Il panorama delle onde corte sta diventando un po' schizofrenico. Un iscritto del club britannico BDXC segnala che nel finesettimana, i notiziari dell'emittente Radio Slovakia International, che aveva optato mesi fa per migrare su Internet e satellite, hanno annunciato la riattivazione delle frequenze in onde corte (che verranno annunciate a breve, presumo in corrispendenza dell'entrata in vigore della programmazione invernale con la fine dell'ora legale). Mi chiedo che cosa gli avrebbe spinti a ritornare sui propri passi, forse una diversa valutazione dei costi e benefici delle loro trasmissioni,
In compenso Glenn Hauser riferisce di avere ascoltato dalla stazione di tempo e frequenza campione canadese CHU (3330, 7335 e 14670 kHz, con identificazioni vocali) l'annuncio di una possibile chiusura dell'emittente, gestita dall'istituto canadese di misure e standard. Anche questa è una categoria di stazioni che in passato aveva moltissimi rappresentanti sulle onde corte e sulle LF. In Italia ce n'erano addirittura due, IBF a Torino e IAM a Roma, spente da anni sulle onde corte e smantellate. CHU potrebbe chiudere entro il prossimo aprile, a seconda del tipo di decisione presa dai suoi responsabili.
In compenso Glenn Hauser riferisce di avere ascoltato dalla stazione di tempo e frequenza campione canadese CHU (3330, 7335 e 14670 kHz, con identificazioni vocali) l'annuncio di una possibile chiusura dell'emittente, gestita dall'istituto canadese di misure e standard. Anche questa è una categoria di stazioni che in passato aveva moltissimi rappresentanti sulle onde corte e sulle LF. In Italia ce n'erano addirittura due, IBF a Torino e IAM a Roma, spente da anni sulle onde corte e smantellate. CHU potrebbe chiudere entro il prossimo aprile, a seconda del tipo di decisione presa dai suoi responsabili.
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