopo i drammatici fatti dell'11 settembre. Lo sport del complottismo e della dietrologia è sempre più popolare, non solo negli Stati Uniti. Internet è una mostruosa cassa di risonzanza di idee bislacche e figuratevi che cosa poteva succedere dopo che tre aerei dirottati hanno colpito due grattacieli di 400 metri e il Pentagono. Se siete disposti a credere che sulla luna non è mai sbarcato nessuno o che la terra è cava, o magari piatta, è quasi scontato fidarsi dell'ipotesi di una esplosione controllata (per il crollo delle due torri) e di un missile lanciato da Bush.
Citando una dettagliata ricerca di Popular Mechanics, Diario faceva piazza pulita di tutte le cervellotiche obiezioni, quasi mai suffragate da informazioni fattuali e calcoli scientificamente attendibili, mosse dai vari fautori degli scenari alternativi all'attacco ordito da Atta e soci. La reazione dei lettori, anche o soprattutto quelli collocati, come si conviene per una autorevole testata progressista, a sinistra, è stata a dir poco sguaiata. Minacce, insulti, abbonamenti disdetti, toni da pacifici guerrafondai. Sul numero da venerdì in edicola Diario rilancia coraggiosamente affidando una contro-controinchiesta a Paolo Attivissimo, noto investigatore di bufale telematiche e leggende urbane in generale. Un vero balsamo per gli occhi affaticati dello scettico.
Secondo antefatto. Anch'io sono entrato in contatto diretto, un incontro di III tipo dovrei dire, con il complottismo. E' stata un'esperienza non traumatica, ci sono stati solo degli scambi di informazioni, e alla fine mi è servito per apprendere cose che non sapevo. Esplorando il registro degli accessi a Radiopassioni, poche settimane fa, mi accorgo che un mio post sulla ionosfera era stato ripreso sul forum di un sito cospirazionista sulle cosiddette scie chimiche. Ignoravo del tutto la questione, ma a quanto pare circola da qualche tempo la convinzione che le scie di condensazione che vediamo attraversare i cieli non siano semplicissimi fenomeni legati al passaggio di aerei civili e militari, con i loro "scappamenti". No, le scie sarebbero diventate in questi ultimi anni più numerose e persistenti (nessuno ovviamente è in grado di presentare una documentata statistica, magari illustrata, sul prima e sul dopo) e la spiegazione dietrologica è che queste "nuove" scie vengono depositate da aerei misteriosi, quasi certamente controllati da organismi governativi, militari o dell'intelligence. La composizione di queste scie, che naturalmente nessuno ha mai studiato, è fatta di sostanze nocive, che mirano a influire sulla salute della popolazione o a sperimentare possibilità altrettanto improbabili, come la creazione di "strati" riflettenti per le comunicazioni radio. Avendo Radiopassioni pubblicato i risultati di qualche sulle particelle nell'alta atmosfera, il forum di ScieChimiche.org deve aver trovato i miei discorsi funzionali a certe elucubrazioni.
Incuriosito sono andato a leggermi altri interventi sullo stesso forum, soffermandomi su un intervento dal mio punto di vista molto ragionevole: un partecipante chiedeva lumi sulla possibilità di intercettare le comunicazioni radio degli aerei in volo, per cercare di cogliere gli irroratori chimici in flagrante. Siccome sono perfettamente convinto che il monitoraggio delle frequenze areonautiche sarebbe in effetti un ottimo modo per rendersi conto che il traffico aereo civile o meno non riuscirebbe semplicemente a reggere la presenza di intrusi così invadenti (senza contare che i presunti aerei chimici lascerebebero ben altre tracce negli aeroporti, tra i tecnici di terra, tra i controlllori radar, migliaia di persone che non si sono mai sognate di denunciare alcunché di anomalo), mi sono permesso di intervenire sul tema della radioassistenza alla navigazione aerea, precisando che il monitoraggio è possibile, anche se regolato da precise norme che vietano assolutamente la diffusione di ogni dettaglio "casualmente" intercettato. A onor del vero i lettori di Sciechimiche.org sono stati molto corretti, io mi sono dichiarato scettico sulle loro teorie ma nessuno ha polemizzato, a eccezione di un soi disant "radioamatore" che sosteneva come fosse del tutto assurdo pretendere che le comunicazioni di un aereo chimico avvenissero in chiaro e che chiaramente le varie missioni operassero in stealth mode (certo, certo, e i controllori che si trovano davanti a decine di tracce radar non identificate dai transponder se ne stanno bravi senza nemmeno avvertire l'aviazione).
Il complottismo ha moltissimo da dire contro progetti come HAARP e Eiscat, due facilities in Alaska e nel profondo nord europeo che studiano le aurore boreali e altri fenomeni geomagnetici con radar e ionosonde. Alcuni di questi esperimenti prevedono l'impiego di potenti antenne HF per attivare o riscaldare il plasma ionosferico e studiare la propagazione delle onde radio e le interazioni di questo plasma col campo magnetico terrestre e lo space weather solare. Alcuni si sentono autorizzati a pensare che dietro "centrali" di questo tipo si nascondano diaboloci piani di manipolazione del clima e della salute delle persone. Naturalmente non si devono sottovalutare i possibili effetti collaterali di certi interventi a distanza, ma conspiracy theory di solito non si traduce con "fare una approfondita valutazione di impatto ambientale". Siamo sicuri che la paranoia sia un'arma di difesa efficace contro le storture, vere e presunte, della scienza?
Comunque sia, vi suggerisco di consultare i siti di queste due iniziative. Lo studio della ionosfera e dei fenomeni correlati, più o meno indirettamente, è affascinante e la mole di informazioni, anche grafiche, molto corposa. Se poi ci sono dietro dei complotti, non saprei dire.
Citando una dettagliata ricerca di Popular Mechanics, Diario faceva piazza pulita di tutte le cervellotiche obiezioni, quasi mai suffragate da informazioni fattuali e calcoli scientificamente attendibili, mosse dai vari fautori degli scenari alternativi all'attacco ordito da Atta e soci. La reazione dei lettori, anche o soprattutto quelli collocati, come si conviene per una autorevole testata progressista, a sinistra, è stata a dir poco sguaiata. Minacce, insulti, abbonamenti disdetti, toni da pacifici guerrafondai. Sul numero da venerdì in edicola Diario rilancia coraggiosamente affidando una contro-controinchiesta a Paolo Attivissimo, noto investigatore di bufale telematiche e leggende urbane in generale. Un vero balsamo per gli occhi affaticati dello scettico.
Secondo antefatto. Anch'io sono entrato in contatto diretto, un incontro di III tipo dovrei dire, con il complottismo. E' stata un'esperienza non traumatica, ci sono stati solo degli scambi di informazioni, e alla fine mi è servito per apprendere cose che non sapevo. Esplorando il registro degli accessi a Radiopassioni, poche settimane fa, mi accorgo che un mio post sulla ionosfera era stato ripreso sul forum di un sito cospirazionista sulle cosiddette scie chimiche. Ignoravo del tutto la questione, ma a quanto pare circola da qualche tempo la convinzione che le scie di condensazione che vediamo attraversare i cieli non siano semplicissimi fenomeni legati al passaggio di aerei civili e militari, con i loro "scappamenti". No, le scie sarebbero diventate in questi ultimi anni più numerose e persistenti (nessuno ovviamente è in grado di presentare una documentata statistica, magari illustrata, sul prima e sul dopo) e la spiegazione dietrologica è che queste "nuove" scie vengono depositate da aerei misteriosi, quasi certamente controllati da organismi governativi, militari o dell'intelligence. La composizione di queste scie, che naturalmente nessuno ha mai studiato, è fatta di sostanze nocive, che mirano a influire sulla salute della popolazione o a sperimentare possibilità altrettanto improbabili, come la creazione di "strati" riflettenti per le comunicazioni radio. Avendo Radiopassioni pubblicato i risultati di qualche sulle particelle nell'alta atmosfera, il forum di ScieChimiche.org deve aver trovato i miei discorsi funzionali a certe elucubrazioni.
Incuriosito sono andato a leggermi altri interventi sullo stesso forum, soffermandomi su un intervento dal mio punto di vista molto ragionevole: un partecipante chiedeva lumi sulla possibilità di intercettare le comunicazioni radio degli aerei in volo, per cercare di cogliere gli irroratori chimici in flagrante. Siccome sono perfettamente convinto che il monitoraggio delle frequenze areonautiche sarebbe in effetti un ottimo modo per rendersi conto che il traffico aereo civile o meno non riuscirebbe semplicemente a reggere la presenza di intrusi così invadenti (senza contare che i presunti aerei chimici lascerebebero ben altre tracce negli aeroporti, tra i tecnici di terra, tra i controlllori radar, migliaia di persone che non si sono mai sognate di denunciare alcunché di anomalo), mi sono permesso di intervenire sul tema della radioassistenza alla navigazione aerea, precisando che il monitoraggio è possibile, anche se regolato da precise norme che vietano assolutamente la diffusione di ogni dettaglio "casualmente" intercettato. A onor del vero i lettori di Sciechimiche.org sono stati molto corretti, io mi sono dichiarato scettico sulle loro teorie ma nessuno ha polemizzato, a eccezione di un soi disant "radioamatore" che sosteneva come fosse del tutto assurdo pretendere che le comunicazioni di un aereo chimico avvenissero in chiaro e che chiaramente le varie missioni operassero in stealth mode (certo, certo, e i controllori che si trovano davanti a decine di tracce radar non identificate dai transponder se ne stanno bravi senza nemmeno avvertire l'aviazione).
Il complottismo ha moltissimo da dire contro progetti come HAARP e Eiscat, due facilities in Alaska e nel profondo nord europeo che studiano le aurore boreali e altri fenomeni geomagnetici con radar e ionosonde. Alcuni di questi esperimenti prevedono l'impiego di potenti antenne HF per attivare o riscaldare il plasma ionosferico e studiare la propagazione delle onde radio e le interazioni di questo plasma col campo magnetico terrestre e lo space weather solare. Alcuni si sentono autorizzati a pensare che dietro "centrali" di questo tipo si nascondano diaboloci piani di manipolazione del clima e della salute delle persone. Naturalmente non si devono sottovalutare i possibili effetti collaterali di certi interventi a distanza, ma conspiracy theory di solito non si traduce con "fare una approfondita valutazione di impatto ambientale". Siamo sicuri che la paranoia sia un'arma di difesa efficace contro le storture, vere e presunte, della scienza?
Comunque sia, vi suggerisco di consultare i siti di queste due iniziative. Lo studio della ionosfera e dei fenomeni correlati, più o meno indirettamente, è affascinante e la mole di informazioni, anche grafiche, molto corposa. Se poi ci sono dietro dei complotti, non saprei dire.
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