Dopo gli anni della accesa propaganda antisovietica, Radio Free Europe è diventata una fonte di grande interesse di notizie dalla Russia e dai suoi sfilacciati confini con l'Europa e l'Asia. Mi sono abbonato ad alcuni dei suoi report periodici e l'ultimo, dal Caucaso, contiene un reportage sulla ripresa dei contatti diplomatici da Armenia e Azerbaijan sulla situazione dell'autoproclamata repubblica del Nagorno-Karabakh. La regione a maggioranza armena si trova completamente circondata dal territorio azero ma al suo interno vivono soprattutto armeni. Come provincia autonoma dell'impero sovietico la situazione si reggeva. Dopo il '91 la tensione tra armeni, che in seguito a un referendum avevano optato per uno stato indipendente, e Azerbaijan sfociò in una di quelle guerre caucasiche sanguinose, fatta di eserciti etnici e mercenari (dall'Ucraina, perfino dall'Afghanistan). Il cessate il fuoco, faticosamente raggiunto con la mediazione russa nel '94, perdura, ma la risoluzione definitiva è ancora lontana. Il Nagorno-Karabakh è una repubblica de facto, ma nessuno la riconosce. Neppure la stessa Armenia. Leggendo il reportage di RFE sembra che il clima sia piuttosto cordiale, che le due parti siano intenzionate a cercare una soluzione non militare a un contenzioso reso complesso dalla geografia e da vecchi confini, decisi altrove, dalle burocrazie zarista, tardo-ottomana, sovietica. L'importante, evidentemente, è che non si torni a combattere.
Dal punto di vista radiofonico, il Nagorno-Karabakh è un bersaglio potenzialmente ascoltabile e una preda molto ostica. Proprio quando mi sono arrivate le informazioni di RFE, le varie fonti DXistiche riprendevano un lancio della trasmissione DX di Radio Bulgaria, che riportava a sua volta la ricezione della trasmissione in onde corte di Voce della Giustizia, come viene chiamato il programma semi-clandestino privato emesso non si sa bene da dove sui 9677 kHz, tra le 5 e le 5.30 UTC, quattro volte alla settimana, in azero. Il DXer tedesco Harald Kuhl era riuscito a ottenere una conferma nel '98. Su Internet c'è anche uno straordinario documento sonoro messo online dal russo Dmitry Mezin sul suo ottimo sito Dxsignal.info, ma registrato su 9677 kHz nel 2004 da Vladimir Titarev, DXer ucraino. Il segnale è molto intenso ma quasi incomprensibile per la forte distorsione. Vale sicuramente la pena dargli la caccia, per me farebbe il paio con Voice of Azerbaijan su 1295 kHz (a proposito, da un racconto di viaggio di un DXer britannico sembra che questa stazione sia tornata sulla frequenza regolare di 1296 kHz, il che significa che non riusciremo più a sentirla).
Dal punto di vista radiofonico, il Nagorno-Karabakh è un bersaglio potenzialmente ascoltabile e una preda molto ostica. Proprio quando mi sono arrivate le informazioni di RFE, le varie fonti DXistiche riprendevano un lancio della trasmissione DX di Radio Bulgaria, che riportava a sua volta la ricezione della trasmissione in onde corte di Voce della Giustizia, come viene chiamato il programma semi-clandestino privato emesso non si sa bene da dove sui 9677 kHz, tra le 5 e le 5.30 UTC, quattro volte alla settimana, in azero. Il DXer tedesco Harald Kuhl era riuscito a ottenere una conferma nel '98. Su Internet c'è anche uno straordinario documento sonoro messo online dal russo Dmitry Mezin sul suo ottimo sito Dxsignal.info, ma registrato su 9677 kHz nel 2004 da Vladimir Titarev, DXer ucraino. Il segnale è molto intenso ma quasi incomprensibile per la forte distorsione. Vale sicuramente la pena dargli la caccia, per me farebbe il paio con Voice of Azerbaijan su 1295 kHz (a proposito, da un racconto di viaggio di un DXer britannico sembra che questa stazione sia tornata sulla frequenza regolare di 1296 kHz, il che significa che non riusciremo più a sentirla).
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