Mi spiace molto dirlo, un po' perché la mia formazione in parte è proprio tecnico-scientifica, un po' per la vocazione di questo blog, ma sono arrivato alla conclusione che esiste una categoria di tecnologie "masochiste". Tecnologie che in altre parole godono come furetti nel farsi del male, nel perseguire obiettivi di mercato irrealistici, nello scontrarsi continuamente con un mare di problemi dove il salvataggio di una barca equivale all'affondamento dell'altra. Gli americani, più indulgenti, dicono che certe tecnologie sono soluzioni in attesa di problemi. Una di queste tecnologie - e so che molti di voi non sono d'accordo - è il sistema di radio digitale DRM. Un'altra, che con la radio c'entra in modo indiretto ma non per questo meno significativo, è la tecnologia Powerline, il sistema a onde convogliate che consentirebbe di distribuire l'accesso a Internet attraverso i fili della rete elettrica.
Le agenzie oggi rivelano che la larga banda sul cavo elettrico interessa da oggi anche il colosso Ibm, che riceverà quasi 10 milioni di dollari da International Broadband Electric Communications, una nuova azienda che vuole portare Internet nelle zone più rurali d'America, dove il doppino in rame è di cattiva qualità e i costi della fibra ottica sarebbero del tutto proibitivi.
Visto dal radioamatore e dall'appassionato di radioascolto, il Powerline è un vero spauracchio. Un sistema che garantisce un etere zeppo di rumore a larga banda intenso e quasi ineliminabile, che va a colpire proprio le bande di frequenza inferiore ai 30 MHz, le onde corte e medie. Contro l'adozione del Powerline si sono mosse in tutto il mondo le associazioni dei radioamatori, che negli Stati Uniti sono arrivate a denunciare la FCC per aver dato mano libera ai fornitori. Sull'altro piatto della bilancia dobbiamo tuttavia caricare ll fattore M. Il Powerline è una tecnologia masochista. Che nonostante gli sforzi di una quindicina d'anni di sperimentazioni non è riuscita a fugare i mille dubbi che ne hanno impedito, in larga misura, il previsto sviluppo. La larga banda del Poweline non è poi così larga, richiede una quantità di apparati intermedi per sostenere le onde convogliate nella "griglia" elettrica, trova complicate strozzature nei circuiti induttivi dei contatori... Un vero florilegio di lati negativi. Il commento che segue, apparso su Information Week, cita ampiamente la questione delle proteste dei radioamatori ed è in effetti molto scettico. Difficile che l'iniziativa di IBEC (strana assonanza con IBOC) vada in porto. Anche negli stati agricoli degli USA sono arrivate la copertura cellulare Edge, o il satellite. E presto arriverà WiMax. Per i radioamatori resta il problema di una soglia di rumore in perenne crescita anche nelle aree meno urbanizzate e di una forma "ristretta" ma non per questo meno devastante del Poweline: quei sistemi per rete domestica che permettono di far dialogare computer e elettrodomestici digitali attraverso il cablaggio elettrico della propria abitazione. Con questi diabolici apparecchietti non c'è molto da fare, se non vietarne il commercio. Ma l'economia, a volte così sadica, non può permettersi di essere altrettanto masochista.
Le agenzie oggi rivelano che la larga banda sul cavo elettrico interessa da oggi anche il colosso Ibm, che riceverà quasi 10 milioni di dollari da International Broadband Electric Communications, una nuova azienda che vuole portare Internet nelle zone più rurali d'America, dove il doppino in rame è di cattiva qualità e i costi della fibra ottica sarebbero del tutto proibitivi.
Visto dal radioamatore e dall'appassionato di radioascolto, il Powerline è un vero spauracchio. Un sistema che garantisce un etere zeppo di rumore a larga banda intenso e quasi ineliminabile, che va a colpire proprio le bande di frequenza inferiore ai 30 MHz, le onde corte e medie. Contro l'adozione del Powerline si sono mosse in tutto il mondo le associazioni dei radioamatori, che negli Stati Uniti sono arrivate a denunciare la FCC per aver dato mano libera ai fornitori. Sull'altro piatto della bilancia dobbiamo tuttavia caricare ll fattore M. Il Powerline è una tecnologia masochista. Che nonostante gli sforzi di una quindicina d'anni di sperimentazioni non è riuscita a fugare i mille dubbi che ne hanno impedito, in larga misura, il previsto sviluppo. La larga banda del Poweline non è poi così larga, richiede una quantità di apparati intermedi per sostenere le onde convogliate nella "griglia" elettrica, trova complicate strozzature nei circuiti induttivi dei contatori... Un vero florilegio di lati negativi. Il commento che segue, apparso su Information Week, cita ampiamente la questione delle proteste dei radioamatori ed è in effetti molto scettico. Difficile che l'iniziativa di IBEC (strana assonanza con IBOC) vada in porto. Anche negli stati agricoli degli USA sono arrivate la copertura cellulare Edge, o il satellite. E presto arriverà WiMax. Per i radioamatori resta il problema di una soglia di rumore in perenne crescita anche nelle aree meno urbanizzate e di una forma "ristretta" ma non per questo meno devastante del Poweline: quei sistemi per rete domestica che permettono di far dialogare computer e elettrodomestici digitali attraverso il cablaggio elettrico della propria abitazione. Con questi diabolici apparecchietti non c'è molto da fare, se non vietarne il commercio. Ma l'economia, a volte così sadica, non può permettersi di essere altrettanto masochista.
IBM Plans Broadband Over Power Lines For Rural America
The technology allows residents of areas underserved by traditional ISPs to receive high-speed Internet access.
By Paul McDougall
Nov. 12, 2008
IBM said Wednesday that it has struck a $9.6 million deal with International Broadband Electric Communications under which it will deploy high-speed Internet service that runs over powerlines in rural U.S. markets underserved by traditional broadband technology.
IBM will use IBEC's broadband over powerline (BPL) equipment to roll out BPL service to customers of electrical cooperatives that provide electricity for much of rural America. "Americans in rural areas of the country trail their urban and suburban counterparts in broadband availability," IBEC CEO Scott Lee said in a statement. "This capability will play a crucial role in rural health, education, and economic development, while closing the digital divide that exists between well served and underserved America."
Raymond Blair, director of advanced networks at IBM, said, "High-speed Internet service is revolutionizing the way we do business, and access to this resource will generate great opportunities for rural America."
IBM estimates there are more than 900 electrical cooperatives in the United States, providing service that accounts for 45% of the country's total power grid. Officials at co-op industry groups said the plan would help boost the economies of less populated areas. "This is a key development in the growth and availability of high-speed broadband over power line Internet services and widespread availability of critical SmartGrid applications in the United States," said Bill Moroney, president and CEO of the Utilities Telecom Council.
With BPL, consumers can simply plug their computers into any electrical outlet to receive broadband service at speeds comparable to those offered by DSL and cable Internet service providers.
Despite its promise, BPL has received mixed reviews to date and as a result has largely failed to flourish. Among other things, critics charge that BPL interferes with short-wave radios signals used by ham radio operators and others.
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